Banca Generali piace ma gestori temono poco upside a breve
martedì, 7 novembre 2006
MILANO, 6 novembre (Reuters) - A pochi giorni dalla conclusione dell'Ipo - sottoscritta interamente già al secondo giorno di offerta - e con le prime indiscrezioni che parlano di interesse distribuito su tutto il range di prezzo, alcuni gestori interpellati da Reuters apprezzano la matricola Banca Generali ma non si attendono forte upside nel breve periodo.
"E' una scommessa sul recupero dei margini a partire dal 2008, quando il piano di reclutamento dei promotori sarà finito", sintetizza Giampaolo Rivano di Gesti-Re.
La maggior parte degli interpellati mostra interesse nella parte medio-bassa del range di 6,5-8,5 euro, che corrisponde ad un'ipotesi di capitalizzazione di 725-950 milioni. Ma i più ottimisti sono disposti ad immettere ordini anche nella parte media della forchetta.
Si resta nella maggior parte dei casi lontani da valori come quelli espressi in uno studio che Mediobanca, co-global insieme a Goldman Sachs, aveva preparato per il premarketing BG in cui si ipotizzava un equity value fino a 1-1,2 miliardi.
"La società ha una bottom line praticamente nulla, anche perchè a differenza dei concorrenti spesa tutto il costo di reclutamento dei promotori nell'anno di competenza", spiega il gestore Gesti-Re.
"Questo è comprensibile ed anche apprezzabile, in nome della trasparenza, ma deve tradursi in un prezzo adeguato", aggiunge.
Un altro gestore milanese, che porrebbe il fair value sui 550-600 milioni, ritiene "non proponibile" pagare il risultato operativo che ci sarà tra due anni, quando il piano di recruiting sarà terminato. "Altrimenti conviene aspettare e prendere il titolo più avanti direttamente in borsa", dice.
BG ha chiuso il terzo trimestre con utili netti di 6,1 milioni, rispetto al pareggio dell'anno scorso; l'Ebitda è stato di 15 milioni contro i 6,8 del terzo trimestre 2005. Gli asset under management sono alla stessa data 22,8 miliardi.
CRESCITA DELLE MASSE E STRUTTURA STABILE
Intermonte, che cita come vantaggio competitivo la "velocissima crescita della massa amministrata", consiglia invece di sottoscrivere anche vicino ai massimi della forchetta, con un fair value che uno studio reso disponibile a Reuters da fonti di mercato individua sui 960 milioni.
La struttura bilanciata degli asset è un plus anche per Rivano. "Banca Generali vende il 58% di prodotti propri e il 42% di prodotti di terzi", spiega.
"Questo appesantisce il conto economico, perchè le fees su prodotti terzi sono solo il 60-65% (...) ma garantisce una buona stabilità: se i suoi fondi in un certo momento sono fiacchi, può concentrarsi sui prodotti dei concorrenti".
Altre note rassicuranti sono l'esperienza del management e il nome "Generali" alle spalle, naturalmente, ma anche "le prospettive favorevoli offerte dalla riforma pensionistica".
Inoltre, "in futuro dovrebbe migliorare l'integrazione tra le varie strutture del gruppo (Banca Primavera, BSI e B.Generali stessa), che ad oggi vendono gli stessi tipi di prodotti e si cannibalizzano a vicenda".
CARA FINO AL 2008, POI SI ALLINEA
Almeno a breve, rispetto ai concorrenti, i multipli di Banca Generali appaiono cari ai gestori.
Per uno di loro, il p/e 2007 della matricola a 7,2 euro sarebbe di 24-25 volte mentre "Azimut (AZM.MI: Quotazione, Profilo) si fa pagare 15 volte, Fideuram (FIBK.MI: Quotazione, Profilo) e Mediolanum (MED.MI: Quotazione, Profilo) 19".
L'analista di Intermonte, che considera i valori al netto dei consistenti costi di reclutamento, calcola a metà del range (7,5 euro) il p/e rettificato 2007 di Banca Generali a 19,9 volte, poco sopra quello di Mediolanum e Fideuram (rispettivamente 19,1 e 19) ma nettamente più caro di quello di Azimut (14,9) e Anima (12,3).
Secondo Intermonte, al minimo della forchetta (6,5 euro) la matricola offrirebbe un upside del 31% e a 7,5 euro il margine di rialzo diventerebbe del 14%.
In uno studio di Cheuvreux, che consiglia di sottoscrivere solo al minimo dell'intervallo, viene preso in esame il multiplo 2008, più favorevole.
Il p/e di Banca Generali a 6,5 euro sarebbe di 14,5 volte (19 volte al massimo della forchetta di 8,5 euro); quello di Azimut è visto a 14,1, quello di Fideuram a 16,8 e quello di Mediolanum a 16,3.
L'Opv BG, iniziata giovedì scorso, si chiude venerdì 10 novembre, con debutto atteso all'MTA il 15.
La quotazione servirà soprattutto per fidelizzare la rete dei promotori, visto che nelle casse della società non entreranno mezzi freschi.
Generali (GASI.MI: Quotazione, Profilo) non vende titoli mentre usciranno dal capitale BSI, Alleanza e Ina Vita.