Non è che sia proprio rosea, ma non è negativa.
Dobbiamo tenere conto che la Libia se n'è andata.
Che altri paesi arabi sono in fibrillazione.
E che il mondo del petrolio e gas non è quello delle ciambelle.......qui di buchi ce ne sono tanti.
Previsioni per l’esercizio 2012
A causa di negoziazioni su variazioni contrattuali nel business E&C che si prevede si
concluderanno con esiti inferiori alle previsioni e in conseguenza di un rallentamento delle attività
E&C rispetto alle attese durante l’ultimo trimestre, è previsto per il 2012 un EBIT nell’intorno di
1,5 miliari di euro, circa 6% inferiore a quanto precedentemente annunciato, e un utile netto di circa
900 milioni di euro.
Previsioni per l’esercizio 2013
Guardando al 2013, le previsioni del management, suddivise per i segmenti di attività, sono le
seguenti:
Engineering & Construction Onshore
E’ prevista una riduzione molto significativa (circa l’80%) dell’EBIT nel 2013 rispetto al 2012.
Questa prestazione è riconducibile a una combinazione di fattori:
un’attività ridotta nei contratti con alti margini che hanno sostenuto i risultati del 2012,
principalmente in Medio Oriente, Nigeria e Algeria, che sono ora o conclusi o prossimi al
completamento;
contratti a ridotta marginalità da eseguirsi durante il 2013, che riflettono condizioni di mercato
estremamente competitive fin dal 2010;
ritardi nell’assegnazione di importanti contratti in Venezuela, Nigeria e Iraq;
un approccio più conservativo assunto dal nuovo management, per la valutazione del nuovo
business, nella stima di margini e nei tempi, sia di assegnazione di contratti sia di esecuzione dei
nuovi progetti.
Engineering & Construction Offshore
L’EBIT per il 2013 è previsto essere inferiore di circa il 70% rispetto al 2012 a causa di:
un’attività ridotta nei contratti con alti margini che hanno sostenuto i risultati del 2012,
principalmente nel Mar Baltico, Africa Occidentale e Mar Caspio, che sono ora o conclusi o
prossimi al completamento;
ritardi nell’assegnazione di importanti contratti, in particolare contratti per la posa di condotte
internazionali di grandi dimensioni e contratti per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde;
contratti che saranno eseguiti nel 2013 con bassi margini come conseguenza delle condizioni di
mercato fortemente competitive affrontate tra il 2009 e il 2011;
decisioni di investimento e commerciali prese per supportare l’ingresso nel nuovo mercato del
Brasile, dove i primi contratti, acquisiti con marginalità ridotta, impatteranno sui risultati del
2013; nonostante ciò, la posizione di mercato acquisita è destinata a garantire benefici nel 2014
e negli anni successivi;
esecuzione di contratti di tipo EPCI con attività a mare limitate e conseguenti margini ridotti;
un approccio più conservativo assunto dal nuovo management, per la valutazione del nuovo
business, nella stima di margini e nei tempi, sia di assegnazione di contratti sia di esecuzione dei
nuovi progetti.
Perforazioni Onshore e Offshore
Il business delle perforazioni di Saipem continuerà a garantire prestazioni molto sostenute, con un
EBIT in aumento del 20% rispetto al 2012, grazie soprattutto alle perforazioni offshore dove
Saipem sta acquisendo valore dalle unità Scarabeo 8 e Scarabeo 9 entrate in servizio di recente.
Nel complesso, oggi Saipem prevede per l'anno 2013 ricavi di circa 13,5 miliardi di euro, un EBIT
complessivo di circa 750 milioni di euro, un utile netto di circa 450 milioni di euro, nonché un
livello di investimenti per circa 0,9- 1 miliardo di euro.