«Dopo un’attenta e approfondita riflessione il governo italiano ha annunciato oggi la sua adesione alla cooperazione rafforzata per la creazione di una Tff, la tassa sulle transazioni finanziarie». Come annunciato da la Stampa in edicola, a metà mattinata la delegazione italiana ha informato il Consiglio Ecofin che il dado era tratto e, dopo una lunga indecisione, anche il nostro governo ha deciso di salire a bordo del treno che porterà 11 paesi ad adottare la Tobin tax, l’imposta sulla finanza destinata a rimpinguare le casse del bilancio e di quelli nazionali. Ora la Commissione Ue preparerà una bozza di decisione e l’imposta potrebbe essere in vigore già nei primi mesi dell’anno venturo. Secondo i piani, con un aliquota dello 0,1% sui valori azionari e obbligazionari, e di 0,01 sui derivati, la tassa porterebbe «circa 57 miliardi» nelle casse delle capitali. Una manna di gettito in tempi di cura dimagrante causa recessione.