Anakin453
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giusto e io medio di bruttoSe continua così arriviamo di nuovo a 0,87... stavolta però se arriva a quest valore entro di brutto, voglio vedere se poi da questi valori non si riesce a guadagnare qualcosa....
giusto e io medio di bruttoSe continua così arriviamo di nuovo a 0,87... stavolta però se arriva a quest valore entro di brutto, voglio vedere se poi da questi valori non si riesce a guadagnare qualcosa....
Se continua così arriviamo di nuovo a 0,87... stavolta però se arriva a quest valore entro di brutto, voglio vedere se poi da questi valori non si riesce a guadagnare qualcosa....
non c'è speranza di vedere un recupero fino a 16000?
Se continua così arriviamo di nuovo a 0,87... stavolta però se arriva a quest valore entro di brutto, voglio vedere se poi da questi valori non si riesce a guadagnare qualcosa....
Leggo in giro che se si dovessero intaccare quei minimi, mediare e' la peggiore delle idee
Sicuramente il padrone di casa potrà scrivere meglio in proposito
rispondo come al solito durante le vacanze, m scuserete, ne sono sicuro, anzi devo dire che l'apporto dei visitatori accresce le possibilità di dialogo e con questo di fare cultura vera, bene avanti così.
i 16000 di FTSE-MIB sarebbero un manna allo stato delle cose, ma, la prima misura utile per un sano recupero è 15000, senza di essa non è nemmeno pensabile. E' da capire che io dò misure sempre di brevissimo, potrei darle di breve e di medio e perchè no anche di lungo, ma aspettereste mesi e anni per poterle verificare? Per cui il mi scrupolo è quello di ingaggiare quanto prima i possibili giri di boa sempre di brevissimo, max 5 sedute. Chi fa trading con orizzonti più lunghi fino al cassetto ci deve passare per forza, certo compranado o vendendo sulle conferme che è più sicuro, chi anticipa invece fa trading aggressivo molto tecnico che a me piace maggiormente, bastano poche Candle e si va al take in base al gain e non in base alle ipotesi grafiche, l'exit è pure cosa delicata, varia a seconda della strategia utilizzata.
0,87 non mi trova concorde, direi 0,83, ma prima per ragioni tecniche direi di attendere con pazienza 1,100 come supporto da monitorare con calma su cui è possibile da lì sino a 1,200, ancora entrare long. Poi va detto che nonostante il periodo difficile e magrissimo per il nostro mercatino, bene o male due Candle positivi li ha fatti sul titolo in oggetto, 80 tick li ha fatti e in periodi di vacche magre bisogna sapersi accontentare. Come già indicato per chi fa misure maggiori deve attendere con pazienza la prima conferma utile.
Onaocn mi trovo come sempre d'accordo con lei, ad oggi mi ritrovo (non avendo messo lo stop) un prezzo medio decisamente alto, 1,37 non posso che aspettare guardavo i fondamentali della banca e non capisco perchè debba quotare così poco nonostante il rischio sovrano Italia e intesa sia piena di titoli di stato ovviamente.
Detto questo mi posso ben giudicare incastrato, potrei mediarla ma ho decisamente pochissime cartucce da sparare non credevo in una discesa simile da 1,58...... non me 'l'aspettavo proprio....
beata ingenuità, i fondamentali non centrano un bel niente con il gioco della Borsa. Gli Istituzionali comprano e vendono per i clienti dei propri asset e muovono il mercato solo ed esclusivamente per i loro soli interessi. Si sono tutti "coperti" con i titoli di stato per mantenere su la baracca (politici, sindacati, enti locali, regioni, province e tutto il resto) altrimenti default. Le azioni scottano.
Le banche non hanno redditività proprio per questo non sono attive sull'economia reale, ma maggiormente su quella del debito, proprio l'opposto di quello che dovrebbero fare e che hanno fatto per decenni. Hanno le fette di salame sugli occhi e non vedono al di là del proprio naso. Infatti un Warren Buffet in Italia non esiste e ora è consulente del presidente Obama. Uno che è diventato ricco facendoli i soldi e non prestandoli a tassi d'usura, non andando dalla guardia di finanza per fare mazzette per non pagare le tasse, non per fare fondi neri nei paradisi fiscali per pagare in nero dirigenti e quant'altro. Non è un paese serio, rigoroso, capace, almeno non gran parte della sua classe dirigente.
Siamo una provincia USA dalla fine della seconda guerra mondiale, ci hanno dato un po' di quattrini col piano Marshall che è servito loro per venderci il loro surplus commerciale degli anni 40 e noi abbiamo creduto al boom degli anni 60, quando invece i politici dell'epoca hanno affossato l'IRI, la seconda Holding mondiale invidiataci anche dagli inglesi. Aveva 200000 dipendenti allora e nel 1980 ne contava 500000 e così sono falliti i suoi gioielli: Alfa Romeo, Finsider, Italsider ed Italstat, SME, Credito Italiano, Telecom Italia e Autostrade S.p.A.
Il tutto svenduto ai barracuda nazionali ed esteri. Quando viviamo in un contesto internazionale legato all'utile o almeno al pareggio di bilancio. Non dico che sia un "sistema" buono, anzi, ma questo abbiamo e la parte alta della piramide sociale non vuole che lo si cambi.
La Germania pure fa parte dell'EU e della NATO costretta dagli USA vincitori della guerra, ma almeno i loro affari li hanno fatti e fatti bene, mica come i minchioni italiani con la cassa del mezzogiorno e altre perle tutte italiche.
Il trend è oramai questo, qualche figlio di papà alla Montezemolo con i marchi del made in italy di moda ci campicchia ma per il resto abbiamo perso tutto fino al demanio che i nostri illustri politici vorrebbero svendere per sopravvivere, agli stranieri, dopo aver svenduto gli imobili dello Stato, cioè degli italiani. Sapete bene che Milano e altre città sono al fallimento con cause con le banche tra cui UNICREDIT, le vorrebbero strozzare. Oramai è guerra aperta e nessuno si fida più di nessuno, infatti il credito lo fanno solo ai dipendenti che garantiscono altro debito, invece di darlo a chi ha voglia di lottare con buone idee per il futuro, vedi lo scandalo di Ligresti salvato da UNICREDIT per ben 170 MLN di euri.
Le privatizzazioni volute dall'EU fanno il gioco delle Corporations US, che ci stanno mangiando vivi, loro i cinesi e tutti gli altri della cordata. SE non usciamo dall'EU di corsa e ci riprendiamo la nostra cara Lira, magari svlutandola per meglio esportare (siamo un paese manifatturiero), col cavolo che ci salviamo. Siamo succubi dell'energia da sempre possibile mai che negli ultimi 25 anni non si sia fatto un piano energetico con le solo nostre risorse rinnovabili, è il paese del sole e sarebbe bastato poco per divenire autonomi dagli arabi e dalla Russia, siamo un paese inconcludente, pieno di cortigiani vili e dannati giusto per parafrasare il Rigoletto di G. Verdi. La scuola poi, non esiste più, solo facciata, al primo anno d'università dobbiamo fare corsi di alfabetizzazione alle matricole, arrivano al massimo grado dell'istruzione senza saper scrivere e leggere e far di conto in modo adeguato. Tutti istruiti di sottocultura dall'industria che ci va a nozze, più ignoranti sono e meglio ci guadagna, piercing, tatuaggi, moto, discoteche, macchine e liquori, tutto da rifare con questa nidiata di coglioni cresciuti e pasciuti volutamente così, purchè comprino e consumino.
Abbiamo bisogno di una politica Nazionale, non EU che governa con il triunvirato UK, Francia e Germania. Nente di buono per noi, tranne aver raddoppiato il costo della vita che ci ha costretto a un maggior indebitamento, grazie Prodi! In cambio abbiamo avuto i loro barracuda che si son presi Parmalat, l'agroalimentare e sono pronti a masticarsi il nostro intero sistema bancario e paese. Non è l'Europa sognata dai padri fondatori, di stati aventi pari dignità. E' ancora quella fatta da stati dispotici che dopo la I guerra mondiale non ci vollero riconoscere il nostro valoroso contributo di sangue,sofferenze, coraggio ed eroismo dei nostri giovani, Inghilterra, Francia e Stati Uniti, negandoci il bottino di guerra e le riparazioni egli stati vinti, che invece si presero loro in gran parte. Certa gente come amici è meglio non averla.
Ho capito e da questo messaggio mi vieni ancora più panico e pessimismo di quello che avevo prima comprendo capisco e appoggio quanto da lei scritto sopra adesso non posso uscire in loss sarebbe devastante quindi son ben incastrati senza se e senza ma
beata ingenuità, i fondamentali non centrano un bel niente con il gioco della Borsa. Gli Istituzionali comprano e vendono per i clienti dei propri asset e muovono il mercato solo ed esclusivamente per i loro soli interessi. Si sono tutti "coperti" con i titoli di stato per mantenere su la baracca (politici, sindacati, enti locali, regioni, province e tutto il resto) altrimenti default. Le azioni scottano.
