la Germania oggi ha salvato l'euro

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Ancora una volta le banche italiane sono in castigo nell'angolo, per non aver partecipato all'orgia subprime americana ed europea, per non aver levereggiato il mondo.

Quindi dopo aver dato un'occhiata all'ultima tabella ci si chiede se in realtà il salvataggio dell'Euro non sia invece il salvataggio delle banche tedesche!


Ma si sa in molti in Italia continuano a fare finta di niente, facendo ironia su quattro cifre prese a caso , ma la Verità è figlia del tempo eccome se lo è non manca poi molto.

Vi consiglio vivamente di leggervi questo articolo che profuma di scuola austriaca, dove la domanda è quando il popolo tedesco, il governo tedesco, il bund saranno chiamati a rispondere della responsabilità delle banche tedesche in questa sorta di subprime euro. FiatCollapse


Icebergfinanza è l'unico blog in Italia, probabilmente l'unica fonte di informazione che evidenza da tempo come in fondo il famigerato ESFS fondo salvastati europei non è altro che un dispositivo per salvare le banche tedesche e francesi, mettendo a disposizione fondi per una presunta causa comune.

"Aiutando" i paesi periferici con questa liquidità, aiutano le loro banche le quali restituiscono la liquidità alle banche tedesche e francesi e cosi facendo i loro governi non subiscono l'onta diretta di dover dichiarare una nazionalizzazione o il salvataggio statale tanto in voga negli ultimi anni in Germania alla faccia del virtuosismo franco tedesco!
 
Recentemente abbiamo sostenuto che non è finita, dopo le vicissitudine dell'immondizia derivata venduta ai nostri enti pubblici da alcune grandi banche italiane ecco che all'orizzonte francese...

Una banca che si è comportata come un rivenditore di prodotti finanziari complessi. Delle comunità locali che si sono drogate a rischio di far fallimento e delle banche d'affari internazionali che si sono ingozzate sulle spalle dei contribuenti francesi. Ecco la realtà dello scandalo dei debiti tossici, che ha avuto luogo, in tutta opacità, lungo gli anni 2000, nel cuore della finanza francese.

Si tratta di Dexia da anni sorvegliato speciale di Icebergfinanza, sempre nel radar, sempre monitorata...


Bene dopo le voci di nazionalizzazione di Dexia, chissà se le agenzie di rating considerano ancora stabile il governo belga, chissà se il rating francese rimarrà immacolato!
 
A proposito di Dexia... "In Europa ci sono circa dieci banche che hanno dei problemi e Dexia non e' tra queste". Lo ha detto il ministro delle finanze del Belgio Didier Reynders aggiungendo che sia in Francia che in Belgio "i depositanti sono coperti fino a centomila euro e che i governi dei due paesi fanno tutti i giorni quanto e' necessario" per superare la situazione di difficolta'. Dexia non ha problemi interni, come istituzione, ma soffre "della situazione generale".

Si soffriamo tutti della situazione generale, va tutto bene da anni, soffriamo tutti di un gruppo di paranoici che quatidianamente ci raccontano che l'Italia non ha scampo, l'Italia è fallita! e banche italiane stanno momentaneamente sovraperformando l'iindoce settoriale europeo come l'indice generale e la Bce da tempo non sostiene più i nostri titoli e qualcuno si e' accorto dell'America. La follia nel singolo e' un' eccezione nelle masse la
regola!
 

Mai che l'Italia sia presente in queste tabelle di geni della finanza e del credito, mai una volta!
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/25617625/salvate-il-soldato-inglese

 
Questa crisi sembra peggiore di quello che é

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=qeW7tDBgdqY&feature=channel_video_title]Questa crisi sembra peggiore di quello che é - YouTube[/ame]
 
La Germania è una nazione virtuosa,precisa,seria e con i conti migliori.Dicono.
Ma è tutto vero? Hmm,parrebbe di no!



Ricordate il caso clamoroso dei conti pubblici della Grecia,truccati bellamente per poter entrare nell'Euro(con l'aiuto di Goldman Sachs)?Orrore e sconcerto assalirono tutti gli Stati virtuosi,Germania e Merkel in testa.
Ebbene anche i crucchi,pardòn...tedeschi,fanno i loro sporchi giochini contabili.
"Possibile?!" direte voi .Possibile, possibile vi dico io.

da Le mie considerazioni inutili: Debito pubblico e Germania.Ovvero,i trucchi dei crucchi.

venerdì 9 settembre 2011

Debito pubblico e Germania.Ovvero,i trucchi dei crucchi.


