Dottore, che posso fare con questa Aicon?
di Luca Spoldi 15-05-07
http://www.soldionline.it/a.pic1?EID=17599
Continua la pioggia di matricole a Piazza Affari, apparentemente con risultati soddisfacenti per tutti o quasi. Eppure qualche lettore è in ansia, temendo di aver comprato tardivamente e a prezzi troppo elevati uno o più “debuttanti” e si chiede che fare. Proviamo a capire che rischi si corrono e come ridurli.
E' sempre tempo di matricole a Piazza Affari, dove appena giunta Mid Industry Investments è già in pista per il debutto IW Bank, l'ex Imi Web Bank poi ceduta al gruppo Bpu di cui divenne la banca online ed oggi facente capo al gruppo Ubi Banca. Ma vale la pena di investire sulle matricole tricolori, oppure date le quotazioni raggiunte dal listino italiano non sarà il caso di attendere magari per provare a comprare meglio i titoli più interessanti approfittando di qualche storno? E chi già ha sottoscritto, come l'amico Luca, un certo numero di titoli Aicon 'a 4,8 euro', deve preoccuparsi 'per il continuo calo del titolo-matricola?'.
Facciamo due calcoli: da inizio anno sono sbarcate sul listino italiano nove nuove matricole e di queste solo due sembrano aver finora deluso, curiosamente la prima (Omnia Network, le cui oscillazioni sono ridiscese in questi giorni sui livelli del collocamento) e l'ultima, quella Mid Industry Capital, la 'investment company' fondata a inizio 2006 da Giorgio Garuzzo,ex direttore generale della Fiat, 'silurato' da Cesare Romiti (che per un curioso contrappasso appare ormai al tramonto, come ha dimostrato la vicende AdR) nel 1996 ma sempre rimasto attratto dai problemi e dalle opportunità presentate dalle 'mid cap' italiane. Che dopo aver visto sottoscrizioni per poco più di una volta l'offerta (con richieste per 4.035.259 titoli a fronte delle 3.799.970 nuove azioni ordinarie offerte), è poi scivolata dai 26 ai 24,6 euro per azione.
Un calo peraltro più che compensato dal balzo del valore dei warrant correlati, saliti di un abbondante 70% in solo due sedute. Segno che l'interesse per la creatura di Garuzzo resta più che buono, almeno a medio termine, come probabilmente giustificato dal 'corsus honorum' del manager, che una volta uscito dalla Fiat ha iniziato a promuovere investimenti di private equity attraverso Vermeer Equity Partner prima e Aksia Group (attualmente in fase di ultimazione delle proprie dismissioni) poi. Dunque facendo un primo parziale bilancio il risultato di chi ha investito nelle matricole di Piazza Affari non può che essere lusinghiero. A patto di aver potuto sottoscrivere i titoli in fase di collocamento.
Il voler inseguire a tutti i costi un titolo pure interessante, come nel caso di Aicon (che per altro conserva intatte buone prospettive, tanto più che sta rinnovando proprio in queste settimane la gamma prodotti), espone ad un rischio ulteriore oltre a quello proprio dello stock picking: quello del market timing. In una parola al rischio di comprare o vendere male i titoli, indipendentemente dalla loro maggiore o minore qualità. Esponendosi dunque ad un rischio specifico (quello della scelta del titolo) ed insieme ad un rischio sistemico (legato all'andamento del mercato), cosa che genera una maggiore volatilità dei risultati rispetto ad un portafoglio 'ad indice' in cui i titoli siano inseriti secondo una ponderazione che tende a ricreare gli indici di mercato e con una tempistica 'neutra', ossia inserendo il titolo puntualmente al suo arrivo sul mercato o variandone il peso in portafoglio in relazione ad eventuali aumenti di capitale.
Meglio dunque o muoversi per tempo, approfittando della prolungata fase espansiva dei listini azionari che sta spostando le probabilità a favore di una più probabile riuscita positiva di tali scommesse, o meglio piuttosto affidarsi a un buon prodotto gestito in grado di cogliere sistematicamente le migliori opportunità di mercato, che allo stesso tempo non si riveli troppo costoso riguardo alle commissioni di collocamento e di gestione. In caso contrario per dormire serenamente, rinunciate all'idea di realizzare profitti extra ed investite quella parte i portafoglio che desideriate possa contribuire a migliorare il risultato complessivo dei vostri investimenti pur a costo di qualche rischio di oscillazione a breve termine in strumenti 'a indice', come gli Etf o i fondi indicizzati.
Se siete propensi per la prima ipotesi, su questo stesso sito troverete i dettagli dell'Opvs finalizzata all'ammissione alle quotazioni sul mercato Expandi di IW Bank, solo per citare la prossima matricola, in attesa che marchi e storie aziendali interessanti come Bialetti Industrie o Landi Renzo si facciano avanti, per non dire di Eurizon che per dimensioni potrebbe rivelarsi una delle operazioni più importanti del secondo semestre o del prossimo anno, una volta sciolti gli ultimi dubbi riguardo l'atteggiamento dell'Antitrust. Se invece non avete tempo per cercare di leggervi i prospetti informativi andando a cercare il titolo che possa fare per voi in relazione all'attività svolta e al grado di rischio associato all'operazione, vi suggerisco quanto meno la lettura dei sempre interessanti pezzi dell'amico Paolo Sassetti e poi provare a scegliere un prodotto gestito. Perchè forse le 'provocazioni' di Paolo vi faranno venire qualche dubbio, ma in fondo proprio dai dubbi, come sapevano già gli antichi, nascono le idee, e in ambito finanziario quasi sempre le migliori.
Se poi proprio non sapete cosa fare e giovedì 17 maggio di pomeriggio vi trovate a passare, attorno alle 14.30, a Rimini per seguire l'Itf - Italian tranding forum (che proseguirà anche il giorno successivo), potrebbe capitarvi anche di incontrarmi 'de visu': nell'occasione si parlerà di Tfr e fondi pensione, con la distribuzione in anteprima di un Quaderno Aiaf dedicato alle prospettive della previdenza in Italia e con una discussione cui prenderanno parte rappresentanti delle più importanti associazioni finanziarie italiane, col sottoscritto in veste di moderatore. Si tratta di un tema assolutamente da non trascurare vista anche la scadenza del 30 giugno prossimo, ma nulla ci vieterà di allargare, a margine dell'evento, il giro della chiacchierata, in modo che voi stessi possiate, nel caso, fornirmi ulteriori spunti su cui proporvi in futuro i miei modesti ragionamenti.