Mi pare evidente che se gli ambienti culturali vicini al governo ungherese indicano come nociva per economia e società l'istruzione femminile, le politiche socio familiari saranno orientate a far sì che, per le donne, venga indicata come "via" da preferire, quella di un ritiro in casa.
Se non studi, o studi poco, se l'ideologia dominante diventa quella del "se sono donna, faccio il bene del mio Paese studiando poco e facendo tanti figli", piano piano la quota di donne senza reddito proprio aumenta.
Già la maggior parte delle persone in situazione di povertà è femminile, nel mondo.
Cosa significhi avere tanti bambini, senza un proprio reddito, in termini di libertà, autodeterminazione e opportunità, credo lo capiamo tutti.
Le conseguenze psicosociali di una simile ideologia, le si possono leggere in "La mistica della femminilità" (B. Friedan, 1963) per esempio, pur con mille distinguo per l'epoca e la diversità di Paese.