IPO IPO Bialetti (3 lettori)

ipo bialetti scandalo

se leggete i giornali potete notare due cose:

1) prima del collocamento Bilaetti ha venduto gli immobili e quindi dovrà pagare degli affitti che ridurranno l'utile.
2) il P/E nel prospetto è sbagliato.

Probabilmente si puo' intentare una causa in quanto l'investitore non era sufficientemente informato a causa di un errore nel proseptto. Il consiglio? shortare il titolo fin dal primo giorno. Appare gente poco seria.

Anche Unicredito, banca collocatrice avrà un danno di immagine non indifferente.

Attenti attenti
 

lascimmietta

Nuovo forumer
SPYSTOCKS - NEWS 23/07/2007 08:47
Bialetti: quotazione slitta di qualche giorno per errato rapporto p/e indicato nel prospetto
Bialetti corregge il tiro dopo l'errore contenuto nel prospetto informativo per il collocamento a Piazza Affari. E' stato infatti pubblicato sabato il supplemento che rettifica il rapporto price/earning cioé il rapporto tra il prezzo dell'azione offerta e l'utile per azione. L'incidente provocherà uno slittamento di due giorni, da mercoledì a venerdì prossimo, nell'esordio in Borsa della Bialetti. A coloro che hanno sottoscritto le azioni saranno concessi due giorni di tempo, lunedì e martedì, per recedere dall'offerta. L'errore segnalato alla Consob da Altroconsumo è che, sulla base della forchetta di prezzo indicata nel prospetto (tra 2,35 euro e 3,15 euro), veniva indicato un rapporto tra prezzo dell'azione e utile compreso tra 13,8 e 18,5 volte. Il calcolo, che utilizzava l'utile realizzato nello scorso esercizio, era però stato fatto su 15 milioni di titoli mentre le azioni, a seguito di un frazionamento deliberato nello scorso aprile, sono nel frattempo diventate 60 milioni. Il rapporto price/earning si è così diluito di quattro volte attestandosi in un intervallo compreso tra 55,3 e 74,1 volte. Con l'effetto, nella comparazione con il rapporto price/earning dei concorrenti di Bialetti elencati nel prospetto, come Dé Longhi, Seb, Elica, Poltrona Frau, di far scendere Bialetti dal primo all'ultimo posto.
 

lascimmietta

Nuovo forumer
(Luglio/2007)
Bialetti Industrie S.p.A.


Bialetti Industrie S.p.A. è pronta ad affrontare il collocamento sul segmento STAR della Borsa Italiana il 25 luglio p.v. La Società, con sede sociale nel bresciano, è una realtà industriale, che sebbene costituita formalmente nell'ottobre del 2002, vanta un "passato con i baffi" che risale fino al 1933, anno in cui inizia la produzione della "Moka Express", una caffettiera che in poco tempo "colonnizza" le case di quasi tutti gli italiani. Attualmente accanto a questa produzione (circa 18.000 pezzi al giorno) l'attività della società si è arricchita con la produzione di strumenti di cottura e piccoli elettrodomestici acquisendo, via via, marchi quali Girmi, Rondine, Aeternum e Cem.


L'Emittente è controllato dalla Bialetti Holding che fa capo a Francesco Ranzoni (Chiari (BS), classe 1961), Presidente della società. L'Offerta ha per oggetto n. 18.750.000 azioni offerte ad un prezzo compreso fra i 2,35 e i 3,15 euro ciascuna.
Unicredit Markets & Investment Banking fungono da Coordinatori dell'Offerta Globale, Responsabili del collocamento, nonchè, Sponsor, che per altro, si trovano in una posizione di conflitto di interessi vantando al 31/3/2007 crediti nei confronti del Guppo Bialetti pari a circa 10 euro/K.


La composizione dell'azionariato, a seguito dell'operazione di collocamento, subirà, invece, la seguente trasformazione:

Azionisti n. az. pre-offerta globale n. az. offerte in sede di offerta globale n. az. post-offerta globale e vendita condizionata greenshoe n. az. post offerta globale con integrale esercizio della greenshoe
% capitale sociale post Offerta Globale in caso di integrale esercizio della Greenshoe

Bialetti Holding 60.000.000 3.750.000 48.750.000 1.500.000 47.250.000 63
DDV 0 0 7.500.000 0 7.500.000 10
Mercato 0 0 18.750.000 0 20.250.000 27
Totale 60.000.000 18.750.000 75.000.000 1.500.000 75.000.000 100


La Bialetti Holding ha siglato in data 13 giugno 2007 un contratto di "Vendita Condizionata" con la DDV controllata da Diego della Valle la quale si impegna ad acquistare le n. 7.500.000 azioni (rappresentanti il 10% del capitale sociale) al Prezzo di Offerta. Alla stessa data le due società hanno, anche, sottoscritto un Patto Parasociale che avrà validità dall'inizio delle negoziazioni in Borsa, facendo sì che solo il 25% del capitale sia effettivamente scambiabile sul mercato.


Al buon esito del collocamento Francesco Ranzoni incasserà tra gli 8 e gli 11,8 euro/K (tra i 12,3 e i 16,5 euro/k in caso di greenshoe).
La Società, invece, incasserà tra i 40 e i 59 uro/K destinati alla crescita ma, anche, alla riduzione dell'indebitamento a breve termine. Si annota che al primo trimestre 2007 l'"Indebitamento finanziario netto" del gruppo ammontava a 85,6 euro/K di cui 67,1 euro/K corrente e 18,5 non corrente, mentre, il "patrimonio netto" era pari a 17,4 euro/K e la PFN al 30 aprile u.s. era di circa 82 euro/K.
Alla luce di questi dati i parametri di Basilea 2 sono del tutto fuori, in quanto, il rapporto fra il "Patrimonio netto" e l'"Indebitamento finanziario" è "folle".


