IPO IPO Pirelli Tyres

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Pirelli Tyres: rilascia da Consob nulla osta per OPV

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C.ha preso atto dell'autorizzazione ricevuta ieri dalla Consob alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Vendita e all'ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario delle azioni di Pirelli Tyre S.p.A, e ha confermato - anche a seguito dell'analoga deliberazione di Pirelli Tyre Holding, Società Offerente delle azioni Pirelli Tyre S.p.A - di voler procedere con l'operazione.
L'Offerta Globale prevede un numero massimo di n. 90.000.000 azioni ed è costituita da un'Offerta Pubblica di Vendita avente ad oggetto un numero minimo di n. 22.500.000 azioni, pari al 25% dell'Offerta Globale, e un contestuale Collocamento Istituzionale per un ammontare massimo di n. 67.500.000 azioni rivolto a investitori professionali in Italia e agli investitori istituzionali all'estero. L'Offerta Pubblica di Vendita (OPV) avrà inizio il 21 giugno e si concluderà il 30 giugno 2006.
L'Intervallo di Valorizzazione Indicativa del capitale economico della Società è compreso tra euro 1.900 milioni ed euro 2.311 milioni, pari rispettivamente a euro 7,40 per azione ed euro 9,00 per azione.
Nell'ambito del Collocamento Istituzionale, ai Coordinatori dell'Offerta Globale sarà concessa un'opzione per un prestito titoli di ulteriori massime n. 10.000.000 azioni (circa l'11,11% dell'Offerta Globale) ai fini di un Over Allotment. Contestualmente, in caso di Over Allotment, ai Coordinatori dell'Offerta Globale, sarà concessa anche un'opzione di acquisto, per lo stesso numero di azioni, al prezzo di offerta (c.d greenshoe).
Al termine dell'operazione, nel caso di integrale adesione all'Offerta Globale di n. 90.000.000 azioni, e prima dell'eventuale integrale esercizio dell'opzione greenshoe, il flottante sul mercato sarebbe pari a circa 35,04% del capitale sociale. Qualora venisse integralmente esercitata l'opzione greenshoe per un massimo di n. 10.000.000 azioni, il numero di azioni complessivamente collocate sarebbe pari a n. 100.000.000 e il flottante sul mercato sarebbe pari a circa il 38,94% del capitale sociale.
Nell'ambito dell'Offerta Pubblica di Vendita è previsto, quale incentivo per gli assegnatari del Lotto Minimo che manterranno senza soluzione di continuità la piena proprietà delle azioni per dodici mesi, l'attribuzione gratuita di 1 azione ordinaria ogni 20 azioni assegnate (Bonus Share).
 
Stessa musica, stesso ritornello, stesso "algoritmo" di sempre che ho imparato a conoscere ai tempi del famoso anno 2000 .

Stesse incentivazioni del 5% se tieni le azioni per un anno ecc. ..

Forse nel 2000 si riusciva a beccare il gain vendendo il primo giorno di quotazione, ma poi . . . col tempo . . .

Ma secondo voi c'è rimasto ancora qualcuno con le ossa e la mente sane, e col coraggio di comprare un titolo nuovo che non ha "nessuno storico" precedente come i titoli con anni di quotazione pieni di dati sui quali osservare e tentare uno studio con l'analisi tecnica ?

Guardate il grafico per esempio di safilo : il primo giorno è crollato e da sette mesi fa la stessa cosa, e da sette mesi ci sono , purtroppo , alcune contrattazioni giornaliere che se non fossero solo short, non mi spiego cosa stanno a movimentare !

Mahhh ... no comment . . . .
 
