la Germania oggi ha salvato l'euro (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
da IL GRANDE BLUFF: La verità sul Destino dell'Euro...a metà tra Freud e Paperissima...

Quel diavolo di uno ZeroHedge
ha trovato una compilation di affermazioni
degli euro-burocrati e degli euro-politici
sul REALE stato dell'Euro...

Non sono le tranquillizzanti affermazioni "d'ordinanza" che ci sorbiamo tutti i giorni... del tipo: l'euro è una valuta forte e stabile...l'eurozona è solida....faremo di tutto per la tenuta dell'euro....l'euro non è in discussione....

Al contrario sono affermazioni sfuggite trai denti, fuori onda o scappate in un momento di rara sincerità...che rappresentano le vere paure degli euro-parrucconi.
Insomma un dietro alle quinte dell'anestetizzazione ufficiale sull'Euro,
una raccolta di lapsus momentanei a rappresentazione delle vere preoccupazioni intime che tormentano i sonni agitati della Merkel, di Van Rompuy, di Trichet, della Lagarde etc etc
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Il SUCCO di questa indagine a metà tra Freud e Paperissima (saltuariamente l'avevo abbozzata anche io ma solo su affermazioni singole)
è che i Leaders europei e gli euro-burocrati.........................
sono perfettamente consapevoli
di come l'Euro stia rischiando di brutto.
Addirittura alcuni si spingono a pensare che ormai l'Euro sia condannato...sarebbe solo questione di tempo.

In Europe they openly admit that the financial system is dying, that the euro is in danger of not surviving and that the EU does not work in its present form."
In other words, ignore the ceaseless headlines of promises that all shall be well.
Because it won't.

Del resto, al di là del popolare gossip-complottismo che nelle sue pagine patinate spara in primis contro Agenzie di Rating, Speculatori internazionali e guerre-fantasma degli Anglo-Americani contro l'Euro....,
IN REALTA' è evidente come l'80% delle Euro-tensioni siano prima di tutto COLPA NOSTRA...delle nostre profonde DIVISIONI, INDECISIONI e CARENZE DI GOVERNANCE.

L'Eurozona non ha di fronte VIE DI MEZZO:
o si integra uleriormente ed in modo decisivo, anche con cessioni di sovranità da parte dei più deboli a vantaggio dei più forti, che a quel punto avranno la responsabità di andare oltre alla semplice politica dei cazzi loro...
oppure prima o poi collassa e si frantuma...e ciascun per sé.

The following are 20 quotes from European leaders that prove that they know that the financial system in Europe is doomed....
#1 Polish finance minister Jacek Rostowski: "European elites, including German elites, must decide if they want the euro to survive - even at a high price - or not. If not, we should prepare for a controlled dismantling of the currency zone."
#2 Stephane Deo, Paul Donovan, and Larry Hatheway of Swiss banking giant UBS: "Under the current structure and with the current membership, the euro does not work. Either the current structure will have to change, or the current membership will have to change."
#3 EU President Herman Van Rompuy: "The euro has never had the infrastructure that it requires."


#4 German President Christian Wulff: "I regard the huge buy-up of bonds of individual states by the ECB as legally and politically questionable. Article 123 of the Treaty on the EU’s workings prohibits the ECB from directly purchasing debt instruments, in order to safeguard the central bank’s independence"


#5 Deutsche Bank CEO Josef Ackerman: "It is an open secret that numerous European banks would not survive having to revalue sovereign debt held on the banking book at market levels."