Il Conto Economico della Capogruppo ha consuntivato quanto segue:

euro 31.12.2006 31.12.2005

Valore della Produzione 163.266.521 168.940.347
Costi della produzione 152.629.386 158.825.300
Differenza tra valore e costi della produzione 10.637.135 10.115.047
Proventi e (oneri) finanziari (4.540.190) (4.527.263)
Totale rettifiche di valore di attività finanziarie (1.861.713) 656.494
Totale delle partite straordinarie (1.596.763) (1.510.454)
Risultato prima dele imposte 2.638.469 4.733.834
Utile (perdita) dell'esercizio 38.592 2.510.485

una flessione del "Valore della produzione" di circa il 3,3%;
il "Risultato prima delle imposte" risulta decurtato di quasi il 50%;
il "Risultato dell'esercizio" salda con un utile di 38.592 euro del 2006 contro i 2.510.485 euro del 2005.
Nel 2006 ha più volte fatto ricorso alla "Cassa Integrazione Guadagni (CIG)" motivata dalla "momentanea carenza di ordini".


Si sottolinea che la Bialetti Industrie nel 2004 ha inoltrato domanda di "mobilità per cessazione dell'attività dell'unità produttiva di Paderno Dugnano" conclusasi con il licenziamento di 36 dipendenti su 38 in organico.

Il ricorso alla CIG e alla "Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS)" ha coinvolto, anche, alcune società del gruppo, tra le quali la GIRMI, che aveva già avviato due procedure di CIG già nel 2005 sempre per "carenza di ordini" e che, sempre nel 2005, aveva presentato domanda di CIGS per "crisi per cessazione dell'attività produttiva per un periodo di 24 mesi", ovvero, dall'aprile 2004 all'aprile 2007, risolvendosi con il licenziamento di 39 dipendenti.


Si segnala che prima della quotazione la Bialetti Industrie ha messo a punto a favore della Bialetti Holding lo spin-off del ramo immobiiare per 2,5 euro/K (valore netto contabile e, quindi, non periziato) concesso poi in locazione all'Emittente per 2,2 euro/K annui e alla GIRMI per 150.000 euro.
Si legge, per altro, nel Prospetto Informativo che l'Emittente "benchè ritenga che l'importo di tali canoni corrisponda a condizioni di mercato, gli stessi non sono stati determinati sulla base di valutazioni da parte di terzi indipendenti". I Sindaci, naturalmente, non hanno fatto obiezioni.

Anche per quanto riguarda i rapporti con "parti correlate" il Gruppo Bialetti ha adottato una procedura che "prevede la necessaria preventiva approvazione del CDA", metodo che non garantisce, però, la possibilità di ottenere condizioni più vantaggiose, essendo ad oggi le parti correlate rappresentate da società partecipate da familiari di Francesco Ranzoni, alcuni dei quali siedono, anche, nel Consiglio di Amministrazione.
Più equilibrato sarebbe stato prevedere a tal proposito, almeno, un "giudizio" da parte del Collegio Sindacale!

:specchio:
 

moralb78

Nuovo forumer
Alla luce di quello che è successo anche io ho revocato l'ordine. A parte il fatto dell'errore (veramente allucinante che possano succedere fatti del genere per un collocamento) un P/E del genere è veramente elevato. L'unica società del settore che si avvicina a valori del genere è Poltrona Frau.
:ciao:
 

kuranes

Nuovo forumer
come avete fatto a recedere?

io volevo recedere da quella di SAT (ho scoperto che non avrò il tempo di seguirla il primo giorno... e ho paura diventi rischiosa) ma IW mi ha detto che non è possibile...

mi sapete dare qualche suggerimento?

grazie!
 

marchese

Nuovo forumer
anche io ho revocato l'ordine tra l'altro proprio con unicredit dove nonostante sia la banca che ha curato il collocamento sul loro pertale non compare neanche una riga di avviso. E' ASSURDO! :down:
 

lascimmietta

Nuovo forumer
kuranes ha scritto:
come avete fatto a recedere?

io volevo recedere da quella di SAT (ho scoperto che non avrò il tempo di seguirla il primo giorno... e ho paura diventi rischiosa) ma IW mi ha detto che non è possibile...

mi sapete dare qualche suggerimento?

grazie!


Ma non so se sia possibile recedere da SAT....
Con Bialetti era possibile perchè avevano dato un prospetto sbagliato...
 

alias333

Forumer attivo
marchese ha scritto:
anche io ho revocato l'ordine tra l'altro proprio con unicredit dove nonostante sia la banca che ha curato il collocamento sul loro pertale non compare neanche una riga di avviso. E' ASSURDO! :down:

Molto istruttivo quanto dici. Un motivo in più per revocare. Ciao
 

moralb78

Nuovo forumer
kuranes ha scritto:
come avete fatto a recedere?

io volevo recedere da quella di SAT (ho scoperto che non avrò il tempo di seguirla il primo giorno... e ho paura diventi rischiosa) ma IW mi ha detto che non è possibile...

mi sapete dare qualche suggerimento?

grazie!

Considera che di norma le domande di adesione sono IRREVOCABILI.
Questa è un'eccezione concessa solo perché è stato fatto un madornale errore sul prospetto informativo e, avendo dovuto fare un'integrazione, hanno dovuto anche dare la possibilità a chi si era basato sui dati errati di recedere.
Da quello che posso sentire in giro stanno recedendo tutti in massa (me compreso).
Ciao
 

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