Ipo Ansaldo STS: interessa fino a 7,5 euro, Ing raccomanda a
Ipo, Ansaldo STS interessa fino a 7,5 euro, Ing raccomanda a 6,8
mercoledì, 15 marzo 2006 10.47
MILANO, 15 marzo (Reuters) - Per ING il collocamento di Ansaldo STS "è da sottoscrivere" al minimo della forchetta indicativa di 6,8-8,2 euro, ma alcuni gestori sentiti da Reuters si dichiarano pronti a comprare anche intorno alla metà dell'intervallo. Secondo ING, "a 6,8 euro la matricola scambierebbe con un premio del 21% sull'EV/Ebitda 2007 rispetto alla media dei concorrenti europei del campo dell'engineering, con un ROCE più elevato del 25%".
La banca prende in considerazione un paniere formato da Interpump (IP.MI: Quotazione, Profilo), Sabaf (SAB.MI: Quotazione, Profilo), Vallourec (VK.PA: Quotazione, Profilo) e Signaux Girod.
I gestori interpellati confrontano invece Ansaldo STS con le divisioni trasporti di Siemens (SIEGn.DE: Quotazione, Profilo), Alstom (ALSO.PA: Quotazione, Profilo), Bombardier (BBDb.TO: Quotazione, Profilo) ed Alcatel (CGEP.PA: Quotazione, Profilo), che pure hanno dimensioni molto maggiori rispetto alla quotanda.
"Considerando l'EV/Ebitda 2006, Ansaldo sarebbe in linea con la media dei comparable, sulle 7,2 volte, nella parte medio-alta della forchetta", dice un gestore.
"Ansaldo ha una buona visibilità del portafoglio ordini e track record di crescita interessanti", fa eco un secondo asset manager auspicando che il titolo venga prezzato "intorno alla metà della forchetta, e non sopra, per consentire un certo upside nelle settimane post-Ipo".
Un terzo gestore parla di "consensus intorno alla metà dell'intervallo" ma ricorda che il roadshow è iniziato solo lunedì ed "è presto per parlare di indicazioni di prezzo".
I punti di forza dell'operazione, dice, sono la potenziale contendibilità e la struttura del gruppo che "produce molta cassa a fronte di un capex basso e un Ebitda elevato".
Secondo questo investitore potrebbero esserci numerosi soggetti interessati ad entrare nel capitale della matricola con una quota consistente.
"Fondi di private equity e soci industriali", dice, ma anche "concorrenti allettati dalla divisione Signal", che genera il 70% dei ricavi complessivi.
Un analista sottolinea il rischio che deriva dal tipo di clientela: "il backlog di Ansaldo dipende in gran parte dalla spesa pubblica per l'ammodernamento del trasporto su rotaie: un ritardo negli ordini o una riduzione del budget nazionale dedicato alle infrastrutture potrebbe penalizzare i ricavi e la profittabilità della matricola", afferma.
Rispetto ai concorrenti del settore infrastrutture, Ansaldo STS "è concentrata verticalmente, dunque molto specializzata, ma è più piccola e può attingere a risorse più limitate: questo può essere una debolezza competitiva in alcune gare".
In roadshow, il management ha lasciato immaginare dividendi generosi e non ha escluso eventuali acquisizioni in est Europa e Asia.
L'opv si svolgerà dal 20 al 24 marzo, con debutto atteso allo Star il 29; la forchetta indicativa concordata con i global coordinator Mediobanca e Goldman Sachs valorizza la matricola tra i 680 e gli 820 milioni di euro.
Al mercato, la controllante Finmeccanica (SIFI.MI: Quotazione, Profilo) cederà il 52% del capitale, ma il flottante potrebbe salire al 60% con l'esercizio della greenshoe. In ogni caso, la società ha dichiarato di voler restare "a lungo" socio di riferimento.
Ansaldo STS ha archiviato il 2005 con 840 milioni di fatturato, 89 di Ebitda e 80 di Ebit. L'utile è stato di 44 milioni, la posizione finanziaria netta positiva per 68 milioni.