#6 ECB President Jean-Claude Trichet: "We are experiencing very demanding times"


#7 International Monetary Fund Managing Director Christine Lagarde: "Developments this summer have indicated we are in a dangerous new phase"


#8 Prince Hermann Otto zu Solms-Hohensolms-Lich, the Bundestag's Deputy President: "We must consider whether it would not be better for the currency union and for Greece itself to go for debt restructuring and an exit from the euro"


#9 Alastair Newton, a strategist for Nomura Securities in London: "We believe that we are just about to enter a critical period for the eurozone and that the threat of some sort of break-up between now and year-end is greater than it has been at any time since the start of the crisis"


#10 Former German Chancellor Gerhard Schroeder: "The current crisis makes it relentlessly clear that we cannot have a common currency zone without a common fiscal, economic and social policy"


#11 Bank of England Governor Mervyn King: "Dealing with a banking crisis was difficult enough, but at least there were public-sector balance sheets on to which the problems could be moved. Once you move into sovereign debt, there is no answer; there's no backstop."


#12 George Soros: "We are on the verge of an economic collapse which starts, let's say, in Greece. The financial system remains extremely vulnerable."


#13 German Chancellor Angela Merkel: "The current crisis facing the euro is the biggest test Europe has faced for decades, even since the Treaty of Rome was signed in 1957."


#14 Stephane Deo, Paul Donovan, and Larry Hatheway of Swiss banking giant UBS: "Member states would be economically better off if they had never joined. European monetary union was generally mis-sold to the population of the Europe."


#15 Professor Giacomo Vaciago of Milan's Catholic University: "It's clear that the euro has virtually failed over the last ten years, even if you are not supposed to say that."


#16 EU President Herman Van Rompuy: "We’re in a survival crisis. We all have to work together in order to survive with the euro zone, because if we don’t survive with the euro zone we will not survive with the European Union."


#17 German Chancellor Angela Merkel: "If the euro fails, then Europe fails."


#18 Deutsche Bank CEO Josef Ackerman: "All this reminds one of the autumn of 2008"


#19 International Monetary Fund Managing Director Christine Lagarde: "There has been a clear crisis of confidence that has seriously aggravated the situation. Measures need to be taken to ensure that this vicious circle is broken"


#20 German Chancellor Angela Merkel: "The euro is in danger ... If we don't deal with this danger, then the consequences for us in Europe are incalculable."

 

tontolina

Forumer storico
Aggiornamento delle 12.14
Come dicevo poco fa: o maggiore Integrazione Europea oppure Dissoluzione, NO vie di mezzo...
Oggi pare che la Merkel l'abbia capito, ma siamo in un giorno dispari di un mese dispari....mentre quando siamo in un giorno pari di un mese pari la Merkel la pensa in modo diametralmente opposto...;-)
http://feedproxy.google.com/~r/TheMoneyGame/~3/QhPaTxVORtc/angela-merkel-pro-europe-speech-2011-9
Angela Merkel Just Gave A Super "Pro-Europe" Speech, Where She Opened The Door To EU Treaty Changes
MERKEL SAYS COURT DECISION 'ABSOLUTELY THE RIGHT WAY'
MERKEL SAYS 'MORE, STRONGER' EUROPE MAY NEED TREATY CHANGES
MERKEL SAYS SWISS EXAMPLE SHOWS 'EURO IS THE RIGHT WAY'
MERKEL SAYS EU TREATH CHANGES MUST BE 'NO TABOO'
Magistrale come sempre la "lettura" di Phastidio...

Come finirà? Una dissoluzione dell’euro sarebbe l’equivalente di un inverno nucleare. Per tutti, tedeschi inclusi.
Serve un colpo d’ala, di fantasia e di spirito europeo “nobile”; quello dei Padri Fondatori.
Un gruppo di prominenti figure pubbliche, europee e non, tra cui Tony Blair, Gerhard Schroeder, Mario Monti, Nouriel Roubini, hanno invocato gli “Stati Uniti d’Europa”.
Fuori dalla suggestione, che ci riporta ai tempi di Helmut Kohl e, prima di lui, di Konrad Adenauer, serve più integrazione politica, quindi fiscale.
La strada è lunga, accidentata e dolorosa, molto dolorosa.
Nel frattempo, la Bce potrebbe scoprirsi un po’ più americana e puntellare l’edificio con una nuova espansione monetaria, magari non convenzionale, piegando ancora una volta i trattati alle esigenze della realpolitik economica.
Ma nessuno è autorizzato ad illudersi: andrà molto peggio, prima di andare meglio.
 

tontolina

Forumer storico
GERMANIA: VIRTUOSISMO OCCULTO!


