La diffusione di fake news è reato

lincoln

Forumer storico

Si legge che quando le news sono false e diffuse allo scopo di procurare allarme o terrore nella popolazione o in chi le legge costituiscono reato.
La legge [1] punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro chi pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico.


Esempi

  • Paolo, giornalista, venuto a sapere di una morte sospetta in ospedale, pubblica una notizia in cui sostiene, senza alcuna evidenza scientifica, che c’è un’epidemia in atto.
  • Tizio pubblica un articolo in cui afferma che, in base alle sue fonti segrete, le proteste dei lavoratori in sciopero si trasformeranno in un vero e proprio assalto armato al municipio.
  • Sempronio, giornalista di una testata napoletana, pur di salire alla ribalta pubblica una notizia in cui sostiene convintamente che a breve il Vesuvio erutterà.

Ora mi chiedo vi è capitato di leggerne qui o altrove in genere?
 
la terza in particolare sembra perfetta per certe cose assolutamente surreali che leggo qui.
Credo che in Romania siano nelle peste per effetto di questa propaganda martellante e terrorizzante su larg scala.
 
Qualcuno ha evidenti limiti matematici, di logica applicata, giuridici....ed evidentemente pure visivi e/o di comprensione linguistica.

Evidenzio la premessa trascurata:

"Sin da subito possiamo dire che, in linea di massima, diffondere una notizia falsa non costituisce reato, soprattutto se la bufala è stata pubblicata in buona fede, cioè ignorando che si tratti di una falsa notizia."

Consiglio di informarsi piuttosto sul reato di "diffamazione aggravato da mezzo informatico" e di quello di "incitamento all'odio"...se si volesse fare una "retata" qualcuno qui cambierebbe espressione.

Ad majora.
 
Ultima modifica:
https://www.byoblu.com/2021/09/12/d...uerela-contro-sergio-mattarella-robby-giusti/


La querela è stata presentata da Andrea e Marco Zuccaro, entrambi avvocati e la motivazione, come spiegano gli stessi, è “incitamento all’odio”.

Il testo della querela è riportato di seguito affinché chiunque possa farne uso presso le sedi competenti. Il nostro gesto non deve essere interpretato come un attacco nei confronti dell’attuale Capo dello Stato. Al contrario, abbiamo agito nell’esclusivo interesse della Repubblica e della Presidenza della Repubblica, e domandiamo alla magistratura di tutelare avverso ogni tipo di illecito la massima carica istituzionale, la Costituzione e il popolo italiano” – spiegano gli avvocati.

E continuano: “Sicuri che molti coglieranno lo spirito con il quale abbiamo presentato la nostra richiesta, ci appelliamo al popolo libero e agli amanti della giustizia affinché questa nostra azione sia imitata in tutta la Nazione, come risposta pacifica all’istituzionalizzazione dell’attuale clima d’odio e alle discriminazioni di Stato. Uniamo lì dove altri vorrebbero dividere, ottemperando ai doveri di solidarietà politica, economica e sociale che la nostra Costituzione impone a tutta la popolazione italiana”.
 

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