Pirelli Tyre: Tronchetti Provera, Ipo non e' allugamento catena
MILANO (MF-DJ)--"Per quanto riguarda l'accorciamento della catena da quando sono entrato nel gruppo di 4 holding ne e' rimasta una, Pirelli, cosi' come di Olivetti-Telecom-Tim ne e' rimasta una". Lo ha detto durante la presentazione della Ipo di Pirelli Tyre il numero uno di Pirelli & C., e consigliere di Pirelli Tyre, Marco Tronchetti Provera. "Cio' detto la quotazione non e' un allungamento della catena, e' l'estrazione di valore di un business, che puo' essere valorizzato per tutti gli azionisti di Pirelli e con un incentivo per il management", ha aggiunto, spiegando che "si tratta di un'operazione che permette a Pirelli di avere della cassa in piu'" e "ha come evidente scopo quello di valorizzare". Interrogato sulle tecnicalita' della quotazione, ed in particolare sull'assenza di una ricapitalizzazione per la societa', Tronchetti Provera ha dichiarato che "avevamo quasi un debito troppo basso, lo abbiamo dovuto alzare per creare valore". Questa struttura, ha sottolineato, "e' quella che come leverage e' considerata la migliore". "L'azienda ha delle prospettive certamente interessanti, ha un brand particolarmente forte, ha fabbriche in Paesi strategici", ha proseguito Tronchetti Provera, secondo cui "non c'e' alcuna ragione per guardare all'andamento odierno di borsa". Tronchetti Provera si e' detto quindi non preoccupato sulla tempistica della quotazione di Pirelli Tyre, che "e' una societa' che puo' dare soddisfazione e che ha un ciclo staccato da quello dei Paesi in cui ha operato". "La crescita dell'azienda e' stata superiore alla crescita del settore per il segmento in cui si trova ad operare", ha dichiarato, aggiungendo che "ad un mix produttivo particolarmente interessante si aggiunge uato per tutti gli azionisti di Pirelli e con un incentivo per il management", ha aggiunto, spiegando che "si tratta di un'operazione che permette a Pirelli di avere della cassa in piu'" e "ha come evidente scopo quello di valorizzare". Interrogato sulle tecnicalita' della quotazione, ed in particolare sull'assenza di una ricapitalizzazione per la societa', Tronchetti Provera ha dichiarato che "avevamo quasi un debito troppo basso, lo abbiamo dovuto alzare per creare valore". Questa struttura, ha sottolineato, "e' quella che come leverage e' considerata la migliore". "L'azienda ha delle prospettive certamente interessanti, ha un brand particolarmente forte, ha fabbriche in Paesi strategici", ha proseguito Tronchetti Provera, secondo cui "non c'e' alcuna ragione per guardare all'andamento odierno di borsa". Tronchetti Provera si e' detto quindi non preoccupato sulla tempistica della quotazione di Pirelli Tyre, che "e' una societa' che puo' dare soddisfazione e che ha un ciclo staccato da quello dei Paesi in cui ha operato". "La crescita dell'azienda e' stata superiore alla crescita del settore per il segmento in cui si trova ad operare", ha dichiarato, aggiungendo che "ad un mix produttivo particolarmente interessante si aggiunge un mix di prodotti particolarmente interessante"
 
Pirelli Tyre: fissato prezzo massimo Opv a 9 euro

Pirelli Tyre: fissato prezzo massimo Opv a 9 euro

Nell'ambito dell'Offerta Globale finalizzata alla quotazione di Pirelli Tyre S.p.A sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, il prezzo massimo delle azioni della Società per l'Offerta Pubblica di Vendita è stato fissato a 9 euro per azione.
L'Offerta Pubblica di Vendita (OPV), ricorda una nota della società, avrà inizio il 21 giugno alle ore 9,00 e si concluderà il 30 giugno 2006 alle ore 16,30.
 
allora devo evitare questa OPV Pirelli ??!

Ciao tutti,
cercavo info per capire se aderire all'OPV di Pirelli Tyre sarebbe una buona scelta o no, e ho scoperto questo sito, ke sembra interessante.
Io mi facevo attirare dal bonus di 1 azione ogni 20 dopo 1 anno. In passato ho anke partecipato ad altre OPV (ke sono state il mio primo ingresso in borsa) e a volte è andata bene.
Altre volte invece... Ad es. l'ultima volta ho perso l'aggiudicazione di azioni Toro (a 14 euro) xkè erano andate a sorteggio (agli altri e a me no!) ed ora ke sono skizzate a quasi 21 euro, mi fa ancora più rabbia!
Cmq, divagazioni a parte, qui mi fate capire che è meglio se NON aderisco a questa nuova OPV Pirelli, con tanto di bonus...?!? Giusto?
Grazie mille x i pareri ke spero di ricevere da ki è più esperto di me!
Ciao!
 
Pirelli&C migliora su possibile placement Pirelli Tyre

Pirelli&C migliora in borsa su possibile placement Pirelli Tyre
venerdì, 7 luglio 2006

MILANO, 7 luglio (Reuters) - Pirelli & C (PECI.MI: Quotazione, Profilo) migliora in borsa sulla notizia del possibile collocamento privato di una tranche della controllata nei pneumatici, mancata matricola di Piazza Affari.

Alle 10,10 Pirelli&C sale dello 0,78% a 0,67 euro, dopo un progresso massimo di seduta dell'1,5%. Il titolo era partito debole, segnando una flessione dello 0,4% nei primi scambi. Scambiati finora 6,6 milioni di pezzi contro una media giornaliera di 24,3 milioni.