Si sa:
la reputazione è tutto.
Quando dici Germania, dici precisione, affidabilità, tecnologia e serietà. E questo lo applichiamo a qualsiasi cosa che venga dal quel Paese, o che si faccia in quel Paese.


Anche la politica è migliore. E di conseguenza anche la finanza è migliore.


Negli ultimi tempi gli italiani hanno scoperto un paio di cose di cui hanno ignorato per decenni l'esistenza:lo Spread ed i Bund.Ed hanno imparato che la bontà dei nostri Titoli di Stato si misura col metro degli omologhi made in Germany:i Bund.


E cosa determina il valore e l'appetibilità di un titolo del debito?Il debito pubblico,ovviamente. Ormai siamo tutti diventati esperti della materia,e sappiamo che il nostro debito pubblico ha dimensioni sconce;ragion per cui i mercati,vista la congiuntura economica globale sfavorevole,temono che l'Italia possa non essere in grado di essere più un "buon pagatore" del suo debito.E per converso,siccome la Germania è un Paese con un debito pubblico di molto inferiore al nostro(e quindi più solido),il mercato misura la nostra affidabiltà con un indice che relaziona il rendimento dei nostri titoli nei confronti degli omologhi tedeschi:e questo è il famigerato Spread(o differenziale)Btp-Bund.

Più è basso il differenziale è più i nostri titoli sono ritenuti affidabili e coperti;il che significa meno interessi da pagare ai sottoscrittori,in quanto investimento a basso rischio.Al contrario,quando il differenziale cresce,aumentano anche gli interessi,e con loro il costo del debito che lo Stato contrae.Fin qui tutto normale...


Negli ultimi tempi questo differenziale è schizzato in alto,perchè "improvvisamente" i mercati scoprono che il debito pubblico italiano è un mare magnum di 1890 miliardi di euro,e rappresenta circa il 120% del nostro Pil : maglia nera europea...Ok.


La Germania invece è una nazione virtuosa,precisa,seria e con i conti migliori. Dicono. Ma è tutto vero? Hmm,parrebbe di no!


Ricordate il caso clamoroso dei conti pubblici della Grecia,truccati bellamente per poter entrare nell'Euro(con l'aiuto di Goldman Sachs)?Orrore e sconcerto assalirono tutti gli Stati virtuosi, Germania e Merkel in testa.
Ebbene anche i crucchi,pardòn...tedeschi,fanno i loro sporchi giochini contabili."Possibile?!" direte voi.Possibile,possibile vi dico io.


Sappiate che sono 16 anni che l'impeccabile Germania bara sui suoi conti pubblici, non includendo tra le passività quelle generate dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau(KfW), e che ammontano alla bellezza di 428 miliardi di euro.
Ma cos'è questo KfW?
Si tratta di una sorta di nostra Cassa Depositi e Prestiti,posseduta per l'80% dallo Stato e per il restante 20% dai Länder.
La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie imprese. E detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche Post e Deutsche Telekom.
Mica male,vero?

È vigilata dai ministeri delle Finanze e dell'Industria e non dalla Bundesbank.
Grazie al legame di ferro con lo Stato, la KfW conquista la medaglia d'oro nella classifica mondiale dell'affidabilità, stilata da Global Finance, e il massimo rating da parte di Moody's, Standard Poor's e Fitch:
lo stesso della Repubblica federale.
Le sue obbligazioni sono dunque uguali ai Bund. Ma a differenza dei Bund, magicamente non entrano nel conto del debito pubblico. Se vi entrassero,come la logica del Trattato di Maastricht vorrebbe, il debito pubblico tedesco salirebbe da 2.076 miliardi a 2.504 miliardi(di gran lunga il più alto debito pubblico europeo), e la sua incidenza sul prodotto interno lordo 2011 balzerebbe dall'80,7% al 97,4%.
Bella differenza,eh?



L'escamotage utilizzato per quest'imbroglio contabile bello e buono,si chiama Esa 95.
Si tratta del manuale contabile che esclude dal debito pubblico, a integrazione dei criteri di Maastricht, le società pubbliche che si finanziano con pubbliche garanzie; ma che coprono il 50,1% dei propri costi con ricavi di mercato e non con versamenti pubblici, tasse e contributi.

