PARMALAT +2,1% Nasce la cordata del Tricolore, ma all'Opa pochi ci credono
Parmalat (
PLT.MI) avanza del 2,1% a 2,328 euro. Secondo diverse indiscrezioni di stampa, oggi si dovrebbe tenere a Milano il battesimo della cordata a difesa dell'italianità di Parmalat, altrimenti destinata a finire sotto il controllo della francese Lactalis.
Il motore industriale del progetto è rappresentato dalla bolognese Granarolo, controllata per l'80% dalle cooperative di produttori di latte, riunite nella società Gran Latte. Al suo fianco i soci finanziari sono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca e la Cassa Depositi e Prestiti. Il primo passo dell'operazione sarebbe la vendita per 500 milioni di euro di Granarolo a Parmalat, un'operazione che farebbe emergere sinergie nell'ordinedei 70-80 milioni di euro. A quel punto Gran Latte metterebbe il ricavato della vendita in una Newco che, adeguatamente finanziato dagli altri partner, andrebbe a lanciare un'Opa su Parmalat.
Il tutto va raccontato con il condizionale perché sul mercato c'è molto scetticismo su questo piano e sull'ipotesi di Opa. L'opinione prevalente è che, invece, la Newco vada a trattare con Lactalis per farsi vendere il suo 29% di Parmalat.Per questo motivo, ad esempio, Banca Leonardo conferma che la valutazione di Parmalat va fatta sui fondamentali, senza tenere conto di possibili appeal speculativi, e la conclusione è una raccomandazione negativa underweight e il target di 2,1 euro.
Intanto sabato il tribunale di Parma deciderà sulla richiesta di impugnativa avanzata da Lactalis, che si oppone alla decisione del cda di Parmalat di spostare l'assemblea degli azionisti a fine giugno. Se il Tribunale accogliesse l'istanza (ipotesi molto remota), l'assemblea potrebbe tenersi nella data della convocazione originale (12-14 aprile) e a quel punto Lactalis, primo azionista, potrebbe insediare i propri uomini nel cda assumendo il controllo dell'azienda.