Le banche non hanno redditività proprio per questo non sono attive sull'economia reale, ma maggiormente su quella del debito, proprio l'opposto di quello che dovrebbero fare e che hanno fatto per decenni. Hanno le fette di salame sugli occhi e non vedono al di là del proprio naso. Infatti un Warren Buffet in Italia non esiste e ora è consulente del presidente Obama. Uno che è diventato ricco facendoli i soldi e non prestandoli a tassi d'usura, non andando dalla guardia di finanza per fare mazzette per non pagare le tasse, non per fare fondi neri nei paradisi fiscali per pagare in nero dirigenti e quant'altro. Non è un paese serio, rigoroso, capace, almeno non gran parte della sua classe dirigente.
Siamo una provincia USA dalla fine della seconda guerra mondiale, ci hanno dato un po' di quattrini col piano Marshall che è servito loro per venderci il loro surplus commerciale degli anni 40 e noi abbiamo creduto al boom degli anni 60, quando invece i politici dell'epoca hanno affossato l'IRI, la seconda Holding mondiale invidiataci anche dagli inglesi. Aveva 200000 dipendenti allora e nel 1980 ne contava 500000 e così sono falliti i suoi gioielli: Alfa Romeo, Finsider, Italsider ed Italstat, SME, Credito Italiano, Telecom Italia e Autostrade S.p.A.
Il tutto svenduto ai barracuda nazionali ed esteri. Quando viviamo in un contesto internazionale legato all'utile o almeno al pareggio di bilancio. Non dico che sia un "sistema" buono, anzi, ma questo abbiamo e la parte alta della piramide sociale non vuole che lo si cambi.
La Germania pure fa parte dell'EU e della NATO costretta dagli USA vincitori della guerra, ma almeno i loro affari li hanno fatti e fatti bene, mica come i minchioni italiani con la cassa del mezzogiorno e altre perle tutte italiche.
Il trend è oramai questo, qualche figlio di papà alla Montezemolo con i marchi del made in italy di moda ci campicchia ma per il resto abbiamo perso tutto fino al demanio che i nostri illustri politici vorrebbero svendere per sopravvivere, agli stranieri, dopo aver svenduto gli imobili dello Stato, cioè degli italiani. Sapete bene che Milano e altre città sono al fallimento con cause con le banche tra cui UNICREDIT, le vorrebbero strozzare. Oramai è guerra aperta e nessuno si fida più di nessuno, infatti il credito lo fanno solo ai dipendenti che garantiscono altro debito, invece di darlo a chi ha voglia di lottare con buone idee per il futuro, vedi lo scandalo di Ligresti salvato da UNICREDIT per ben 170 MLN di euri.
Le privatizzazioni volute dall'EU fanno il gioco delle Corporations US, che ci stanno mangiando vivi, loro i cinesi e tutti gli altri della cordata. SE non usciamo dall'EU di corsa e ci riprendiamo la nostra cara Lira, magari svlutandola per meglio esportare (siamo un paese manifatturiero), col cavolo che ci salviamo. Siamo succubi dell'energia da sempre possibile mai che negli ultimi 25 anni non si sia fatto un piano energetico con le solo nostre risorse rinnovabili, è il paese del sole e sarebbe bastato poco per divenire autonomi dagli arabi e dalla Russia, siamo un paese inconcludente, pieno di cortigiani vili e dannati giusto per parafrasare il Rigoletto di G. Verdi. La scuola poi, non esiste più, solo facciata, al primo anno d'università dobbiamo fare corsi di alfabetizzazione alle matricole, arrivano al massimo grado dell'istruzione senza saper scrivere e leggere e far di conto in modo adeguato. Tutti istruiti di sottocultura dall'industria che ci va a nozze, più ignoranti sono e meglio ci guadagna, piercing, tatuaggi, moto, discoteche, macchine e liquori, tutto da rifare con questa nidiata di coglioni cresciuti e pasciuti volutamente così, purchè comprino e consumino.
Abbiamo bisogno di una politica Nazionale, non EU che governa con il triunvirato UK, Francia e Germania. Nente di buono per noi, tranne aver raddoppiato il costo della vita che ci ha costretto a un maggior indebitamento, grazie Prodi! In cambio abbiamo avuto i loro barracuda che si son presi Parmalat, l'agroalimentare e sono pronti a masticarsi il nostro intero sistema bancario e paese. Non è l'Europa sognata dai padri fondatori, di stati aventi pari dignità. E' ancora quella fatta da stati dispotici che dopo la I guerra mondiale non ci vollero riconoscere il nostro valoroso contributo di sangue,sofferenze, coraggio ed eroismo dei nostri giovani, Inghilterra, Francia e Stati Uniti, negandoci il bottino di guerra e le riparazioni egli stati vinti, che invece si presero loro in gran parte. Certa gente come amici è meglio non averla.