Per farla più semplice, è pressappoco la stesso schema usato dalla Lehman Brothers per mascherare le passività...
Insomma, se KfW si trovasse in crisi di liquidità, alla fine dovrebbe essere sempre lo Stato a dover rispondere del debito.



Ora,come detto in precedenza,la nostra Cassa depositi e prestiti è simile alla KfW,ed è per il 70% del Ministero del Tesoro e per il restante 30% di fondazioni bancarie(quindi privati).La Cdp emette anno dopo anno obbligazioni che godono della garanzia statale e sono collocate dalle Poste sotto forma di buoni e di libretti. Per approssimazione sono almeno 300 miliardi, due terzi reinvestiti in titoli di Stato e un terzo in mutui agli enti locali.
La Cdp emette anche obbligazioni non garantite per una ventina di miliardi destinate alle iniziative per le imprese e detiene partecipazioni rilevanti. Ma il suo debito è per tutta la parte coperta da garanzia pubblica conteggiato nel debito pubblico.


E allora, alla luce di quanto sopra bisognerebbe mettersi d'accordo.
Le regole sui bilanci devono essere rigide ed uguali per tutti.
Quindi,
o anche la Germania conteggia tutte le passività,
oppure a Paesi come l'Italia andiamo a scorporare quelle che per la Germania non vengono fatte valere.

Fatto ciò il quadro cambia di parecchio, ed alla speculazione internazionale mancherebbero parecchie scuse per azzannarci come sta facendo da un paio di mesi.


Ma qui torniamo sempre sul solito punto dolente: abbiamo una classe politica capace di far valere queste ragioni?
Non rispondo perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa...



In ogni caso siamo vittime di un'Europa e di una moneta che sono cucite addosso al corpo robusto e muscoloso della Germania.
Dalla parificazione del valore dell'Euro con quello del Marco a scendere giù, tutto il vecchio continente è stato reso nei fatti un mercato privilegiato della Germania. Mercato in cui hanno sbaragliato la concorrenza prima a livello produttivo-industriale, poi a livello finanziario.



Questo però non può essere detto nè dai politici nè dai media:pena l'accusa infamante di essere anti-europeisti(che vale una scomunica laica).


Deutchland uber alles:appunto...


Stay tuned



 
Ma siamo sicuri che la Germania lascerà solo all'Inghilterra il fiero pasto sull'Italia?
oppure participerà pure lei al saccheggio?

da LA LEGGENDA DEL BRITANNIA 2! | icebergfinanza

LA LEGGENDA DEL BRITANNIA 2!


Britannia-Statue.jpg



Mentre le leggende del rating mondiale Francia e Germania, quelle fondamentalmente "solide" sono impegnate nella nazionalizzazione o ricapitalizzazione delle loro fragili banche insieme al Belgio, in lontananza si ode l'eco della disperazione mediatica di un'America ormai in preda

Dopo aver socializzato per anni le loro devastanti perdite con il contribuente americano ora le banche americane introducono qua e la balzelli e commissioni per sopravvivere da una nazionalizzazione che è dietro l'angolo della storia.

(AGI) Washington - La crisi del debito europeo rappresenta un "rischio significativo" per l'economia globale. E' quanto sostiene il segretario Usa al Tesoro, Timothy Geithner, in base a fonti dirette sentite dall'agenzia Reuters. Geithner fa anche sapere che Washington sta lavorando a stretto contatto con il Fondo Monetario Internazionale per incoraggiare i leader europei a mettere in campo una strategia in grado di stabilizzare la situazione. Geithner assicura poi che l'esposizione degli istituti finanziari Usa alla crisi europea e' di dimensioni "piuttosto piccole".
Ma certo ragazzi le banche americane sono poco esposte alla crisi europea...
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... ma se vogliamo raccontarla tutta, diamo anche un'occhiata a famigerati CDS, assicurazioni sul rischio fallimento di un paese sovrano emessi in oltre il 90 % dei casi dalle banche americane...



... le quali monopolizzano il mercato di questi strumenti derivati!

Via ricorda nulla la storia di AIG, la più grande impresa di assicurazione al mondo, nazionalizzata dal governo americano un attimo prima del suo fallimento.

