olly®
DIO E'DONNA!!!
non posso tenere in mano anche il bicchiere
Ti cascasse l'acido muriatico sul tuo culo zio porco!!!
non posso tenere in mano anche il bicchiere
ma avete visto che liquidazioni prendono sti magnaccia un dipendente deve lavorare 40 anni per arrivare a 35/40 mila euro e questi 260 mila euro roba da matti
Nuovo parlamento i non eletti illustri ovvero i trombati alle elezioni
Tra i “trombati illustri” della Camera c’è l’ex presidente Gianfranco Fini ( e con lui i fedelissimi che lo seguirono tre anni fa nello strappo clamoroso dal Pdl, in primis Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio). Certo con un assegno di fine mandato da 260 mila euro netti potrà comprarsi la poltrona che desidera… da mettere in casa però! Bocchino dovrà aspettare 17 anni per andare in pensione ma intanto si becca una liquidazione di circa 150 mila euro.
Ingroia trascina nella sconfitta Antonio di Pietro che ora ammette di dover fare un esame di coscienza. Per lui è la seconda bocciatura (e la seconda liquidazione) quindi dovrà accontentarsi di 60 mila euro. Affonda con Rivoluzione Civile anche Giovanni Favia, che ora avrà molto tempo per andare in tv, sempre se qualcuno lo chiamerà ancora.
Portone chiuso per l’ex presidente del Senato Franco Marini (liquidazione da 188 mila euro e pensione mensile di 5.300 euro netti da sommare a quella da sindacalista), per i radicali di amnistia, giustizia e libertà e per Casapound.
A volte ritornano: Razzi e Scilipoti ottengono la loro poltrona. I due ex Idv escono dalla finestra di Montecitorio e rientrano dal portone di Palazzo Madama con il Pdl. Roberto Formigoni ha già preso tutte le sue cose dal Pirellone, pronto a sfoggiare le sue camicie in Senato.
l'estero invece ci incita a lasciare l'euro ... mah
Roma (WSI) - La politica italiana creerà un nuovo equilibrio in Europa. Per l'editorialista del quotidiano di Londra, The Guardian, Simon Jenkins, se Roma sarà fortunata finirà fuori dall'euro e lì potrà trovare la sua strada verso la ripresa, altrimenti sarà schiava a vita dei banchieri della zona euro. Comunque vada - sostiene - gli italiani non dimenticheranno mai l'esito delle elezioni politiche nel febbraio 2013.
Jenkins osserva che da Oltremanica si è sempre guardato all'Italia pensando al Vaticano e alle istituzioni politiche. Da questa settimana sulla stampa britannica è diventato Beppe Grillo l'alfiere dell'Italia. Nella sua villa di Sant'Ilario, sulle alture genovesi, il blogger adesso trascorre la giornata ad analizzare i risultati delle elezioni, a riflettere sulle strategie, a valutare le opportunità e i pericoli da scansare, gongolante per un exploit che pochi avevano previsto di queste dimensioni.
Come avvenuto in Grecia, anche l'economia italiana sta vivendo una fase di debolezza: è scesa di almeno il 2,2% lo scorso anno. "Mario Monti ha garantito con la sua politica questa spirale verso il basso e senza crescita", denuncia il giornalista convinto che se avesse continuato a guidare il Paese avrebbe condannato le generazioni future di italiani a diventare schiave delle banche tedesche. Grillo invece ha parlato a quelle generazioni.
E adesso "l'evento più coerente con la sua politica può essere il referendum sull'euro". Ma non solo. Anche il ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi - conclude Jenkins - è una buona notizia in quanto "la sua irresponsabilità potrebbe contribuire a spingere l'Italia in una crisi finanziaria che poi diventerebbe la sua salvezza finale".
Pilu, il prossimo giro gli spazziamo via tutti
Lo assumo iopover'uomo .
avrà la cassa integrazione.
secondo me è in mobilità cos'ì si può cercare un altro capo.
giorno.