Stamani, confermando indiscrezioni stampa, due fonti hanno riferito che Pirelli e le banche del consorzio della Ipo di Pirelli Tyre, ritirata lo scorso venerdì, stanno valutando il passaggio del 35% della società di pneumatici agli istituti di credito.

Secondo una delle fonti, vicina all'operazione, "non si sta discutendo se fare o no l'operazione, si sta discutendo del prezzo".

"Viene presa positivamente la notizia che la società non cerchi in tutti i modi di portare Pirelli Tyre in borsa ma stia forse scegliendo la strada del private placement", commenta un operatore.

Venerdì scorso Pirelli aveva ritirato il collocamento in borsa della controllata nei pneumatici, a causa delle condizioni del mercato. La notizia era stata accolta male dal mercato, Cheuvreux aveva tagliato il rating a "underperform". Il titolo lunedì scorso aveva ceduto in borsa oltre l'1%.
 
Pirelli valuta ipotesi su Tyre con banche,nessun accordo
venerdì, 14 luglio 2006

MILANO, 14 luglio (Reuters) - Pirelli (PECI.MI: Quotazione, Profilo) sta valutando con controparti bancarie alcune ipotesi di valorizzazione della propria partecipazione in Pirelli Tyre.

Lo dice una nota della società sottolineando che "allo stato non risultano definiti termini e modalità delle ipotesi allo studio né tantomeno sono stati raggiunti al riguardo accordi".

Il comunicato è stato diffuso in relazione a indiscrezioni di stampa secondo cui entro fine mese dovrebbe avvenire il collocamento privato del 35% di Pirelli Tyre a 7,4 euro per un incasso di 666 milioni di euro.

Già la scorsa settimana alcune fonti vicine all'operazione avevano riferito che Pirelli e le banche del consorzio che aveva preparato l'IPO, poi ritirata, di Pirelli Tyre stavano valutando il passaggio del 35% della società.

Tuttavia secondo una delle fonti "è difficile andare sotto una valutazione delle gomme di 1,7 miliardi ma le banche non andranno di sicuro a 1,8 miliardi, livello a cui il mercato non aveva accettato l'operazione di collocamento".

Il Sole 24Ore, sempre la scorsa settimana, aveva scritto che la valutazione di Pirelli Tyre ai fini del placement si aggira intorno a 1,6-2 miliardi di euro contro una forchetta fissata per l'ipo tra 1,9 e 2,3 miliardi, scontata poi del 10% il giorno precedente la chiusura del collocamento.

Le sette banche impegnate nell'IPO di Pirelli Tyre erano Caboto (Banca Intesa (BIN.MI: Quotazione, Profilo)), Capitalia (CPTA.MI: Quotazione, Profilo), JP Morgan (JPM.N: Quotazione, Profilo), Goldman Sachs (GS.N: Quotazione, Profilo), Mediobanca (MDBI.MI: Quotazione, Profilo), Merrill Lynch (MER.N: Quotazione, Profilo) e Morgan Stanley (MS.N: Quotazione, Profilo).

Oggi Il Sole 24Ore scrive che il pool di banche che sarebbe impegnato nella messa a punto del private placement coincide solo in parte con quello dell'IPO.

Non sarebbero coinvolte infatti Merrill Lynch e Morgan Stanley, mentre sarebbero state contattate Lehman Brothers (LEH.N: Quotazione, Profilo) e Dresdner Bank (ALVG.DE: Quotazione, Profilo), scrive il quotidiano.

Il titolo Pirelli è rimasto ben comprato anche dopo la precisazione. Alle 14 scambia a 0,6585 euro con un rialzo del 2,46%.
 
Pirelli Tyre, accordo di massima per cessione 39-40% a banche

Reuters - 26/07/2006 11:03:06



MILANO, 26 luglio (Reuters) - E' stato raggiunto un accordo di massima per la cessione del 39-40% di Pirelli Tyre (PC.MI), a un consorzio di banche.

Lo dice una fonte vicina alla vicenda, aggiungendo che l'accordo potrebbe essere discusso dal cda Pirelli di domani.

"C'è un accordo di massima per cessione alle banche di 39-40% Pirelli Pneumatici a 7,4 euro per azione", dice la fonte. "Si sta lavorando ai dettagli. Se si arriva alla definizione, è possibile che l'operazione vada al cda Pirelli di domani".

Pirelli ha rinunciato all'Ipo di Pirelli Tyre perchè le banche, incaricate del collocamento, avevano chiesto uno sconto del 10% rispetto a 7,4 euro prezzo minimo della forchetta.
 
la lezione di Migliorino

ho notato che ha pure cambiato TOL e non usa più sella ... l'ha preso là anche lui?

