LA MONTAGNA PIU' ALTA RIMANE SEMPRE DENTRO DI NOI

DANY1969

Forumer storico
(Walter Bonatti)
Buona settimana a tutti :)
Oggi nessun riciclone :d:. Le foto sono di una decina di giorni fa. Giro nel cuneese, in Val di Gesso, nella vecchia riserva di caccia del Re, su una strada militare risalente ai primi del 900 (alcuni punti lastricati sono ancora in perfette condizioni)
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Non mi rovinate la riserva, sennò vi faccio incarcerare a tutti !! :king:

Bellissimo percorso, mi piacerebbe poterlo......percorrere. ;)
 
Persone e pensieri ai quali non viene data visibilità.


Le scuole secondo Giuseppe Remuzzi potevano anche riaprire a giugno.


I più piccoli possono infettarsi, ma la malattia non crea gravi sintomi,
per giunta secondo il medico e direttore dell’istituto Mario Negri
i bambini non sembrano nemmeno essere contagiosi.


C’è poi per l’esperto un principio etico ed educativo che impone alle società un ritorno in classe.


«I bambini piccoli fino ai 12 anni di solito non si ammalano – spiega il professore – raramente si infettano e se accade non hanno quasi mai sintomi visibili.

La possibilità che siano realmente contagiosi è dubbia. Si può comunque dire che è molto difficile che contagino altre persone, i familiari per esempio.

Questo è quanto emerge dalle statistiche e dagli studi scientifici sul Covid.

Nei bambini c’è stato solo qualche caso sporadico, legato in particolare a minori con dei sistemi immunitari particolari e deboli.

La grande maggioranza non è stata toccata».



L’Istituto Pasteur, limitatamente ad un campione di alunni delle elementari preso in esame,
ha dimostrato che i piccoli pur infettandosi e non avendo sintomi importanti non trasmettono contagio.

Asili e materne a settembre si apprestano a rientrare a ranghi normali, sempre se l’andamento epidemiologico non dovesse cambiare.

Resta il consiglio di giocare a gruppi, curare l’igiene e stare il più possibile all’aperto.



Ma oltre i 12 anni, alle superiori, invece cosa può accadere?

«Diciamo che dai 14 anni i soggetti si infettano come gli adulti,probabilmente gli adolescenti trasmettono l’infezione, ma quasi mai si sono registrati casi gravi.

Quindi alle superiori userei una prudenza maggiore, che non significa non tornare a scuola, ma vuol dire farlo garantendo il distanziamento,

con addosso la mascherina negli spazi comuni e lavandosi con frequenza le mani».




Anche i casi di malattie gravi tra gli insegnanti sono pochi.

Per gli epidemiologi della scuola londinese di igiene e malattie tropicali comunque è improbabile che la scuola rappresenti un rischio per le comunità.


«Il rischio poi è relativo, tutti noi ogni giorno corriamo dei rischi potenziali.

Anche andando in auto e in bici, usando il gas della cucina.

E sono rischi che scegliamo, nonostante tutto, di correre.

Perché altrimenti vivremmo male, non riusciremmo a stare bene al mondo e a fare ciò che vogliamo."



Sotto ai 14 anni il virus ha rappresentato numeri alla mano un rischio molto basso, negli Usa il Covid ha provocato 28 morti tra i bambini.

Quando gli incidenti domestici e automobilistici, sommati a suicidi e omicidi
, nello stesso periodo sempre in America, per i minori hanno contato 9.622 decessi.


Un altro argomento fondamentale a sostegno del ritorno a scuola lo fornisce il New England journal medicine.

"Noi grandi abbiamo avuto un ritorno al lavoro sicuro e affidabile, con l’estate abbiamo riaperto anche i servizi non essenziali.
Costringere i minori alla quarantena è inaccettabile, è un principio che non si può scusare».


Lontano dalla scuola i bambini - secondo i pediatri - rischiano di andare incontro a problemi nutrizionali, di depressione, isolamento, stress,

con un’occasione formativa persa per un lungo periodo che rimarrà come una cicatrice.

Il mondo degli adulti ha fatto di tutto per uscire in fretta dall’incubo Covid, ma non si è impegnato con i più piccoli.
 
Non mi rovinate la riserva, sennò vi faccio incarcerare a tutti !! :king:

Bellissimo percorso, mi piacerebbe poterlo......percorrere. ;)
Abbiamo fatto attenzione e i camosci li abbiamo solo guardati e non cacciati :d:
Bellissimo, ma molto faticoso perchè la strada è dissestata e pedalare non è per nulla facile, con molti tratti in cui è necessario spingere la bike.
Comunque ci hanno fatto i complimenti e pure il tifo :d:... eravamo gli unici con la bici "normale" :oops: (va a lasagne invece che a batteria :d: )
Si vede l'atleta .......
:ops: quando sono in bici mi trasformo.. tipo dottor jekyll e mister hyde:d:... forse è anche per questo che mi piace così tanto... vorrei essere la stessa persona anche con i piedi a terra :d:
 
Dopo le scatole di tonno ecco le scatole di sardine.


Rieccole le civilissime e coccolatissime sardine pronte a mettere benzina sul fuoco.

Non perdono l’abitudine all’insulto loro che si proclamano gli odiatori dell’odio.

Si riarmano per la battaglia della Toscana.

Ecco mirare dritto dritto contro la candidata governatrice Susanna Ceccardi.

“Lei mira alla pancia”, scrive sui social il movimento.


Che non si vergogna di comparire sui social dopo avere difeso il migrante che ha arrostito un gatto.


