se, a quanto pare, riguarda solo i clienti che hanno dei pronti contro termine di obbligazioni del gruppo ESi, direi che fanno un'offerta che consente alla banca di evitare contenziosi legali e tenere buoni rapporti con i correntisti.
In casi analoghi, ricordo ai tempi dell'Argentina, da noi le banche, salvo eccezioni, si erano fatte carico del rimborso a scadenza del PCT.
D'altronde anche se sui contratti risulta che il cliente accetta il rischio emittente sarebbe difficile per la banca sostenere le sue ragioni in un tribunale visto che quasi sempre il cliente non interviene nella scelta del titolo sottostante.
Penso che avranno valutato bene gli importi in ballo affinchè siano sostenibili anche per i test altrimenti ci sarà un'altro avvicendamento ai vertici.