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Quello che è affascinante in questo Paese e la sua assoluta fragilità di fronte al panico creato da un manipolo di speculatori della politica e della finanza, capaci di far dimenticare come in fondo al di la della tragica scena politica abbiamo ancora mille risorse per riuscire ad attenuare questa autentica tempesta perfetta.

Non di meno la televisione e la stampa ufficiale spesso e volentieri, ma non sempre per fortuna, affrontano questi temi con superficialità o addirittura creando ancora più insicurezza con prime pagine o trasmissioni che non rispecchiano i reali rischi che il nostro Paese sta correndo. A proposito dove e' finita la terribile corte suprema tedesca che avrebbe dovuto cancellare l'euro come hanno raccontato decine e decine di articoli in questi mesi basati sul nulla?

Ma cosa volete che faccia oggi la Bce che lasci esplodere l' atomica Italia! Ragionate con la Vostra consapevolezza e lasciate perdere le sirene interessate!

Le leggende metropolitane, l'immondizia mediatica, alcune cialtronerie quotidiane che alcuni menestrelli interessati e ricolmi di conflitto di interesse vanno raccontando, devono essere scandagliate dalla Vostra consapevolezza che deve avere il coraggio di andare oltre le apparenze alla ricerca della Verità!

Lasciarsi prendere dal panico è il peggiore errore che un investitore può fare anche se la situazione è difficile. Fate girare questo post, questi articoli perchè più persone devono conoscere la realtà!

(AGI) - Berlino, 7 set. - "Gli eurobond sono la risposta sbagliata alla crisi". Lo ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel, nel corso del suo intervento al Bundestag. Il cancelliere tedesco Angela Merkel avverte che "non si puo' permettere all'euro di fallire e non si puo' volere che fallisca". La moneta unica "e' la garanzia - ha aggiunto la Merkel parlando al Bundestag - dell'unita' europea".

Dopo aver condiviso nel mio post intitolato Datemi una leva e vi distruggerò il mondo il motivo per cui la Germania preferisce continuare ad appoggiare l'EFSF, ovvero il fondo salvastati europeo invece che i cosidetti eurobond, finalmente anche in Italia la stampa ufficiale scende in profondità mettendo in evidenza i trucchi e le fragilità altrui.

Grazie al nostro Raffaele e ad un altro lettore, splendide vedette di Icebergfinanza andiamo ad esplorare quello che in realtà sta dietro il debito tedesco. Poi ogni anima candida ed ingenua può continuare a comprere titoli tedeschi quanto vuole ma è importante osservare anche da vicino alcuni trucchetti del mestiere.

Sul Corriere della Sera, Massimo Mucchetti ci racconta che ...Angela Merkel paragona l'Italia alla Grecia. Per quanto si possa dir male del nostro governo, il cancelliere sbaglia.

Roma non ha mai mentito sui suoi conti pubblici come ha fatto Atene. E poi la Germania dovrebbe comunque rispettare un partner commerciale dove esporta più che in Cina. E infine, quanto a debito pubblico, il governo di Berlino si avvale di antiche furbizie. Che, alla vigilia della sentenza della Corte costituzionale di Karlsruhe sui salvataggi già fatti e in vista della seduta del Bundestag di fine mese sul piano salva Stati, vale la pena di ricordare.

Da 16 anni la Germania non include nel suo debito pubblico le passività del Kreditanstalt für Wiederaufbau, meglio noto come KfW, posseduto all'80% dallo Stato e al 20% dai Länder, altri soggetti pubblici.

Si tratta di 428 miliardi di euro interamente garantiti dalla Repubblica federale. La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie imprese. Detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche Post e Deutsche Telekom.