10 luglio ore 15.55: la lezione Pirelli Tyre

Vorrei tornare brevemente sul collocamento Pirelli Tyre per mostrarvi una notizia di stamattina: "No comment". Questo il commento di Pirelli sull’ipotesi di private placement per il 35% della Pirelli Tyre che doveva andare in Borsa. A quanto risulta sarebbero in corso approfondimenti sull’offerta di un pool di banche a sottoscrivere a fermo la quota. Dopo aver ritirato l’offerta per la domanda inadeguata gli istituti di credito si sono messi a studiare la possibilità di un intervento diretto. In particolare sarebbero in corso discussioni sul prezzo della transazione: le banche avrebbero chiesto un ulteriore sconto. Ma difficilmente Pirelli considererà offerte inferiori ai 6,6 euro per azione già ipotizzati nella fasi finali della mancata Ipo: Pirelli Tyre sarebbe infatti valutata circa 1,7 miliardi contro il, range 1,9-2,3 miliardi proposti alla Borsa.

Proviamo a fare due conti: la forchetta di prezzo proposta per il collocamento era stata di 7.40 - 9.00 euro per azione. In quell'intorno non c'era domanda, sicché Pirelli aveva valutato la possibilità di scendere fino a 6.6 per azione senza, tuttavia, trovare domanda sufficiente.

Il fair-value che avevamo calcolato era di 7.73 euro per azione e ci eravamo detti che, se lo sconto fosse stato del 30% su quel fair-value (significava un prezzo di 5.41 euro), l'affare per chi comprava sarebbe stato pressoché garantito e saremmo, quindi, stati compratori.

Scopriamo adesso che, le banche cui era stato affidato il collocamento, sarebbero loro stesse disponibili ad acquistare il 35% di Pirelli Tyre, purché lo sconto sia ancora più sostanzioso e, dunque, il prezzo inferiore a quell'ultimo 6.6 euro che il venditore aveva in mente.

Inferiore di quanto?

Il 15% circa, sicché da 6.6 euro, si dovrebbe scendere a 5.6 euro che è un parente molto stretto di quel 5.41 che avevo personalmente ipotizzato per acquistare quelle azioni.

Cosa significa?

Significa, innanzitutto, che le Banche, quando devono comprare per loro, si comportano esattamente come i big boys: sconto del 30% sul fair-value, diversamente, nighese, di comprare non se ne parla neanche.

Ma significa anche che, quelle stesse banche, quando devono rifilare azioni sopravvalutate ai loro clienti, non si fanno nessuno scrupolo: vendono quanto più possono, al più alto prezzo possibile.

Mi direte: bella scoperta; qual è la novità?

Vi rispondo che so bene che non è una novità, ma la conclusione cui tutto questo ragionamento ci conduce è chiarissima: a comprare titoli collocati da banche italiane, si può essere quasi certi che si fa un pessimo affare.

Mi direte: le banche e le società emittenti fanno il loro mestiere di venditori; sono i compratori che devono tutelare i loro interessi e non farsi "paccare".

E' vero e non posso che essere d'accordo; difatti, quando dal mercato spariscono i "consigli" dei forum finanziari e dei "nuovi esperti", le aziende emittenti, per vendere, devono loro "svenarsi", rischiando di fare brutte figure e ritirarsi.

Il caso Pirelli Tyre è, da questo punto di vista esemplare: l'offerta è stata prima abbassata sotto il minimo della forchetta iniziale fino a 6.6 euro e, non trovando ancora domanda, è stata ritirata.

Succede però che Pirelli (la società venditrice) di quei soldi ha un (quasi) disperato bisogno, sicché le banche incaricate del collocamento si sono offerte di comprare a (quasi) il 30% di sconto sul fair-value. Quando comprano per loro, quindi, sanno bene come fare gli affari.

Non dimenticatevi mai di quest'episodio, soprattutto durante il prossimo periodo di euforia, quando qualsiasi cosa arriverà sul mercato, verrà reclamizzata, spinta e comprata a prezzi di puro collezionismo. Non dimenticate mai, cioè, che acquistare a lungo termine (che, com'è evidente, è cosa diversa dal trading) significa fare l'affare, ovvero comprare a sconto (sostanzioso) sul fair-value; diversamente, l'affare lo fa chi vende e chi compra si sta facendo pigliare per il c...
 
Re: la lezione di Migliorino

Che esperta ke sei, tontolina!
Ho letto il tuo ultimo msg a conclusione della fallita IPO Pirelly Tyre. Sei brava.
Visto ke io sarei potuto esr uno di quegli ingenui compratori dell'OPV Pirelli Tyre (poi da me scampata proprio grazie a quel ke leggevo su questi forum), la proxima volta ke mi verrà in mente di aderire a qualke OPV mi sa ke kiederò prima a te un parere! ...se posso?
Ciao e buone vacanze!



tontolina ha scritto:
ho notato che ha pure cambiato TOL e non usa più sella ... l'ha preso là anche lui?

