Italiani, siete ricchi, aiutatevi da soli

Una delle poche cose che ricordo da quando ebbi il piacere di studiarmi M. Porter (Il vantaggio competitivo delle nazioni) è che nazioni con valute forti competono sulla qualità , nazioni con valute deboli competono sui prezzi.

Noi abbiamo adottato una valuta forte senza fare (politici ed industriali, tutti) le necessarie politiche industriali occorrenti nel trasformarci , nel tempo , in una nazione capace di competere sulla qualità.

E attribuiamo la responsabilità del nostro fallimento al contesto e non alla nostra incapacità di adattarcisi.

Si dice allora : bene , però eravamo bravi con le svalutazioni competitive ; torniamo a quella situazione e i nostri problemi saranno risolti.

Ma siamo certi che avremo la capacità di adattarci ad un contesto che in realtà non è più quello di 20 anni fa ? Saremo veramente capaci di essere concorrenziali contro Cina , India , Vietnam ... ? E questo mantenendo immutato il nostro std di vita ?

Io ne dubito fortemente. :rolleyes:

Quesiti interessanti: la risposta è ovviamente no, nn possiamo tornare indietro- Ma possiamo andare avanti: per fare ciò si deve finalmente accettare la gestione dei rischi come fanno tutti.

Ma rimane un dilemma: perchè noi abbiamo tutto a bilancio (debiti intendo) mentre i tedeschi hanno KfW nella quale gravitano un 5/600 mld euro debiti per ricostruzione degli otzi?
Se è così perchè il nostro mezzogiorno figura in bilncio?
 
Lorenz. Loro posso fare i furbi con la kfw perche' sobo protestanti. Quindi qualunque sotterfugio che fanno per le agenzie di rating(protestanti + ebrei) va bene. Noi ; gli spagnoli e i greci ( cattolici + ortodossi) qualunque trucco ci e' vietato. Ovviamente anche inglesi e americani fanno quel che gli pare.
 
Una delle poche cose che ricordo da quando ebbi il piacere di studiarmi M. Porter (Il vantaggio competitivo delle nazioni) è che nazioni con valute forti competono sulla qualità , nazioni con valute deboli competono sui prezzi.

Noi abbiamo adottato una valuta forte senza fare (politici ed industriali, tutti) le necessarie politiche industriali occorrenti nel trasformarci , nel tempo , in una nazione capace di competere sulla qualità.

E attribuiamo la responsabilità del nostro fallimento al contesto e non alla nostra incapacità di adattarcisi.

Si dice allora : bene , però eravamo bravi con le svalutazioni competitive ; torniamo a quella situazione e i nostri problemi saranno risolti.

Ma siamo certi che avremo la capacità di adattarci ad un contesto che in realtà non è più quello di 20 anni fa ? Saremo veramente capaci di essere concorrenziali contro Cina , India , Vietnam ... ? E questo mantenendo immutato il nostro std di vita ?

Io ne dubito fortemente. :rolleyes:

semplice, chiaro, sintetico
quindi
come minimo , non verrà capito :)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto