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Per sommi capi questo e' il Porcellum, una legge elettorale approvata nel 2005 a pochi mesi dal voto, rimpallatosi tra la maggioranza che lo sostenne (CDL) e il Capo delle Stato (Ciampi) che chiese alcune modifiche prima di controfirmarlo. In pratica e' migliore dell'orginale porposta (sic!).
Il Porcellum venne chiamato cosi' a seguito della affermazione di Calderoli (Lega) che lo defini' una "porcata" e fu sempre contestato dalle opposizioni di allora per i contenuti e la modalita' unilaterale con cui venne approvato (fu votato dalla maggioranza di allora). Molto fu criticato anche dagli studiosi per la sua macchinosita', contorsione e per l'intrinseca contradditorieta'.
Il sistema e' proporzionale per partititi e gruppi politici, con soglie di sbarramento e premi di maggioranza.
Tra le novita' del Porcellum va segnalata la requisizione alle segreterie dei partiti della volonta' popolare. In pratica le Liste elettorali sono proposte con i nominativi dei candidati in ordine di preferenza per ciascun partito e l'elettore puo' solo votare la lista o la coalizione, non puo' votare (alla Camera) il candidato che preferisce (abolizione delle preferenze). Il meccanismo quindi e' a liste bloccate.
Questo comporta che l'eleggibilita' e' stabilita dai partiti in ordine prioritario e fattuale, all'elettore e' affidata solo la possibilita' di scegliere il partito.
Oltre a questa modalita' il porcellum stabilisce che i candidati possono presentarsi in piu' circoscrizioni contemporaneamente. (in precedenza col cosidetto Mattarellum c'era un limite che e' stato eliminato nel 2005).
Modalita' di presentazione delle liste.
I partiti e gruppi politici che si candidano devono presentare un programma e l'indicazione di un leader. I partiti possono anche presentarsi singolarmente o in Coalizione. Il meccanismo degli sbarramenti induce a coalizzarsi, soprattutto i gruppi piccoli. Infatti il limite per poter partecipare ai riparti proporzionali (limite di barramento) e' il seguente:
Eleggibilita' alla Camera (27 circoscrizioni):
- Per la coalizione il limite di sbarramento e' al 10 % dei voti
- per i partiti non coalizzati il limite e' il 4 %
- per i partiti coalizzati nella lista il limite e' il 2 %
Al riparto dei seggi partecipa anche la miglior lista collegata che non ha superato il 2 % (es. in passato l'udeur)
La coalizione vincente beneficia anche di un premio in seggi fino ad arrivare a 340 nel caso non ne abbia un numero maggiore (che nel caso mantiene).
Eleggibilita' al Senato (Circoscrizione su base Regionale, Uninominale), limiti di sbarramento:
- per la coalizione 20 %
- per le liste non coalizzate 8%
- per le liste collegate 3 %
Nessun premio, implicito nella base uninominale.
Altri criteri sono previsti per la Valle D'aosta, per le minoranze linguistiche, e per le circoscrizioni estere.
Particolare sconcertante e' la Lista Bloccata che espropria i cittadini di una parte importante dell'esercizio delle sue volonta', lasciando alla merce' delle segreterie ogni possibilita' di scelta, sia nella scelta dei candidati , ma sopratutto nella l'eleggibilita' dei singoli candidati.
Il risultato paradossale, che si ripetera' con le prossime elezioni e' la spinta a coalizzarsi opportunisticamente per ottenere premi o eleggibilita' e, ovviamente nel dopo elezioni, a favorire il frazionamento secondo le convenienze di singoli eletti.
Il risultato pratico fu nel 2006 una scheda elettorale chilometrica (il famoso lenzuolo) e una discreta litigiosita' successiva.
La legge precedente era evidentemente migliore del porcellum, che nato per limitare le potenziali perdite della coalizione della CDL , in grande discredito nel 23004/2005 presso l'opinione pubblica, varo' un bizantinismo complicato teso a garantire i partiti minori per mantenerli nel proprio ambito e assicuragli la sopravvivenza.
La successiva campagna elettorale favori' una polarizzazione paritaria, ma anche ogni forma di abbandoni (a DX e SX).
In 18 mesi della lista dell'unione si sono succedute 3 bozze per la correzione a nome di una maggioranza condivisa della legge a nome di Chiti, poi Vassallo, poi Bianco. Quando l'accordo nel dicembre parve quasi raggiunto per mettere mano ad una forma condivisa, si registro' la crisi politica e sia Berlusconi che Fini che Casini preferirono non farne nulla sostenendo che la legge andava bene cosi' come stava.
Tutti a casa e tutti tornati a casa.
Va da se' che con un elettorato fortemente frastagliato come quello italiano il porcellum favorisce piu' le coalizioni opportunistiche che non le semplificazioni. Legge elettorale ne' veramente proporzionale ne' veramente maggioritaria, semplicemente una schifezza che ha consegnato tutte le volonta' popolari alle segreterie dei partiti.
Auguri.
