LA DEMOCRAZIA ELETTORALE E' MOLTO SiMILE AL MONDO DELLA BORSA; NELL'UN CASO COME

ma avete visto che liquidazioni prendono sti magnaccia un dipendente deve lavorare 40 anni per arrivare a 35/40 mila euro e questi 260 mila euro roba da matti


Nuovo parlamento i non eletti illustri ovvero i trombati alle elezioni

Tra i “trombati illustri” della Camera c’è l’ex presidente Gianfranco Fini ( e con lui i fedelissimi che lo seguirono tre anni fa nello strappo clamoroso dal Pdl, in primis Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio). Certo con un assegno di fine mandato da 260 mila euro netti potrà comprarsi la poltrona che desidera… da mettere in casa però! Bocchino dovrà aspettare 17 anni per andare in pensione ma intanto si becca una liquidazione di circa 150 mila euro.
Ingroia trascina nella sconfitta Antonio di Pietro che ora ammette di dover fare un esame di coscienza. Per lui è la seconda bocciatura (e la seconda liquidazione) quindi dovrà accontentarsi di 60 mila euro. Affonda con Rivoluzione Civile anche Giovanni Favia, che ora avrà molto tempo per andare in tv, sempre se qualcuno lo chiamerà ancora.
Portone chiuso per l’ex presidente del Senato Franco Marini (liquidazione da 188 mila euro e pensione mensile di 5.300 euro netti da sommare a quella da sindacalista), per i radicali di amnistia, giustizia e libertà e per Casapound.
A volte ritornano: Razzi e Scilipoti ottengono la loro poltrona. I due ex Idv escono dalla finestra di Montecitorio e rientrano dal portone di Palazzo Madama con il Pdl. Roberto Formigoni ha già preso tutte le sue cose dal Pirellone, pronto a sfoggiare le sue camicie in Senato.


la prima legge che farei ... sapete qual'è vero ? :D
 
Monaco, 27 feb. (TMNews) - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è mostrato molto preoccupato per il dilagare dei populismi in Europa. Preoccupazione espressa nel corso di un incontro con intellettuali ed esponenti del mondo economico e finanziario tedesco a Monaco. Secondo quanto riferito da persone presenti all'incontro, Napolitano ha ricondotto la diffusione di populismi agli errori compiuti dalla classe politica. Nel suo intervento il capo dello Stato si è riferito all'Europa e non si è soffermato invece sulla situazione italiana. Napolitano, sempre secondo quanto riferiscono presenti, ha poi sottolineato l'importanza di continuare sulla strada delle riforme e del consolidamento in Europa, affrontando anche il rischio di una carenza di legittimazione democratica della Ue.

qs è sce.mo completo e va ancora in giro a farci fare figure de mierda
 
l'estero invece ci incita a lasciare l'euro ... mah

Roma (WSI) - La politica italiana creerà un nuovo equilibrio in Europa. Per l'editorialista del quotidiano di Londra, The Guardian, Simon Jenkins, se Roma sarà fortunata finirà fuori dall'euro e lì potrà trovare la sua strada verso la ripresa, altrimenti sarà schiava a vita dei banchieri della zona euro. Comunque vada - sostiene - gli italiani non dimenticheranno mai l'esito delle elezioni politiche nel febbraio 2013.

Jenkins osserva che da Oltremanica si è sempre guardato all'Italia pensando al Vaticano e alle istituzioni politiche. Da questa settimana sulla stampa britannica è diventato Beppe Grillo l'alfiere dell'Italia. Nella sua villa di Sant'Ilario, sulle alture genovesi, il blogger adesso trascorre la giornata ad analizzare i risultati delle elezioni, a riflettere sulle strategie, a valutare le opportunità e i pericoli da scansare, gongolante per un exploit che pochi avevano previsto di queste dimensioni.

