La Bund-Bond Band vuol ciapar l' OVo PuVo -vm 69y

Prima coltivazione di banane in... Slovenia!

La società Ocean Orchids è diventata la prima azienda in Slovenia ad avviare una produzione domestica di banane in un giardino tropicale a Dobrovnik.
L'azienda, unica nel suo genere nel Sud-Est Europa, è specializzata nella coltivazione di orchidee in vaso e le banane sono i primi frutti tropicali coltivati per mezzo dell'energia geotermica. Sono circa 150 le varietà di frutti tropicali coltivati all'interno del giardino tropicale di proprietà dell'azienda.
Le condizioni per la coltivazione di piante tropicali sono eccellenti. Le banane maturano in soli 15 mesi, mentre in natura questo processo dura tra i 12 e i 18 mesi a seconda della varietà, come dichiarato dal direttore della società Tomaz Jevsnik.
Nei prossimi mesi si partirà con la coltivazione di altri frutti tropicali, come l'ananas.
Ocean Orchids, che impiega 29 persone, produce ogni anno 1,3 milioni di orchidee e ha realizzato un giro di affari di oltre 2,7 milioni di euro nel 2008. L'azienda si avvale di nuove fonti di energia, incluse l'energia geotermica e quella solare.

Visto qual'è il trend? ;)

:up::up::up::up:
 
cerchiamo di coltivarci qualche cosa noi o di rifornirci da produttori locali se invece siamo costretti ad andare al supermercato come sharnin diamo un okkio attento alla provenienza e alle caratteristiche del prodotto... e solo roba di stagione...



Un salutone a tutti :)

a coltivare ci si prova ma i risultati sono alterni
io aspiro ad essere un bravo contadino , ma forse non aspiro abbastanza !
vado bene con i frutti , molto meno con l'orto
con i polli un pò meglio ,lì lo capisco dal fatto che mi fanno l'ovetto
 
Un salutone a tutti :)

a coltivare ci si prova ma i risultati sono alterni
io aspiro ad essere un bravo contadino , ma forse non aspiro abbastanza !
vado bene con i frutti , molto meno con l'orto
con i polli un pò meglio ,lì lo capisco dal fatto che mi fanno l'ovetto
Orto: è al sole? Il terreno è buono? puoi farlo analizzare.
Ci sono troppi (odiati) NEMICI che insidiano i tuoi ortaggi?
 
Un salutone a tutti :)

a coltivare ci si prova ma i risultati sono alterni
io aspiro ad essere un bravo contadino , ma forse non aspiro abbastanza !
vado bene con i frutti , molto meno con l'orto
con i polli un pò meglio ,lì lo capisco dal fatto che mi fanno l'ovetto
...maruonna du carmine che confusione !!!
l'uovo lo fanno le galline
i polli sono recchie :D
o forse no ???
bho :)
 
buon dia sti inglesucci so ottimisti ...

Why the G20 must focus on sustaining demand
By Martin Wolf
Published: March 10 2009 20:30 | Last updated: March 10 2009 20:30
The summit of the Group of 20 leading advanced and emerging countries in London on April 2 2009 will fail. Its members are refusing to meet what Lawrence Summers, senior economic adviser to the US president Barack Obama, calls “the universal demand agenda”. Conventional wisdom is the enemy. Alas, it is winning.

In the US, the spirit of Andrew Mellon, Treasury secretary to Herbert Hoover, remains alive. His advice – lamented Hoover – was: “liquidate labour, liquidate stocks, liquidate the farmers, liquidate real estate”. Yet this foolish view is not animating US policy. The danger is not of doing nothing, but rather of doing too little. If such timidity fails, opponents will argue: these policies have failed. This will exacerbate confusion, making attempts at decisive action later on more difficult and ineffective.


The right thing to do is more than enough. It will always be possible to withdraw stimulus a year or two hence. It will be far more difficult to make action effective if depression, both economic and social, takes hold.

What, then, is “more than enough”? To answer that, we must recognise where we are. First, the recession is global (see chart). Countries heavily dependent on exports as a source of demand, such as Germany, Japan and South Korea, have been even worse affected than the US or the UK. Second, the forces underlying this recession are powerful and enduring. They include: vast losses in wealth (estimated by a study for the Asian Development Bank at close to a year’s global output); huge overhangs of private debt in deficit countries; and a breakdown in the normal functioning of the financial system.

http://www.ft.com/cms/s/0/87b6cd16-0daf-11de-8ea3-0000779fd2ac.html?nclick_check=1
 

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