insomma i 5Stelle non sono neppure più ecologisti

tontolina

Forumer storico
insomma il tradimento è totale!
5G: bocciata alla Camera la mozione per lo stop. I firmatari «Una vergogna»
È stata bocciata alla Camera la mozione presentata dai deputati del Gruppo Misto che chiedeva lo stop della sperimentazione del 5G. Approvata invece una mozione della maggioranza che permette di procedere ma impegni il governo ad alcuni accertamenti. I proponenti della mozione bocciata commentano: «Una vergogna».

09 Ottobre 2019
ELETTROSMOG INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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È stata bocciata alla Camera la mozione presentata dai deputati del Gruppo Misto (sulla quale avevamo annunciato il voto ) che chiedeva lo stop della sperimentazione del 5G. Approvata invece una mozione della maggioranza che permette di procedere ma impegni il governo ad alcuni accertamenti e a migliorare l'impianto normativo.

«Quello che è accaduto alla Camera durante la votazione sulla mozione sul 5G è una vergogna. Subito dopo una concitata riunione di maggioranza, c’è stato un vero e proprio cambio di posizione da parte del Governo che in un primo momento ha accolto tutti gli impegni da noi proposti ed alcune premesse tra cui la valutazione della moratoria e poi, a seguito di indegne pressioni da parte di alcuni parlamentari di Pd e M5S, ha cambiato totalmente parere». Ad affermarlo sono Sara Cunial, Gloria Vizzini, Veronica Giannone, Silvia Benedetti deputate del gruppo Misto e firmatarie della mozione sul 5G in discussione ieri alla Camera.

«Quando ci siamo avvicinate per poter parlare alla sottosegretaria Sandra Zampa, ci è stato proibito da una parte del Pd e una parte del M5S – continuano – che erano lì a far pressione sulla sottosegretaria stessa, da subito molto sensibile ai contenuti della mozione. Tutto ciò è inaudito, così com’è inconcepibile l’atteggiamento che ha avuto la maggioranza nei confronti dei colleghi del Parlamento. Certamente – aggiungono – vista la competenza e la sensibilità sul tema, la sottosegretaria Zampa sarà un degno interlocutore per tutti coloro, cittadini e amministratori locali, che si stanno battendo su questo fronte per tutelare innanzitutto la salute dei cittadini. Era quello che si chiedeva con questa mozione. Mettere al primo posto le vita delle persone, prima di un fantomatico progresso e degli interessi di lobby, multinazionali e investitori, come invece altre forza politiche hanno preferito fare».
«La storia si ripete e ancora una volta in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi - proseguono i deputati - Amianto, Pvc, Pfas, nicotina, Ddt, glifosato, oggi veri e propri crimini contro l’umanità, un tempo emblema di quel progresso avallato da una scienza irresponsabile e venduta, a quanto pare non c’hanno insegnato nulla. Le evidenze già ora ci sono. Olle Johansson, neuroscienziato del Karolinska Institute (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza «è schiacciante», mentre il dottor Ronald Powell, fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l'Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, che condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza. Di questo e di molto altro i parlamentari sono stati messi a conoscenza. Avevamo l’occasione di cambiare paradigma. Di restituire autorevolezza e dignità alla scienza e rimettere la vita al primo posto. Questa era la nostra responsabilità come parlamentari, come cittadini e come esseri umani. Una responsabilità nuovamente disattesa».



5G: bocciata alla Camera la mozione per lo stop. I firmatari «Una vergogna»
 
AUTO AZIENDALI: ora “SOLO” RADDOPPIANO le tasse sui dipendenti. Però sappiamo chi è la responsabile……
Abbiamo nome e cognome e corrispondono a Laura Castelli del Movimento Cinque Stelle, sottosegretario al MEF e la stessa che lo scorso anno ebbe la brillante idea di raddoppiare le tasse al settore no-profit.




Dopo le polemiche dei giorni scorsi il governo ha messo una leggera correzione all’assurda bastonata sulle auto aziendali che avrebbe portato alla triplicazione delle tasse sulla auto aziendali. Però è un solo leggera leggera correzione.

Per spiegare cosa succede e cosa succederà: sino a quest’anno il dipendente che utilizzava l’auto aziendale vedeva tassata l’auto come “Fringe Benefit” per il 30% del valore, rispetto alle tabelle ACI, di un’eventuale percorrenza delle auto di 15.000 km. Spieghiamo bene: il fringe benefit è una parte della remunerazione che viene ottenuta dal dipendente tramite servizi aggiuntivi come l’auto aziendale. Per ora questo valore era calcolato dalle Tabelle ACI di costo km (che potete trovare a questo Link),moltiplicato per 15 mila km, e quindi ancora per 0,3.

Prendiamo ad esempio un’azienda che dia al proprio dipendente una Alfa Romeo Giulietta 1.2 euro 6 120 cavalli. Il costo chilometrico per quest’auto, da tabella ACI, è pari a 0,5350 euro al km. Questo costo tiene conto sia del consumo di carburante sia dell’usura dell’auto, delle gomme etc.

Il calcolo da fare è il seguente:

Reddito imputato al dipendente: (0,5350 X 15000) X 0,3 = 2407,5 euro

Questi 2407 euro sono considerati reddito per il dipendente, sommati al reddito monetario percepito, e su questo si pagano sia le tasse sia i contributi sociali.

Bene la proposta iniziale era di portare come reddito il totale del costo chilometrico teorico. Questo avrebbe fatto si che, senza fare nulla, senza percepire un centesimo in più, il dipendente avrebbe dovuto dichiarare non 2407 euro, ma 8025, per cui l’aumento di reddito dichiarato sarebbe stato pari a 5617,5. Questo avrebbe significato una bastonata incredibile per il dipendente, pari nel caso specifico ad una cifra attorno ai 2500 euro fra tasse e contributi in più da versare. A questo punto l’azienda non avrebbe avuto nessun interesse a fornire alcuna auto aziendale al dipendente.

Chi ha avuto questa brillante idea? Abbiamo nome e cognome e corrispondono a Laura Castelli del Movimento Cinque Stelle, sottosegretario al MEF e la stessa che lo scorso anno ebbe la brillante idea di raddoppiare le tasse al settore no-profit.

Attualmente il 40% delle vendite del settore auto, già in difficoltà, è costituito da auto aziendali. Un’operazione del genere avrebbe devastato un settore già in difficoltà, quindi il governo invece di un colpo di grazia alla testa del settore ora si accontenta di sparargli due colpi al petto: infatti la riforma presentata dal ministro Gualtieri ora prevede:
  • il raddoppio al 60% della quota reddito imputata al dipendente;
  • l’esenzione dall’aumento per auto ibride ed elettriche.
Invece che uccidere tutto il settore lo si ferisce in modo gravissimo, e specificamente quello italiano. Torniamo al nostro dipendente che usa la Giulietta 1200. Il prossimo anni si troverà 2507,5 euro di reddito in più su cui pagherà tasse e contributi sociali e probabilmente non gli sarà più conveniente l’utilizzo dell’auto aziendale. Vengono esentate dall’aumento le auto ibride ed elettriche, ma nessuna di queste per ora è prodotta in Italia!
Nel momento della fusione fra PSA e FIAT il Governo dà un bell’incentivo alla chiusura degli impianti di produzione auto in Italia. Direi che è veramente geniale, soprattutto se si persegue il male del nostro paese.
 

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