la felicità dell'uomo

...Pazienza, il succo della vita è andare avanti, no?
Cambiano le condizioni al contorno, di conseguenza si deve cambiare quello che si può fare...

Certo!

Del resto tu mi sembri uno di quelli che cerca di stare al passo coi tempi ;)

P.S. Ed il background sembra quello giusto! :clap:
 
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A me dà meno stress giocare a ping pong con i titoli (beh, non sempre, ma mediamente si :lol:). Rende anche di più. E non paghi l'INPS per garantire la pensione a quelli che sono andati in pensione a meno di 50 anni.

Anche a me da' meno stress questo ping pong rispetto al lavoro (che comunque mantengo perche' trattasi di stress positivo), ma non durera' a lungo.

Non e' concepibile e nemmeno tollerabile che in Italia un'intera generazione di tecnici, ingegneri, bancari, informatici siano stati espulsi dal mondo del lavoro, tra cui gli esodati, e non abbiano prospettive diverse dalla pensione, che peraltro per loro non arrivera' mai. Io non vado mai a Rimini per principio, ma dai questionari emergeva che i partecipanti sono almeno per il 25% pensionati, oltre ad una buona percentuale di coloro che non si sono dichiarati "non occupati" per il timore che una simile autodefinizione comporta ancor oggi nell'opinione pubblica.

Quindi non puo' durare a lungo un sistema nel quale chi ha una capacita' tecnologica informatica maturata nel mondo delle professioni finisce inevitabilmente a fare trading.

Non puo' durare, e' una questione di banda troppo stretta e del canale "strapieno". Nonostante la crisi dei mercati, la contrazione del controvalore medio ad eseguito (in Diretca leggendo il bilancio oramai e' diventato ridicolo il size tipico) l'esplosione dei future, bets, certificati, Forex, etc. testimonia che in Italia e' oramai il boom di coloro che con "poco" vogliono guadagnare qualcosa.

I mercati, si sa, sono fatti tradizionalmente da operatori che con "tanto" vogliono guadagnare poco. La Tobin Tax uccidera' tutte queste speranze di ricollocamento professionale di una generazione, voglia o no, espulsa dal mondo del lavoro. Quello vero, quello produttivo.

Ciao

(Pensieri a ruota libera, non crocifiggetemi :))
 
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Anche a me da' meno stress questo ping pong rispetto al lavoro (che comunque mantengo perche' trattasi di stress positivo), ma non durera' a lungo.

Non e' concepibile e nemmeno tollerabile che in Italia un'intera generazione di tecnici, ingegneri, bancari, informatici siano stati espulsi dal mondo del lavoro, tra cui gli esodati, e non abbiano prospettive diverse dalla pensione, che peraltro per loro non arrivera' mai. Io non vado mai a Rimini per principio, ma dai questionari emergeva che i partecipanti sono almeno per il 25% pensionati, oltre ad una buona percentuale di coloro che non si sono dichiarati "non occupati" per il timore che una simile autodefinizione comporta ancor oggi nell'opinione pubblica.

Quindi non puo' durare a lungo un sistema nel quale chi ha una capacita' tecnologica informatica maturata nel mondo delle professioni finisce inevitabilmente a fare trading.

Non puo' durare, e' una questione di banda troppo stretta e del canale "strapieno". Nonostante la crisi dei mercati, la contrazione del controvalore medio ad eseguito (in Diretca leggendo il bilancio oramai e' diventato ridicolo il size tipico) l'esplosione dei future, bets, certificati, Forex, etc. testimonia che in Italia e' oramai il boom di coloro che con "poco" vogliono guadagnare qualcosa.

I mercati, si sa, sono fatti tradizionalmente da operatori che con "tanto" vogliono guadagnare poco. La Tobin Tax uccidera' tutte queste speranze di ricollocamento professionale di una generazione, voglia o no, espulsa dal mondo del lavoro. Quello vero, quello produttivo.

Ciao

(Pensieri a ruota libera, non crocifiggetemi :))

Quoto in toto, in particolare la frase in grassetto.

Lancio una provocazione: io oltre a fare trading (e a mantenere un po' di consulenza giusto per stare negli studi di settore e non avere il fisco a chiedermi ragione di un IRPEF a 0), ho fatto, con un socio, un prodotto software, di cui una parte importante di questo prodotto è su iPad.

Come tutte le startup, questa ha una gestazione lunga e non è detta ancora che giunga al profitto, ma secondo te, perché abbiamo detto che, quando meriterà davvero costituirsi in forma societaria, lo faremo in Svizzera?

Se in questo sistema rende di più tradare inutile cartaccia che dà interessi del 6%+ annuo, piuttosto che infognarsi nelle beghe di fare una nuova attività QUI in ITALIA, non lo abbiamo deciso noi.

Quando arriverà la Tobin, come dici giustamente, andremo a giocare da un'altra parte.