Ecco perchè il simpatico Bimbo Geithner e Obama un giorno si e un'altro ancora urlano la loro disperazione! Altro che socialismo se dovessero nazionalizzare anche JPMorgan, Citigroup, Bank of America e Goldman Sachs, altro che socialismo!

Ma fermiamoci per un attimo qui!
Ieri tra le righe di alcuni giornali ma in particolare del Corriere della Sera, ho notato un sottotitolo curioso,

Vi riporto tali e quali alcune frasi dell'articolo in questione...

(...) La tesi di un'imminente crisi di governo è sorretta dalle difficoltà del Cavaliere, è alimentata dallo scompiglio che c'è nei gruppi parlamentari del Pdl, e persino da voci di Transatlantico secondo le quali anche delle banche tedesche sarebbero impegnate nell'opera di lobbing per mandare a casa il premier ( ...sarà forse che Angela Merkel se l'è presa per quel leggendaria frase...inchiavabile culona... che il "Berlusca" le ha affibiato recentemente secondo alcune intercettazioni?).

Ma facciamo un'altro piccolo passo avanti...

«Lo so che vogliono la mia testa», commentava giorni fa con alcuni esponenti della maggioranza: «Me ne posso andare anche domani mattina. Non ho interessi personali, lo faccio per l'Italia». Una confidenza che il responsabile dell'Economia ha farcito di pesanti critiche verso il futuro presidente della Bce, Draghi, suo vero bersaglio nello scontro su Bankitalia, e considerato «il regista» di una fantomatica «operazione»: «Il Berlusca — così Tremonti ha chiamato il premier — non vuole ascoltarmi. C'è un disegno internazionale contro il nostro Paese con l'obiettivo di spogliarlo di suoi asset più prestigiosi, a partire dalle banche. Aiutatemi per farglielo capire».

Ieri il Sole24Ore riportava che ... Mani sulle spalle, sorrisi, insomma un'esplicita espressione di pace e concordia. Uscendo da Palazzo Chigi per spostarsi alla Camera, dopo il Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sono a braccetto. «Con Tremonti c'è assoluta concordia. Si tratta di una manovra non facile. Il problema per tutti i Governi è che non si possono fare le nozze con i fichi secchi», ha detto il Presidente del Consiglio, negando le indiscrezioni su un presunto scontro verbale con il titolare dell'Economia. «Non posso pretendere che Tremonti abbia le mie stesse idee su tutto, siamo però legati da una amicizia trentennale e quindi ci confrontiamo», ha aggiunto. Tremonti, però, appare meno espansivo e afferma: «Abbiamo idee diverse sui soldi».

Vuoi vedere che...

Ora molti di Voi sanno che non amo le leggende metropolitane, Bildelberg e Nuovo Ordine mondiale mi interessano relativamente ma qua e la a proposito della leggenda del Britannia saltano fuori alcuneconferme anche su giornali come Il Sole24Ore, Repubblica e il Corriere della Sera.

Di seguito l'articolo recente del Sole 24Ore dove si accenna alla storia NEWRASSEGNACAMERA

storia che un lontano articolo del CorrieredellaSera del 1992 inizia così...

"Il Maestro della Casa Reale ha avuto ordine dalla Regina di invitarla a bordo dello Yacht di Sua Maesta' Britannia...". Qualche giorno fa cento uomini d' affari, economisti e opinion leader italiani hanno ricevuto questo aulico invito. Appuntamento fissato per stamattina alla banchina traianea del porto di Civitavecchia: imbarco a bordo del panfilo piu' blasonato del mondo, due contrammiragli a dare il benvenuto, caffe' . Una gita di lusso? Non proprio: le macchine fotografiche sono rigorosamente proibite, avverte l' invito; il regale cartoncino, spesso come un foglio di compensato e ricamato in oro, non fa menzione di costumi da bagno, pinne e asciugamani da mare. Ma pare che anche questi articoli saranno messi al bando: mentre lo yacht fara' rotta sull' Argentario, gli invitati parteciperanno infatti (sottocoperta) ad un seminario sulle privatizzazioni. Un simposio che allineera' una serie di relatori di grande prestigio: dal direttore generale del nostro ministero del Tesoro, Mario Draghi, al presidente della Banca Warburg, Herman van der Wyck, dal presidente dell' Ina, Lorenzo Pallesi, a Jeremy Seddon, direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, passando per il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta. Solo una "passerella" di grande prestigio . dovrebbe essere presente anche Guido Carli . o l' occasione per avviare informalmente tra manager pubblici, vertici del Tesoro e banche d' affari europee un discorso sul collocamento internazionale del capitale delle aziende pubbliche che lo Stato ha deciso di vendere?

