Appunto, riferendoci al domani, dico ai trentenni, fate qualcosa, prendete posizione, perchè in molto meno tempo di quanto si potrebbe ipotizzare......ci schiacceranno.
A due settimane da quel maledetto  mercoledì 7 gennaio, nelle scuole italiane l'attentato contro Charlie  Hebdo rimane una ferita aperta. 
         
        
Di cui discutere. Magari scontrandosi. 
Com'è accaduto in  un'aula di un istituto tecnico di Faenza, dove una volantino di  solidarietà per le vittime di Parigi è stato stracciato da uno studente  di fede islamica.
 Quella che si «combatte» tra i banchi non è una guerra  di religione - Bibbia contro Corano -, ma i sintomi di un disagio  crescente si notano eccome. 
I giovani musulmani che frequentano le medie  e le superiori nel nostro paese sono aumentati negli ultimi 5 anni di  circa il 20%. 
Anche la nostra sta diventando (e non da oggi) una scuola  sempre più multietnica e questo sarebbe positivo in uno Stato che  vedesse nella Pubblica Istruzione un'OPA su sui investire in termini di  crescita culturale ed educazione civica; ma questo, purtroppo, non è il  caso dell'Italia, dove la scuola è da sempre considerata l'ultima ruota  del carro.
Sarà per questo che la nostra scuola nel  bene (poco) e nel male (tanto) rimane lo specchio fedele di un Paese  sempre più afflitto dalla «sindrome del gambero», tra continui passi  indietro perfino sul fronte di quelle che dovrebbero essere le nostre  più radicate tradizioni in termini di civiltà cattolica. 
E invece in  Parlamento è tutto un fiorire di proposte di segno opposto: come ad  esempio il progetto di sostituire l'ora di religione con una nuova  materia, Storia delle religione, nel tentativo demagogico di garantire  la «par condicio» con le altre fedi.
......l'associazione Gherush92 che chiede di  censurare lo studio dei Dante in quanto «discriminatorio e offensivo». 
Il capolavoro di Dante conterrebbe - a giudizio di Gherush92, cui  aderiscono molti docenti - «accenti islamofobici»: «Nel canto 28°  dell'Inferno - si legge in articolo del Corriere.it ripreso dal sito  studentesco Scuolazoo -, Dante descrive le orrende pene che soffrono i  seminatori di discordie, cioè coloro che in vita hanno operato  lacerazioni politiche, religiose e familiari. 
Intanto è notizia di ieri che nella Scuola  Svizzera di Bergamo l'ora di religione cattolica è stata cancellata: al  suo posto si studierà «etica». 
Una novità che ha sorpreso genitori e  Diocesi: «Questa decisione è un clamoroso errore». 
La Scuola Svizzera è  l'unica scuola plurilingue di tutta la Bergamasca (comprende classi  medie, elementari, e dell'infanzia) dove una metà degli iscritti è  italiani e l'altra metà è straniera. In nome di Dio. Allah permettendo.