E comunque, citando la tua frase in Italia e' oramai il boom di coloro che con "poco" vogliono guadagnare qualcosa, tradare sottocapitalizzati non è mai una buona idea, secondo me :D.
Meglio raccogliere le briciole che altri non vogliono o non sanno raccogliere.
 
...Meglio raccogliere le briciole che altri non vogliono o non sanno raccogliere.

Il problema è che se per molti quelle briciole sono già troppo piccole, per altri lo saranno troppo presto.

Non aumenta solo l'attenzione, aumenta anche la qualità della raccolta, fino a saturazione. E tu capisci bene che quando una macchina può fare il lavoro sporco per te, allora può addirittura valere la pena andare a rubare alle formiche.

Fino a saturazione.
 
ci metterete forse tre mesi, uno o due anni per capirlo, mollate adesso , salviate il salvabile (che intanto non esiste "intelligentone" che sia in gain), chiudete ed occupatevi della vs famiglia o solo del mondo stupendo che vi sta attorno.. e mandiate affanculo banche e guru i soli ad uscirne in gain e lucrando su di voi... viviate che la vita é una sola..o volete spendere il resto della vostra vita a rincorrere le minus..ma chi ve lo ha ordinato?..il medico?...Dio?

se la borsa ti allontana da famiglia e dal mondo stupendo era meglio che non iniziassi neppure

Intelligentoni in gain non so se esistono,
io non sono troppo intelligente ma sono in gain già da qualche anno.
Senza spremere troppo il cervello se seguivi le operazioni di Giualeme, Robin, Arsenio e Regolo eri anche tu in gain di sicuro e di parecchio. Quando li seguivo sono riuscito ad essere in gain seguendo le loro operazioni anche se le effettuavo in ritardo!
Certo che devi entrare nell'ottica che non ti arriva lo stipendio tutti i mesi e che un tuo metodo te lo devi trovare e che magari prima di capirlo ci vuole qualche anno.
Comunque non è detto che ci voglia un cervello da premio nobel anzi forse averne poco, in alcuni casi, aiuta. Così come qualsiasi imprenditore che inizia un'attività: investe tempo e soldi ma poi non è sicuro che sopravviverà e che tutti i mesi vedrà lo stipendio.
Soldi facili non arrivano da nessun lavoro, a meno che tu faccia lo statale che timbra il cartellino e poi va in giro tutto il giorno... ma poi sembra che ultimamente sia più difficile anche per loro.
 
Quoto in toto, in particolare la frase in grassetto.

Lancio una provocazione: io oltre a fare trading (e a mantenere un po' di consulenza giusto per stare negli studi di settore e non avere il fisco a chiedermi ragione di un IRPEF a 0), ho fatto, con un socio, un prodotto software, di cui una parte importante di questo prodotto è su iPad.

Come tutte le startup, questa ha una gestazione lunga e non è detta ancora che giunga al profitto, ma secondo te, perché abbiamo detto che, quando meriterà davvero costituirsi in forma societaria, lo faremo in Svizzera?

Se in questo sistema rende di più tradare inutile cartaccia che dà interessi del 6%+ annuo, piuttosto che infognarsi nelle beghe di fare una nuova attività QUI in ITALIA, non lo abbiamo deciso noi.

Quando arriverà la Tobin, come dici giustamente, andremo a giocare da un'altra parte.

E comunque, citando la tua frase in Italia e' oramai il boom di coloro che con "poco" vogliono guadagnare qualcosa, tradare sottocapitalizzati non è mai una buona idea, secondo me :D.
Meglio raccogliere le briciole che altri non vogliono o non sanno raccogliere.

Abbiamo assistito a varie ondate di aspiranti trader.
Nel 2000-2001 questi candidati erano quasi tutti benzinai, commercianti, panettieri, con scarsa preparazione ma molti soldi, fatti magari con qualche collocamento fortunato tipo Tiscali o con l'evasione. Quando Fotti e Capece parlano di AT sui CW, a Rimini tutti costoro strabuzzavano gli occhi, prendevano diligenti appunti, ma avevano conservato il vizio di riporre poi le penne sopra l'orecchio.


Tralasciando le varie ondate intermedie - interessantissima fu l'ondata 2003-2004 che nessun sociologo ha mai analizzato a fondo, ma che nonostante la scarsissima volatilita' di quei mercati fu quella che fece scomparire tutte o quasi le piccolo Sim italiane. Di questo fatto raccontatoci dall'ing. Fabri in Italia si sa nulla o quasi- l'ultima in corso e' molto interessante sotto l'aspetto sociologico.

E' arrivata sul mercato un'ondata di aspiranti trader di eccezionale preparazione tecnica e tecnologica, derivante dalla crisi delle attivita' liberali (ingegneri, architetti, avvocati hanno presentato redditi IRPEF 2010 mediamente dal -20% per arrivare al sorprendente -50% dei veterinari)
e dagli esodi in corso nelle banche e all'IBM.