10 luglio ore 15.55: la lezione Pirelli Tyre

Vorrei tornare brevemente sul collocamento Pirelli Tyre per mostrarvi una notizia di stamattina: "No comment". Questo il commento di Pirelli sull’ipotesi di private placement per il 35% della Pirelli Tyre che doveva andare in Borsa. A quanto risulta sarebbero in corso approfondimenti sull’offerta di un pool di banche a sottoscrivere a fermo la quota. Dopo aver ritirato l’offerta per la domanda inadeguata gli istituti di credito si sono messi a studiare la possibilità di un intervento diretto. In particolare sarebbero in corso discussioni sul prezzo della transazione: le banche avrebbero chiesto un ulteriore sconto. Ma difficilmente Pirelli considererà offerte inferiori ai 6,6 euro per azione già ipotizzati nella fasi finali della mancata Ipo: Pirelli Tyre sarebbe infatti valutata circa 1,7 miliardi contro il, range 1,9-2,3 miliardi proposti alla Borsa.

Proviamo a fare due conti: la forchetta di prezzo proposta per il collocamento era stata di 7.40 - 9.00 euro per azione. In quell'intorno non c'era domanda, sicché Pirelli aveva valutato la possibilità di scendere fino a 6.6 per azione senza, tuttavia, trovare domanda sufficiente.

Il fair-value che avevamo calcolato era di 7.73 euro per azione e ci eravamo detti che, se lo sconto fosse stato del 30% su quel fair-value (significava un prezzo di 5.41 euro), l'affare per chi comprava sarebbe stato pressoché garantito e saremmo, quindi, stati compratori.

Scopriamo adesso che, le banche cui era stato affidato il collocamento, sarebbero loro stesse disponibili ad acquistare il 35% di Pirelli Tyre, purché lo sconto sia ancora più sostanzioso e, dunque, il prezzo inferiore a quell'ultimo 6.6 euro che il venditore aveva in mente.

Inferiore di quanto?

Il 15% circa, sicché da 6.6 euro, si dovrebbe scendere a 5.6 euro che è un parente molto stretto di quel 5.41 che avevo personalmente ipotizzato per acquistare quelle azioni.

Cosa significa?

Significa, innanzitutto, che le Banche, quando devono comprare per loro, si comportano esattamente come i big boys: sconto del 30% sul fair-value, diversamente, nighese, di comprare non se ne parla neanche.

Ma significa anche che, quelle stesse banche, quando devono rifilare azioni sopravvalutate ai loro clienti, non si fanno nessuno scrupolo: vendono quanto più possono, al più alto prezzo possibile.

Mi direte: bella scoperta; qual è la novità?

Vi rispondo che so bene che non è una novità, ma la conclusione cui tutto questo ragionamento ci conduce è chiarissima: a comprare titoli collocati da banche italiane, si può essere quasi certi che si fa un pessimo affare.

Mi direte: le banche e le società emittenti fanno il loro mestiere di venditori; sono i compratori che devono tutelare i loro interessi e non farsi "paccare".

E' vero e non posso che essere d'accordo; difatti, quando dal mercato spariscono i "consigli" dei forum finanziari e dei "nuovi esperti", le aziende emittenti, per vendere, devono loro "svenarsi", rischiando di fare brutte figure e ritirarsi.

Il caso Pirelli Tyre è, da questo punto di vista esemplare: l'offerta è stata prima abbassata sotto il minimo della forchetta iniziale fino a 6.6 euro e, non trovando ancora domanda, è stata ritirata.

Succede però che Pirelli (la società venditrice) di quei soldi ha un (quasi) disperato bisogno, sicché le banche incaricate del collocamento si sono offerte di comprare a (quasi) il 30% di sconto sul fair-value. Quando comprano per loro, quindi, sanno bene come fare gli affari.

Non dimenticatevi mai di quest'episodio, soprattutto durante il prossimo periodo di euforia, quando qualsiasi cosa arriverà sul mercato, verrà reclamizzata, spinta e comprata a prezzi di puro collezionismo. Non dimenticate mai, cioè, che acquistare a lungo termine (che, com'è evidente, è cosa diversa dal trading) significa fare l'affare, ovvero comprare a sconto (sostanzioso) sul fair-value; diversamente, l'affare lo fa chi vende e chi compra si sta facendo pigliare per il c...
 

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