Ora ognuno la dipinge un pò come vuole, molte leggende metropolitane sono fiorite dietro la barchetta inglese ma è ovvio che spesso e volentieri a pensare male si fa peccato ma si rischia di non sbagliare.

Sarei curioso di sapere cosa ne pensano tutti coloro che in questi mesi hanno sostenuto l'inutile partigianità di Icebergfinanza quando spiegava con analisi e dinamiche approfondite che quello che stava accadendo non aveva nulla a che vedere con i fondamentali del nostro Paese, cercando di tranquillizzare i nostri lettori e compagni di viaggio mentre il mondo intero urlava il fallimento dietro l'angolo, ma che si trattava solo di una questione politica o meglio geopolitica riguardante la terza guerra mondiale in corso ovvero una guerra economico/finanziaria atta a depredare il nostro Paese dei suoi risparmi, quelli delle famiglie punta di diamante assoluto mondiale.

Anche un bimbo innocente poteva accorgersi di come all'improvviso agenzie di rating ( ... a proposito su quotidiani locali della mia regione ho letto una certa apprensione sul taglio del rating anche agli enti locali, addirittura in Alto Adige si sostiene che in fondo sono pur sempre meglio dell'Italia... rispolverando antichi ricordi... lasciate perdere, le opinioni di questi enti delegittimati non valgono nulla sono pura spazzatura) e quotidiani inglesi ricolme di conflitti di interesse stessero giocando insieme agli hedge fund inglesi e americani, supportanti dal fuoco di sbarramento delle banche americane e tedesche una guerra totale per cercare di disintegrare l'Euro e il nostro Paese, fermandosi probabilmente sull'orlo del baratro prima che l'onda d'urto potesse spazzare anche il mondo intero scatenando una autentica depressione economica!

Oggi osserveremo attentamente cosa uscirà dal cilindro obsoleto dell'economia americana, magico perchè spesso e volentieri escono numeri e dati che nulla hanno a che vedere con la realtà!

La realtà ve la raccontiamo noi a cominciare dalle piccole e medie imprese che contano per almeno 2/3 nella formazione di nuova occupazione...

“There is no good news to report. Until sales improve, until it becomes cost-effective to hire new workers, we cannot expect small-business owners to take advantage of new hiring tax credits and increase their employee rolls. ... For the fourth month in a row, small-business owners reported an overall reduction in employment, posting an average reduction of 0.3 workers per firm." [said William C. Dunkelberg, Chief economist for (NFIB)]

... e ancora ... Secondo il rapporto Challenger Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno annunciato licenziamenti in crescita del 126% a quota 115.000 unità rispetto ai 51.114 di agosto. Nel settembre 2010 gli esuberi ammontavano invece a 37.151 unità. Si tratta del dato mensile peggiore dal 2009. Il totale da inizio anno si attesta così a 479.064 unità, in aumento del 16,5%

Inoltre puntuale come avevamo segnalo l'indice Corelogic dei prezzi delle abitazioni in America è sceso del 0,4 % dando probabilmente il via ad una nuova stagione di ribassi probabilmente l'ultima importante gamba finale di questa autentica depressione immobiliare!

Come sempre la Verità sarà figlia del Tempo e il tuo supporto e contributo è fondamentale per il nostro lavoro!

Appuntamento quindi a Domodossola come potete vedere nel post precedente dove si parlerà di questa immensa crisi antropologica prima che economico finanziaria e della situazione italiana.

Nel frattempo la mia ultima analisi dettagliata sulla situazione italiana è disponibile anche per coloro che vogliono lasciare un libero contributo al nostro viaggio cliccando qui sotto. Chiedo a coloro che l'hanno inviato tramite bonifico il Loro contributo e a coloro che per qualche disguido non l'hanno ricevuto insieme ad altri dei mesi trascorsi di lasciare il proprio recapito email.
 

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