Le sardine, rimaste “in scatola” per tutto il lockdown, tra liti interni e imbarazzi, ora si preparano a dare linfa al Pd.

Il nemico su cui hanno licenza di infierire è quindi l’ex sindaca leghista di Cascina, sfidante di Eugenio Giani candidato del centrosinistra.

Si voterà il prossimo 20 settembre e bisogna far presto ad accatastare insulti e invettive.

Mettono uno dietro l’altro un cumulo di sfondoni: “è una politica rampante che ha basato la sua politica su messaggi semplicisti per risolvere questioni molto complesse,
mirando alla pancia delle persone piuttosto che alla testa; alimentando lo scontro tra poveri, distribuendo gratuitamente odio verso il prossimo, condividendo fake news”.


Ma l’odio è solo il loro, se ne nutrono come l’aria che respirano.


Tacciare qualcuno di “messaggi semplicistici” fa ridere: basta ascoltare uno del loro movimento e l’imbarazzo si taglia col coltello.

Solo certi compiacenti conduttori televisivi hanno fatto delle Sardine delle icone dell’antisalvinismo, facendo assurgere il nulla a dimensione politica.

Dunque, aggiungono odio ad altro odio.


Ecco le altre “critiche” alla Ceccardi:
“Ad oggi non abbiamo ancora letto il suo programma elettorale, il nulla, il silenzio di un qualcosa che non esiste
e che va avanti a comizi negazionisti del Covid-19 e dichiarazioni imbarazzanti”.


Prosegue poi il lunghissimo post di insulti contro la candidata del centrodestra.


In ultimo, ecco la spolverata di antifascismo, che può tornare sempre buona in una Regione cosiddetta rossa.

Con la sua dichiarazione “Oggi non ha più senso definirsi antifascista”, ha dimostrato – scrivono le Sardine – di non aver alcun rispetto per la Storia ed i valori del Paese.
Ormai vi conosciamo cari leghisti, è sempre la solita storia: la vergogna non ha mai fine e voi giocate a fare i forti solo con i più deboli:
noi di chihuahua ne abbiamo abbastanza, di cialtroni non ne parliamo neanche, ma di voi e della vostra politica dell’odio non ne vogliamo proprio sapere!” .


Ecco, la democrazia dei pesciolini è servita: odio per l’avversario e offese sui social.


Il movimento ormai ormai alla frutta tenta di dare ossigeno a un centrosinistra terrorizzato di perdere.


E' la strada migliore per affondare.
 
... eravamo gli unici con la bici "normale" :oops: (va a lasagne invece che a batteria :d: )
:d:
Tra una ventina d'anni.....al limite. X adesso teniamo sempre il forno caldo.


:ops: quando sono in bici mi trasformo.. tipo dottor jekyll e mister hyde:d:... forse è anche per questo che mi piace così tanto... vorrei essere la stessa persona anche con i piedi a terra :d:
Hai provato a tenere su le scarpe ?? :jolly:
 
“Sono basita dall’atteggiamento del Parlamento europeo,
che oggi ha bocciato un emendamento del Gruppo Identità e Democrazia
alla Risoluzione contro il riciclaggio di denaro sporco per includere le Ong nel novero dei soggetti obbligati alla normativa antiriciclaggio dell’Ue.
Il Parlamento Europeo si è reso complice di un vergognoso business legato al loro finanziamento e alle loro spese”.

“Sia chiaro, l’intento non era di danneggiare quelle Ong che perseguono fini veramente nobili
e non avrebbero problemi a dichiarare i loro finanziamenti e i loro finanziatori,
ma quello di poter smascherare tutte le organizzazioni che ricevono soldi da Soros e altri poteri forti per interessi poco chiari”.

“I 5 Stelle si astengono,
il Pd vota contro.
Che alcune Ong di scafisti nel Mediterraneo ricevano finanziamenti poco limpidi è cosa nota,
ma che le sinistre collaborino con loro per insabbiare i nomi di chi le finanzia è vergognoso!”.
 
La situazione dei migranti malati di Covid in quarantena
e di quello che scappano sta diventando esplosiva nell’Agrigentino.

E i poliziotti non ne possono più.

«Siamo stanchi, siamo qui per niente», dicono gli agenti di polizia che lavorano nella provincia più martoriata d’Italia.

«Perché la verità che nessuno dice è che siccome dal Viminale non sono arrivate regole chiare da seguire

e siccome siamo in numero di molto inferiore rispetto agli ospiti dei centri, dalle questure i nostri superiori

ci dicono chiaramente di lasciarli andare se dovessimo trovarci in difficoltà.

Altrimenti potrebbe accadere come a Vicenza, dove un nostro collega ora si troverà punito per aver fatto il suo lavoro».

I poliziotti: «L’accoglienza fa guadagnare tutti»


Poliziotti esasperati che non possono svolgere neanche bene il loro lavoro.

«In caso di rissa, prima di entrare perdiamo tempo a indossare tute e dispositivi di protezione».


Non solo, c’è anche paura di ammalarsi.


«C’è e non solo di Covid ma nessuno fa niente e noi stiamo mesi lontani da casa per questa stratosferica presa in giro

che mette a rischio le nostre vite con immigrati che alla fine fanno ciò che vogliono.

Mantenuti da quegli stessi italiani che ora rischiano di essere infettati».



E ci sono tante altre situazioni collaterali di cui nessuno parla.


«La verità è che c’è una macchina dell’accoglienza che fa guadagnare i gestori delle strutture,

i proprietari dei furgoncini che trasportano il cibo e molta altra gente.

Si preferisce guadagnare che risolvere il problema. E noi stiamo a guardare impotenti».
 

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