È vigilata dai ministeri delle Finanze e dell'Industria, non dalla Bundesbank. Grazie al legame di ferro con lo Stato, la KfW conquista la medaglia d'oro nella classifica mondiale dell'affidabilità, stilata da Global Finance, e il massimo rating da parte di Moody's, Standard Poor's e Fitch, lo stesso della Repubblica federale.

Le sue obbligazioni sono dunque uguali ai bund. Ma a differenza dei bund, magicamente non entrano nel conto del debito pubblico. Se vi entrassero come la logica del Trattato di Maastricht vorrebbe, il debito pubblico tedesco salirebbe da 2.076 miliardi a 2.504 e la sua incidenza sul prodotto interno lordo 2011 balzerebbe dall'80,7% al 97,4%.

Ancora un piccolo passo, magari per salvare qualche banca tedesca ingolosita dai titoli di Stato mediterranei, e potremmo dire: benvenuta Germania tra noi del club degli over 100%!"


Ovvero quello che vi racconta Icebergfinanza da ormai oltre sei mesi, ma che in pochi anni il coraggio di evidenziare cosi presi a denigrare il nostro Paese, ovvero la parte sana del nostro Paese.


"La magia, che nasconde il 17% del debito pubblico reale tedesco, si chiama Esa95. È il manuale contabile che esclude dal debito pubblico, a integrazione dei criteri di Maastricht, le società pubbliche che si finanziano con pubbliche garanzie ma che coprono il 50,1% dei propri costi con ricavi di mercato e non con versamenti pubblici, tasse e contributi.

La serietà di un tale principio è paragonabile alla considerazione del rischio di controparte negli Ias-Ifrs, i principi contabili che hanno favorito il crac Lehman. Se per ipotesi KfW avesse problemi, chi pagherebbe?

Lo Stato.


E senza nemmeno l'ipocrisia degli Usa che qualificavano le loro Fanny Mae, Freddie Mac e Ginnie Mae come imprese sponsorizzate dal governo per far capire che, alla bisogna, il Tesoro avrebbe coperto, ma senza dirle statali per non sembrare statalisti.

Ora l'Italia ha la Cassa depositi e prestiti, 70% Tesoro, 30% fondazioni bancarie, soggetti privati. La Cdp emette anno dopo anno obbligazioni che godono della garanzia statale e sono collocate dalle Poste sotto forma di buoni e di libretti. Mal contati sono 300 miliardi, due terzi reinvestiti in titoli di Stato e un terzo in mutui agli enti locali.

La Cdp emette anche obbligazioni non garantite per una ventina di miliardi destinate alle iniziative per le imprese e detiene partecipazioni rilevanti. Ma il suo debito è per tutta la parte coperta da garanzia pubblica conteggiato nel debito pubblico.

In un mondo serio delle due l'una:

o la Germania ricalcola il suo debito come si deve perché l'Eurozona sotto attacco non accetta più furbizie da parte di nessuno, ancorché legalizzate a forza,

oppure l'Italia deconsolida dal suo debito pubblico quei cento miliardi o giù di lì che la Cdp usa per gli enti locali, dato che questi la scelgono su un mercato bancario liberalizzato.

Risulta che il ministro Giulio Tremonti abbia talvolta accennato al tema. Ma quando un governo vuole incidere, compie passi formali, il premier si mobilita, si muove anche il ministero degli Esteri.

Si fa sentire sui giornali e in tv.

E se i media non capiscono, insiste: nessuno negherà un'intervista a un ministro che voglia alzare la voce.
Ma nell'Italia di oggi quest'ipotetica voce avrebbe un suono fesso. Nessuno, lontano da Roma, le presterebbe attenzione. Il punto è la credibilità.

La Germania ne ha anche quando fa il gioco delle tre carte. All'Italia manca anche di fronte alla verità.