Come avvenuto in Grecia, anche l'economia italiana sta vivendo una fase di debolezza: è scesa di almeno il 2,2% lo scorso anno. "Mario Monti ha garantito con la sua politica questa spirale verso il basso e senza crescita", denuncia il giornalista convinto che se avesse continuato a guidare il Paese avrebbe condannato le generazioni future di italiani a diventare schiave delle banche tedesche. Grillo invece ha parlato a quelle generazioni.

E adesso "l'evento più coerente con la sua politica può essere il referendum sull'euro". Ma non solo. Anche il ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi - conclude Jenkins - è una buona notizia in quanto "la sua irresponsabilità potrebbe contribuire a spingere l'Italia in una crisi finanziaria che poi diventerebbe la sua salvezza finale".
 
Pilu, il prossimo giro gli spazziamo via tutti:up::up::up:
l'estero invece ci incita a lasciare l'euro ... mah

Roma (WSI) - La politica italiana creerà un nuovo equilibrio in Europa. Per l'editorialista del quotidiano di Londra, The Guardian, Simon Jenkins, se Roma sarà fortunata finirà fuori dall'euro e lì potrà trovare la sua strada verso la ripresa, altrimenti sarà schiava a vita dei banchieri della zona euro. Comunque vada - sostiene - gli italiani non dimenticheranno mai l'esito delle elezioni politiche nel febbraio 2013.

Jenkins osserva che da Oltremanica si è sempre guardato all'Italia pensando al Vaticano e alle istituzioni politiche. Da questa settimana sulla stampa britannica è diventato Beppe Grillo l'alfiere dell'Italia. Nella sua villa di Sant'Ilario, sulle alture genovesi, il blogger adesso trascorre la giornata ad analizzare i risultati delle elezioni, a riflettere sulle strategie, a valutare le opportunità e i pericoli da scansare, gongolante per un exploit che pochi avevano previsto di queste dimensioni.

Come avvenuto in Grecia, anche l'economia italiana sta vivendo una fase di debolezza: è scesa di almeno il 2,2% lo scorso anno. "Mario Monti ha garantito con la sua politica questa spirale verso il basso e senza crescita", denuncia il giornalista convinto che se avesse continuato a guidare il Paese avrebbe condannato le generazioni future di italiani a diventare schiave delle banche tedesche. Grillo invece ha parlato a quelle generazioni.

E adesso "l'evento più coerente con la sua politica può essere il referendum sull'euro". Ma non solo. Anche il ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi - conclude Jenkins - è una buona notizia in quanto "la sua irresponsabilità potrebbe contribuire a spingere l'Italia in una crisi finanziaria che poi diventerebbe la sua salvezza finale".
 
Unlui cantava libertà è partecipazione...

invece la partecipazione non è solo libertà

(ASCA-AFP) - Roma, 27 feb - ''Dopo l'utile netto record di quasi 22 miliardi nel 2012, Volkswagen versera' un premio di produzione di 7.200 euro a persona a circa 100mila dipendenti tedeschi''. Lo ha dichiarato in un comunicato Bernd Osterloh, presidente del consiglio di fabbrica del gruppo. Nel 2011 il premio era stato di 7.500 euro. ''Alcune case automobilistiche lottano per la sopravvivenza ha spiegato Osterloh - da noi alla Volkswagen, al contrario c'e' un premio di produzione, malgrado la crisi di vendite nell'Europa occidentale e meridionale. Questo dimostra che da noi il lavoro paga''.
 
ma allora le @@ le tiene, e ci voleva tanto per cacciarle fuori, ma ki kazz è sto cOLLYone che dice 2 clown di clown ce ne solo uno ed è quello che ha definito la tua cancelliera una culona inchiavabile
ermania

Napolitano, salta incontro con Steinbrueck
Il candidato cancelliere: «Eletti due clown»


Il presidente della Repubblica in un incontro a porte chiuse: «Temo i populismi in Ue: conseguenza degli errori dei politici»
 

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