....GNB Seguros (ex-Bes Vida).
Chi segue i suoi titoli subordinati sa che da quando è esplosa la crisi Bes si è passati attraverso diverse fasi.
Subito dopo il 3 agosto era prioritario capire dove fossero finiti quei titoli: banco mau o banco bom?
La risposta è venuta dopo poche settimane, ma si è insinuato un altro dubbio: quali danni avrà lasciato Salgado, con la sua cricca?
Un primo segnale rassicurante è venuto il 20 agosto, quando è stato pubblicato l’articolo di Diario Economico che ho più volte linkato:
ISP garante que exposição ao GES não compromete Tranquilidade e BES Vida | Económico
Ma può un articolo di giornale, per quanto autorevole, rassicurare un investitore? Personalmente avevo bisogno di capire meglio e sono riuscito, non senza difficoltà, a contattare, dopo il 20 agosto, la giornalista portoghese che ha scritto quell’articolo. Al telefono la Marta mi ha confermato di aver parlato con alcune persone dell’Instituto de Seguros de Portugal (il regolatore assicurativo portoghese) dalle quali aveva raccolto quelle dichiarazioni. Allora mi sono messo alla caccia di quei nominativi, li ho contattati, ma con scarsi risultati.
Costoro mi hanno chiesto di porre i miei quesiti per iscritto, promettendomi una risposta che non è mai arrivata. Motivo? Il presidente di ISP, José Figueiredo Almaça, non autorizzava dichiarazioni ufficiali.
La novità successiva non è venuta da ISP, ma da Bes Vida stessa, con la pubblicazione, il 30 agosto, della semestrale, della quale ho già riferito e che, a mio avviso, conteneva dati e informazioni di per sé tranquillizzanti.
La posizione di ISP, però, non è rimasta avvolta nel mistero, se non sino alla seconda metà di novembre, quando il buon José Figueiredo Almaça ha deposto presso la Commissione Parlamentare di Inchiesta portoghese sul caso Bes/Ges.
Sono riuscito a trovare il documento che riassume quanto deposto da José Figueiredo Almaça a proposito del rapporto tra gli assicurativi Bes/Ges e le altre società del Gruppo.
Eccone i passaggi più significativi:
1)lo scorso 6 giugno ISP ha saputo di un finanziamento di 150 mln rilasciato poco prima da Tranquilidade (l’assicurazione di Ges, da non confondersi con Bes Vida) a ESFG. A quel punto ISP ha richiesto:
a)a Tranquilidade di chiudere il finanziamento a ESFG;
b)a Bes Vida (e a Bes Seguros) di chiarire quali fossero i suoi rapporti finanziari con Ges.
2)il 18 giugno Bes Vida ha risposto a ISP, placandone le preoccupazioni.
3)l’11 luglio ISP ha chiesto ufficialmente a Bes Vida che qualsiasi operazione con società Bes o Ges fosse preventivamente comunicata a ISP e da ISP autorizzata.
Tutto questo, nella lingua e nei termini usati da José Figueiredo Almaça suona così:
“BES Vida e BES Seguros
A 18 de junho foram rececionadas as cartas da BES Vida e da BES Seguros em resposta à carta do ISP de 6 de junho, não tendo as mesmas suscitado preocupações adicionais.
A 11 de julho, o ISP enviou carta à BES Vida e à BES Seguros, solicitando a comunicação prévia ao ISP de qualquer operação com empresas do GES e do BES, entre outras, até que o ISP comunicasse o contrário.”
4)nel giudicare la situazione attuale, José Figueiredo Almaça si è espresso così:
“Acresce que a BES Vida, que hoje se encontra no grupo Novo Banco, bem como a BES Seguros, cujo acionista de referência é o Crédit Agrícole, não sofreram impactos significativos com a crise do GES.
Mantêm-se as medidas de acompanhamento determinadas em julho de 2014 para a BES Vida,….”
In altre parole: Bes Vida non ha subito impatti significativi dalla crisi Ges, e nel frattempo ISP ha continuato a seguire molto da vicino la situazione dell’assicurativo.
Ecco dunque confermato, con qualche mese di ritardo, quanto rivelato dalla giornalista di diario economico.
Il documento si dilunga a descrivere le vicende di Tranquilidade, ma questo non riguarda Bes Vida.
Tutto questo significa che Bes Vida, divenuta nel frattempo GNB Seguros, è il più solido assicurativo del pianeta? Ovviamente non si può dire questo. Anzi: sarei personalmente sorpreso se la società presentasse per il 2014 conti mirabolanti.
Direi però che il timore di trovare sinistre presenze negli armadi della società è, a questo punto, allontanato in maniera definitiva.
Credo che chi ha investito in Bes Vida possa continuare a concentrarsi sul prossimo passaggio critico: l’asta su Novo Banco…