darkog
In Hoc Signo Vince..
Distinguiamo:
a)delisting: sono tutto meno che un esperto di procedure di delisting, ma penso proprio non sia possibile delistare un titolo dall'unica borsa sulla quale è quotato con uno schiocco di dita.
E poi mi chiedo: pensate veramente che sarebbe bastato a tranquillizzare le decine di migliaia di azionisti?
b)sospensione di titolo e semestrale: cosa avrebbero risolto? Come si sarebbe comportato il mercato? Tutti buoni? E quando fossero usciti dal guscio, cosa sarebbe cambiato?
Se pensate che la probabile nazionalizzazione sia conseguenza del panico in borsa secondo me vi sbagliate. Per tentare un aumento di capitale è indispensabile spiegare (magari con qualche modesta "velatura"...) come sono messi i conti. Una volta alzato il coperchio, le azioni, sospese o delistate, sarebbero state carta straccia...
Non ho mai pensato che la nazionalizzazione sia la causa del panico delle quotazioni. Penso solamente che questo panico ha accelerato il processo. E in questi casi molto spesso la fretta non é sinonimo di buona riuscita dell'operazione.
Non parlavo di delisting, parlavo di sospendere il titolo come fatto con ESFG per evitare tale clamore mediatico e un rischio di corsa agli sportelli.
Alla fine la soluzione penso sia unica. Restano solo da capire gli scenari che si prospettano.
Il ringraziamento a rott per la competenza nelle disamine é ormai un must di questo forum.
Anche se mi é capitato di avere un approccio molte volte diverso e non sempre inerente alle nuove legislazioni, il suo contributo al forum é realmente alto e sempre argomentato.
Ora dobbiamo capire fino a quando si spingeranno a utilizzare le nuove normative e se nn inventeranno qlc di diverso per aggirare le norme e tutelare gli investitori.
Ne approfitto per domandare a Rott le normative al riguardo di una parziale nazionalizzazione e di un prestito dello stato. É possibile? Il bail-in si attuarebbe solo per la parte di capitale immessa?