Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (1 Viewer)

vecchio frank

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Grazie Gino. Quelle di Tiepolo sono scene di gruppo, mentre quella famosissima di Friedrich era venuta in mente anche a me ma sapevo che doveva essere dell'Ottocento. Su Wikipedia ho visto che è del 1818, comunque settant'anni circa prima di quella di Fattori. E sempre su Wiki ho scoperto anche quella, meno famosa, che pubblico sotto. Ha la stessa datazione.
Volevo invece tornare un attimo su BRAQUE per pubblicare anche questa bella incisione molto più in linea con la tua di quella che ho pubblicato ieri. Oltretutto è anche la copertina (anzi, la sovraccoperta) del catalogo ma pensavo fosse una litografia, invece:
"Oiseau sur fond carmin (Oiseau XIV)", acquaforte a colori, 1958, 325x430, carta Rives, 75 es. + alcuni HC e EA, Ed. Maeght, Parigi.
Il catalogo in oggetto è pieno soprattutto di stupende litografie e anche xilografie.

Caspar_David_Friedrich_-_Frau_vor_untergehender_Sonne.jpg
img634.jpg
 

baleng

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In effetti, nella pittura o incisione classiche l'artista ci dice: guardate questa scena come la vedo, come l'ho vista io. Che è anche abbastanza l'intento di Fattori, con un più di verismo, magari ispirato alla fotografia, nel porre la donna di schiena.
Ma in Friedrich occorre notare che l'intento è contrario, come dire: guardate questa scena insieme a me. Non sono io che squaderno al vostro sguardo il mondo, ma è il mondo che si squaderna di fronte a voi e a me. Un passaggio dal "realismo" al misticismo.
Invece in Tiepolo abbiamo ancora altro: nel rappresentare la scena "come l'ho vista io" l'autore ci fa sentire un doloroso senso di esclusione, che contrasta con la festosità dell'argomento. Questo comunicano i personaggi di schiena, tutti intenti al loro fare da non accorgersi nemmeno di noi spettatori - mentre quelli di Friedrich, al di là dell'apparenza, ci invitano ad una partecipazione silente proprio verso il loro sentire.

Quanto al Camille Pissarro qui sotto riportato (pare sia del 1892), direi che si tratta di una situazione praticamente identica a quella del Fattori. La scena è solo naturalisticamente invertita.

images
 

vecchio frank

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Restando in tema, mi sembra notevole questo lavoro di Anselm KIEFER che da quest'anno fa parte dell'installazione dei Sette palazzi celesti all'Hangar Bicocca di Milano. Se ricordo bene è lungo più di 10 metri. Credo che sia evidente l'ispirazione, o meglio la citazione di Friedrich.

DSCN8590.JPG
 

baleng

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Questa incisone di Dominique VIVANT DENON (1747-1825) ha una datazione importante: 1789 - l'anno della presa della Bastiglia e dell'inizio della Rivoluzione Francese. Vivant-Denon è colui al quale Napoleone nel 1802 affidò il compito di trasformare il Louvre nel Musée Napoleon.
"Per incidere questa Calunnia di Apelle (da Raffaello) Vivant-Denon si recò appositamente a Modena nell'agosto di quell'anno: il disegno di Raffaello, allora considerato un capolavoro dell'urbinate, era conservato nelle collezioni ducali della città emiliana (oggi si trova al Louvre - guarda caso, aggiungo io - con l'attribuzione a Raffaello contestata).
Acquaforte, puntasecca; 314x465, inciso; 365x497, foglio; stato: secondo su tre.
Il difetto sulla sinistra non è della stampa: semplicemente non si riesce a scannerizzarlo meglio, a meno di smembrare il libro, cosa che aborro.

Vedi l'allegato 392607
In attesa della nuova sorpresa frankista :D mi pare utile informare che delle incisioni di Vivant Denon fu fatta una riedizione, non so se completa, ma certamente molto ricca di pezzi, nel secolo XIX. Furono tutte raccolte in un unico libro, e si possono trovare sul mercato anche a prezzi piuttosto bassi.
L'edizione usa una carta color crema (leggero), facilmente riconoscibile rispetto alla stragrande maggioranza dei lavori in prima tiratura, stampati su carta del 700 (vergellata).
 

vecchio frank

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Dopo Fattori, oggi approdiamo al '900 con:
Carlo CARRA' (1881-1966)
Gli amanti, 1927
Acquaforte, acquatinta; 250x338 inciso, 276x365 lastra, 499x646 foglio; stato: unico.
"Il foglio appartiene alla tiratura eseguita nel 1927, in 75 esemplari numerati più alcune prove d'artista, da Graphica Nova, la casa di edizioni grafiche diretta da Lamberto Vitali."
"Il disegno preparatorio dell'acquaforte risale al 1922, quando Carrà sembra accogliere le nuove tendenze che, a livello europeo, propongono soluzioni figurative di forte valenza plastica, pur nel rimando a Gauguin, già sottolineato nel 1934 dal critico Lamberto Vitali e ravvisabile nelle membra masicce e arrotondate della coppia di figure."

2.CARRA'.jpg
 

vecchio frank

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Giorgio MORANDI (1890-1964)
Grande natura morta con la lampada a destra (1928)
Acquaforte; 232x324 inciso, 254x344 lastra, 498x650 foglio. Stato: ottavo su otto.
"Considerata tra i capolavori dell'attività incisoria di Morandi e della grafica italiana del Novecento, l'acquaforte riprende in controparte, con alcune varianti, due tele eseguite nel 1927.Come accade spesso nella grafica morandiana, la lastra è il risultato di una elaborazione lunga e meditata, come testimoniano i piccoli interventi, talvolta quasi impercettibili, presenti sulle sette prove di stato che precedono la versione finale".
L'immagine che pubblico oggi è l'ultima tratta dal catalogo della mostra di Brescia del 2004 "Da Dürer a Rembrandt a Morandi. Capolavori dell'incisione della Pinacoteca Tosio Martinengo" (Linea d'Ombra), una delle mostre che facevano da contorno a quella principale di Monet.
Su un gigante come Morandi tornerò da domani e per qualche tempo per il primo degli approfondimenti che vorrei proporre su singoli artisti maestri dell'incisione.

20160912_MORANDI.jpg
 

Ziig

Forumer attivo
Restando in tema, mi sembra notevole questo lavoro di Anselm KIEFER che da quest'anno fa parte dell'installazione dei Sette palazzi celesti all'Hangar Bicocca di Milano. Se ricordo bene è lungo più di 10 metri. Credo che sia evidente l'ispirazione, o meglio la citazione di Friedrich.

Vedi l'allegato 393041
Kiefer veramente un maestro anche dell'incisione, alcune opere a puntasecca (o anche xilografia) sono dei veri capolavori.
A titolo di esempio:
Anselm Kiefer. Grane. (1980-93) | MoMA
 

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