Sono tipicamente trentenni-cinquantenni di eccezionali competenze rispetto ai trader improvvisati che li hanno preceduti, ma dispongono di pochissimi capitali, soprattutto perche' impegnati in passato in investimenti sull'attivita' professionale, sulla famiglia e sui figli.

Il problema per costoro e' purtroppo che sono arrivati in una fase di mercato con scarsa liquidita': la banda e' troppo stretta, il canale e' saturo gia' con i pochi trader rimasti della vecchia generazione.
 
Abbiamo assistito a varie ondate di aspiranti trader.
Nel 2000-2001 questi candidati erano quasi tutti benzinai, commercianti, panettieri, con scarsa preparazione ma molti soldi, fatti magari con qualche collocamento fortunato tipo Tiscali o con l'evasione. Quando Fotti e Capece parlano di AT sui CW, a Rimini tutti costoro strabuzzavano gli occhi, prendevano diligenti appunti, ma avevano conservato il vizio di riporre poi le penne sopra l'orecchio.


Tralasciando le varie ondate intermedie - interessantissima fu l'ondata 2003-2004 che nessun sociologo ha mai analizzato a fondo, ma che nonostante la scarsissima volatilita' di quei mercati fu quella che fece scomparire tutte o quasi le piccolo Sim italiane. Di questo fatto raccontatoci dall'ing. Fabri in Italia si sa nulla o quasi- l'ultima in corso e' molto interessante sotto l'aspetto sociologico.

E' arrivata sul mercato un'ondata di aspiranti trader di eccezionale preparazione tecnica e tecnologica, derivante dalla crisi delle attivita' liberali (ingegneri, architetti, avvocati hanno presentato redditi IRPEF 2010 mediamente dal -20% per arrivare al sorprendente -50% dei veterinari)
e dagli esodi in corso nelle banche e all'IBM.

Sono tipicamente trentenni-cinquantenni di eccezionali competenze rispetto ai trader improvvisati che li hanno preceduti, ma dispongono di pochissimi capitali, soprattutto perche' impegnati in passato in investimenti sull'attivita' professionale, sulla famiglia e sui figli.

Il problema per costoro e' purtroppo che sono arrivati in una fase di mercato con scarsa liquidita': la banda e' troppo stretta, il canale e' saturo gia' con i pochi trader rimasti della vecchia generazione.

Foti e Capecce che spiegavano l'AT mentre guadagnavano con semplici ritardi è il vero amaro che ancora resta di quei tempi.

Riguardo il resto, c'è da aggiungere che le cose sono cambiate da ambo i lati della barricata.

Prima erano in tanti tra i gestori che, per inettitudine e pancia troppo piena, non badavano a spese quando andavano a fare le compere al mercato; invece ora che la raccolta è diventata molto più difficile, e il capitale gestito molto più sottile, sono molto più attenti anche loro a come posizionarsi nel book.

Non ci sono più i gestori di una volta :)
 
Prima erano in tanti tra i gestori che, per inettitudine e pancia troppo piena, non badavano a spese quando andavano a fare le compere al mercato; invece ora che la raccolta è diventata molto più difficile, e il capitale gestito molto più sottile, sono molto più attenti anche loro a come posizionarsi nel book.
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Piu' che la pancia piena messa a dieta, a cambiare le tecniche dei gestori fu il Fow tenuto a Milano durante la meta' del decennio scorso, durante il quale venne mostrato anche agli italiani gli effetti di calmierazione determinati dagli algoritmi inglsi che non facevano "saltare piu'" i livelli di book come in precedenza, provocando il noto effetto di accodamento dei trader privati. Un mio amico gestore che vi partecipo' commento' che quella convention fu il punto di svolta in Italia con l'introduzione degli algoritmi calmieratori in Trade_book e J_trade.
 
...Piu' che la pancia piena messa a dieta, a cambiare le tecniche dei gestori fu il Fow tenuto a Milano durante la meta' del decennio scorso, durante il quale venne mostrato anche agli italiani gli effetti di calmierazione determinati dagli algoritmi inglsi che non facevano "saltare piu'" i livelli di book come in precedenza, provocando il noto effetto di accodamento dei trader privati. Un mio amico gestore che vi partecipo' commento' che quella convention fu il punto di svolta in Italia con l'introduzione degli algoritmi calmieratori in Trade_book e J_trade.

A dire la verità non ho idea di cosa tu stia parlando, ma sicuramente il 2005 è stato un anno di svolta.

E sicuramente prima vedevi arrivare certi ordini a mercato che, se dal lato del portafoglio ti facevano molto felice, poi veniva anche da pensare a chi fosse quel folle che gestiva in quel modo i soldi (di altri).
 

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