Ma perché, poi?
Ogni giorno si sente parlare di milioni di persone in situazione di povertà o quasi, di ingiustizie, di multinazionali e di imprenditori malvagissimi. Eppure i partiti di sinistra non contano un piffero.
Quindi: chi (complemento oggetto) votano i poveri (soggetto)?
Oppure si deve pensare che
- i poveri si sentano futuri ricchi imprenditori, per cui appoggiano partiti pro-imprenditori (come se questi partiti esistessero, fra l'altro, ma è un po' OT; a me viene in mente solo un partito che appoggia non tanto gli imprenditori in generale, bensì solo gli imprenditori che hanno pendenze con il fisco)?
- i poveri si sentono rappresentati dai distributori di assistenzialismo già esistenti (sussidi, bonus ecc.)?
- i poveri si sentono minacciati solo dagli immigrati, per cui votano per i partiti che (a parole) vogliono risolvere questo "problema"?
- i poveri, più che l'astratta giustizia sociale, desiderano un posto_fisso per loro stessi nella P.A., per cui votano per partiti che, a loro avviso, possono aiutarli in quest'ambizione?
Una volta c'erano partiti di estrema sinistra che puntavano al vitalizio da deputato per i propri eletti, come dimostrato da Mario Capanna alla Rivoluzione, mentre il PCI era un partito di sinistra; forse in quel caso aveva più senso votare la sinistra non estrema, per un "povero" o per un assetato di giustizia.