Yunus80
Del PIG non si butta nulla
Vorrei provare ad aprire una discussione dedicata all'inflazione (che i moderatori poi decideranno se lasciare come thread a sè stante o far confluire in qualche altro thread macroeconomico o dedicato a titoli come i BTPi), riprendendo il titolo da un vecchio MP del Negus in tema
E' una tematica che credo particolarmente importante, in quanto va ad impattare sulla vita e sulle scelte di tutti noi, in particolare di quei "piccoli risparmiatori" che investono per mantenere il potere di acquisto dei propri risparmi e non per speculare o cercare l'affare della vita.
In questi pochi giorni di vita della sezione ho letto qua e là qualche post sul tema, molti di essi caratterizzati da una sostanziale sfiducia nel metodo di calcolo dei valori ufficiali: sensazione di molti è che questi dati siano apertamente "taroccati" (e gli interessi non mancano: dai rinnovi contrattuali, al rispetto dei parametri UE, alla necessità di governi molto indebitati di "bruciare" parte del debito senza far troppo rumore). Altri (mi ci metto anch'io) pensano che i dati siano poco rappresentativi della vita dell'"uomo comune".
Questo un po' perché si tratta pur sempre di una media del pollo, un po' perché (faccio un esempio) se il governo mi impone di fare la revisione dell'auto ogni 2 anni invece che ogni 4, l'inflazione può non aumentare (perché magari il costo della revisione rimane sempre quello), ma il costo della vita aumenta, eccome.
Con la speranza che il dibattito possa essere lungo e costruttivo...
E' una tematica che credo particolarmente importante, in quanto va ad impattare sulla vita e sulle scelte di tutti noi, in particolare di quei "piccoli risparmiatori" che investono per mantenere il potere di acquisto dei propri risparmi e non per speculare o cercare l'affare della vita.
In questi pochi giorni di vita della sezione ho letto qua e là qualche post sul tema, molti di essi caratterizzati da una sostanziale sfiducia nel metodo di calcolo dei valori ufficiali: sensazione di molti è che questi dati siano apertamente "taroccati" (e gli interessi non mancano: dai rinnovi contrattuali, al rispetto dei parametri UE, alla necessità di governi molto indebitati di "bruciare" parte del debito senza far troppo rumore). Altri (mi ci metto anch'io) pensano che i dati siano poco rappresentativi della vita dell'"uomo comune".
Questo un po' perché si tratta pur sempre di una media del pollo, un po' perché (faccio un esempio) se il governo mi impone di fare la revisione dell'auto ogni 2 anni invece che ogni 4, l'inflazione può non aumentare (perché magari il costo della revisione rimane sempre quello), ma il costo della vita aumenta, eccome.
Con la speranza che il dibattito possa essere lungo e costruttivo...