barcelona
very important member
leggete questa:
“tra i vari tipi di investimento, l’immobiliare è la forma più sicura e redditizia. la locazione di un bilocale situato nella zona semicentrale di una grande città rende al netto di spese e tasse tra il 2,3% e il 3%. a questo dato bisogna aggiungere il potenziale guadagno derivante dalla vendita dell’appartamento, il cui valore di norma aumenta nel corso del tempo. secondo alessandro ghisolfi di ubh, questo ricavo può arrivare al 5,3% su base annua, al 30% se la vendita ha luogo dopo dieci anni (…)”
e poi questa:
“le previsioni degli esperti per l'anno in corso sono al momento confortate dai numeri di un primo trimestre senza crolli dei prezzi. in italia le quotazioni stanno calando ma l'atterraggio è morbido soprattutto se confrontato al tonfo di alcuni mercati come quello d'oltremanica, lo spagnolo e lo statunitense (qui prezzi hanno registrato un -30%). da noi di bolla non si parla, lo scorso anno il prezzo medio delle abitazioni è sceso in italia di appena il 2%, per il 2009 si stima un -9%, con una stabilizzazione a partire dal 2010. in realtà i prezzi delle case in italia sono più che raddoppiati nell'ultimo decennio a fronte di un potere di acquisto fermo al ‘93. ragioni che inducono a pensare che la bolla è latente e potrebbe presto scoppiare anche da noi, con possibilità concreta di una discesa più marcata dei prezzi. si tratta di un'eventualità della quale potrebbero farne le spese quei consumatori che hanno comprato dal 2004 in poi (quando i prezzi erano già saliti in maniera consistente). con riduzione del valore degli immobili molti di loro rischiano di vedere il loro investimento in perdita”
(fonte: idealista.it)
a chi credere?
“tra i vari tipi di investimento, l’immobiliare è la forma più sicura e redditizia. la locazione di un bilocale situato nella zona semicentrale di una grande città rende al netto di spese e tasse tra il 2,3% e il 3%. a questo dato bisogna aggiungere il potenziale guadagno derivante dalla vendita dell’appartamento, il cui valore di norma aumenta nel corso del tempo. secondo alessandro ghisolfi di ubh, questo ricavo può arrivare al 5,3% su base annua, al 30% se la vendita ha luogo dopo dieci anni (…)”
e poi questa:
“le previsioni degli esperti per l'anno in corso sono al momento confortate dai numeri di un primo trimestre senza crolli dei prezzi. in italia le quotazioni stanno calando ma l'atterraggio è morbido soprattutto se confrontato al tonfo di alcuni mercati come quello d'oltremanica, lo spagnolo e lo statunitense (qui prezzi hanno registrato un -30%). da noi di bolla non si parla, lo scorso anno il prezzo medio delle abitazioni è sceso in italia di appena il 2%, per il 2009 si stima un -9%, con una stabilizzazione a partire dal 2010. in realtà i prezzi delle case in italia sono più che raddoppiati nell'ultimo decennio a fronte di un potere di acquisto fermo al ‘93. ragioni che inducono a pensare che la bolla è latente e potrebbe presto scoppiare anche da noi, con possibilità concreta di una discesa più marcata dei prezzi. si tratta di un'eventualità della quale potrebbero farne le spese quei consumatori che hanno comprato dal 2004 in poi (quando i prezzi erano già saliti in maniera consistente). con riduzione del valore degli immobili molti di loro rischiano di vedere il loro investimento in perdita”
(fonte: idealista.it)
a chi credere?
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