La Legge del 2005
www.parlamento.it/parlam/leggi/05270l.htm
La decrizione della legge secondo Forza Italia (2 pagine) dove si omette l'espropriazione delle preferenze
www.forzaitalia.it/speciali/elettorale.htm
Il Porcellum venne chiamato cosi' a seguito della affermazione di Calderoli (Lega) che lo defini' una "porcata" e fu sempre contestato dalle opposizioni di allora per i contenuti e la modalita' unilaterale con cui venne approvato (fu votato dalla maggioranza di allora). Molto fu criticato anche dagli studiosi per la sua macchinosita', contorsione e per l'intrinseca contradditorieta'.
Il sistema e' proporzionale per partititi e gruppi politici, con soglie di sbarramento e premi di maggioranza.
Tra le novita' del Porcellum va segnalata la requisizione alle segreterie dei partiti della volonta' popolare. In pratica le Liste elettorali sono proposte con i nominativi dei candidati in ordine di preferenza per ciascun partito e l'elettore puo' solo votare la lista o la coalizione, non puo' votare (alla Camera) il candidato che preferisce (abolizione delle preferenze). Il meccanismo quindi e' a liste bloccate.
Questo comporta che l'eleggibilita' e' stabilita dai partiti in ordine prioritario e fattuale, all'elettore e' affidata solo la possibilita' di scegliere il partito.
Oltre a questa modalita' il porcellum stabilisce che i candidati possono presentarsi in piu' circoscrizioni contemporaneamente. (in precedenza col cosidetto Mattarellum c'era un limite che e' stato eliminato nel 2005).
Modalita' di presentazione delle liste.
I partiti e gruppi politici che si candidano devono presentare un programma e l'indicazione di un leader. I partiti possono anche presentarsi singolarmente o in Coalizione. Il meccanismo degli sbarramenti induce a coalizzarsi, soprattutto i gruppi piccoli. Infatti il limite per poter partecipare ai riparti proporzionali (limite di barramento) e' il seguente:
Eleggibilita' alla Camera (27 circoscrizioni):
- Per la coalizione il limite di sbarramento e' al 10 % dei voti
- per i partiti non coalizzati il limite e' il 4 %
- per i partiti coalizzati nella lista il limite e' il 2 %
Al riparto dei seggi partecipa anche la miglior lista collegata che non ha superato il 2 % (es. in passato l'udeur)
La coalizione vincente beneficia anche di un premio in seggi fino ad arrivare a 340 nel caso non ne abbia un numero maggiore (che nel caso mantiene).
Eleggibilita' al Senato (Circoscrizione su base Regionale, Uninominale), limiti di sbarramento:
- per la coalizione 20 %
- per le liste non coalizzate 8%
- per le liste collegate 3 %
Nessun premio, implicito nella base uninominale.
Altri criteri sono previsti per la Valle D'aosta, per le minoranze linguistiche, e per le circoscrizioni estere.
Particolare sconcertante e' la Lista Bloccata che espropria i cittadini di una parte importante dell'esercizio delle sue volonta', lasciando alla merce' delle segreterie ogni possibilita' di scelta, sia nella scelta dei candidati , ma sopratutto nella l'eleggibilita' dei singoli candidati.
Il risultato paradossale, che si ripetera' con le prossime elezioni e' la spinta a coalizzarsi opportunisticamente per ottenere premi o eleggibilita' e, ovviamente nel dopo elezioni, a favorire il frazionamento secondo le convenienze di singoli eletti.
Il risultato pratico fu nel 2006 una scheda elettorale chilometrica (il famoso lenzuolo) e una discreta litigiosita' successiva.
La legge precedente era evidentemente migliore del porcellum, che nato per limitare le potenziali perdite della coalizione della CDL , in grande discredito nel 23004/2005 presso l'opinione pubblica, varo' un bizantinismo complicato teso a garantire i partiti minori per mantenerli nel proprio ambito e assicuragli la sopravvivenza.
La successiva campagna elettorale favori' una polarizzazione paritaria, ma anche ogni forma di abbandoni (a DX e SX).
In 18 mesi della lista dell'unione si sono succedute 3 bozze per la correzione a nome di una maggioranza condivisa della legge a nome di Chiti, poi Vassallo, poi Bianco. Quando l'accordo nel dicembre parve quasi raggiunto per mettere mano ad una forma condivisa, si registro' la crisi politica e sia Berlusconi che Fini che Casini preferirono non farne nulla sostenendo che la legge andava bene cosi' come stava.
Tutti a casa e tutti tornati a casa.
Va da se' che con un elettorato fortemente frastagliato come quello italiano il porcellum favorisce piu' le coalizioni opportunistiche che non le semplificazioni. Legge elettorale ne' veramente proporzionale ne' veramente maggioritaria, semplicemente una schifezza che ha consegnato tutte le volonta' popolari alle segreterie dei partiti.
Auguri.
La Legge del 2005
www.parlamento.it/parlam/leggi/05270l.htm
La decrizione della legge secondo Forza Italia (2 pagine) dove si omette l'espropriazione delle preferenze
www.forzaitalia.it/speciali/elettorale.htm