Certo quando i ministri, i rappresentanti del BENE COMUNE sono intenti a giocare sotto o sopra il letto, magari in appartamenti che non sapevano fossero propri o altri ancora nei quali addirittura ti pagano l'affitto è difficile occuparsi di quello che avviene specialmente se in questi anni hai raccontato al mondo intero come tutto andava a meraviglia consumando allegramente!





Ma andiamo oltre e guardiamo cosa ci raccontava Marco Fortis non più tardi di cinque mesi fa...
Stavolta Germania batte Italia. Nel debito pubblico. Il debito pubblico tedesco, per effetto delle revisioni contabili adottate da Eurostat (che Il Sole 24 Ore aveva anticipato alcune settimane fa), è aumentato di colpo nel 2010 di ben 319 miliardi di euro. Si è innalzato così a 2.080 miliardi, primo debito europeo ad andare oltre la soglia dei 2mila miliardi, sorpassando a tutto gas quello italiano.
La notizia è ora ufficiale.
Eurostat, con la prima notifica del 2011, ha incluso nel perimetro del debito pubblico dei Paesi Ue le società veicolo che si sono fatte carico dei salvataggi delle banche pericolanti durante la crisi.

Ciò ha comportato per la Germania le conseguenze negative maggiori perché il suo debito pubblico in rapporto al Pil è cresciuto dal 73,5% del 2009 e dal 75,7% inizialmente previsto fino allo scorso ottobre per il 2010, al ben più corposo 83,2% definitivo annunciato ieri.

Quello tedesco è dunque diventato il terzo debito pubblico lordo più alto del mondo in valore assoluto, scavalcando di 236 miliardi quello dell'Italia, sceso al quarto posto....

E via dicendo se volete il resto dell'articolo lo trovate QUI.

Ma oggi siamo in guerra, una guerra subdola nascosta, finanziaria.


Sono bastati le opinioni di alcune agenzie di rating tralaltro inabilitate ad operare sul suolo europeo, i giudizi di quattro giornali finanziari anglosassoni, ricolmi di conflitti di interesse che devono rendere conto ai propri editori e gli ordini di scuderia delle banche d'affari americane ed inglese di affossare l'euro attaccando l'anello debole italiano, aiutati quotidianamente da un teatrino politico indecente ed ecco che l'Italia è sull'orlo del fallimento, un fallimento mediatico, incapace di comprendere quale in realtà è la verità.





Inutile parlare di fondamentali o di macroeconomia oggi, il panico e la superstizione, le leggende metropolitane sono di moda e trovano il loro humus ideale nell' "ignoranza" finanziaria ed economica dei popoli ignari, ma colpevoli a loro volta, spesso e volentieri, di vivere quotidianamente nel Paese delle Meraviglie, in un mondo di pifferai magici, nel campo dei miracoli ascoltando menestrelli interessati al controllo della mente e del portafoglio!

 

tontolina

Forumer storico
leggendo questo articolo
ho capito perchè la Nato ha dichiarato la guerra economica all'Italia


essì....

il nostro Rubysconi si dilettava dell'amicizia di Egitto-Tunisia-Libia
e con lui si facevano affari gli imprenditori e l'econima
anche se non eccezionale si barcamenava tra coruttele varie
e la gente lavorava


questo non stava bene alle potenze militari:USA-UK-France

e così
con l'aiuto della CIA hanno avviato un Cambio Politico nell'area nord-africana
ovviamente tutta a svantaggio dell'italia che ora si trova stretta in un angolo a subire anche il dictact della Cina
ci resta solo Putin [e forse il vero motivo del nervosismo occidentale fu proprio l'intervento di Berlusca per evitare la guerra in Ossezia ........]
 
stanno salvando il salvabile... stile nave ke sta affondando... tempo di piazzare qualke conto in swiss... industriali e politici...mossi da bankieri......fuggono! hai visto PRESA DIRETTA su rai 3.......fra poco il sistema italia... lo spazzano via
 

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