Val
Torniamo alla LIRA
Il reddito di cittadinanza secondo ESF
1) IL RDC, PER ESSERE CHIAMATO TALE, ANDREBBE DATO A TUTTI I CITTADINI ITALIANI, NESSUNO ESCLUSO,
NELLE FORME E NEI TERMINI PIÙ ADEGUATI AL RISPETTO DEI PRINCIPI DI EQUITÀ E DI GIUSTIZIA PREVISTI DALLA COSTITUZIONE ITALIANA;
2) DEVE AVERE COME OBIETTIVI:
E PIÙ IN GENERALE DELLA COLLETTIVITÀ SIA IN TERMINI UMANI E SPIRITUALI, CHE MERAMENTE PRODUTTIVI;
4) ANDREBBE CORRISPOSTO SOLTANTO A CHI APRE (O HA GIÀ APERTO) UNA PARTITA IVA.
NOTA IMPORTANTE: per produzione, economia, industria, ecc. non intendiamo necessariamente i rispettivi valori attuali, anzi,
intendiamo valori diversi da quelli odierni, dove per esempio per produzione intendiamo la realizzazione di oggetti.
Per produzione ESF intende qualsiasi bene, servizio o altro – materiale o immateriale – recante con sé il valore di un miglioramento,
quindi un vantaggio sociale, economico, psicofisico, morale, materiale che il produttore cede alla comunità.
In una parola, PROGRESSO.
Il mondo è cambiato, non ti va bene?
Rimboccati le maniche e cambialo ancora
Questo ennesimo articolo sul tema si deve ai continui dibattiti con persone che o ci fanno o ci sono,
convinte del fatto che tutto debba essere loro offerto come dovuto tributo alla loro stessa esistenza.
Svegliatevi, il mondo è cambiato e non in chiave assistenzialista.
Del resto è su questo principio del travisamento del concetto di diritti che si fondano le più grandi conquiste egoistiche del mondo.
Il diritto ai diritti è diventato il vero sport nazionale.
Peccato che a furia di scendere i piazza per i diritti più distanti dalle esigenze collegate alle crisi che si inanellano da decenni,
ci siamo accorti oggi che i diritti fondamentali non solo non ci sono più, ma non possono più essere garantiti dallo Stato.
E che senza la tutela dello Stato non esista nessun altro “avvocato del popolo” che possa sostituirla.
Hanno marciato a fianco degli eroi di Mani pulite, contro il pentapartito, contro la castacriccacorruzione.
Contro lo Stato invasore e pervadente, dando per scontato che laddove c’era lo Stato ci fosse malaffare.
Hanno sghignazzato agli spettacoli di Grillo, che li avvertiva che lo Tsunami sarebbe arrivato.
Ma lo hanno fatto con gli occhi bendati, dormendo in piedi.
Ora che lo tsunami è arrivato si incazzano e battono cassa contro il lavoro malpagato alla faccia della laurea e a favore del RDC, che a detta loro, darebbe dignità al cittadino.
Reddito di cittadinanza o lavoro?
“600€ al mese sono un’umiliazione, quindi dateci 600€ al mese
in cambio del rifiuto delle vostre schifose offerte di lavoro, perché così è più dignitoso”
Sì ma le proposte di lavoro nel piano del reddito di cittadinanza sono uguali o peggiori di quelli rimasti sul mercato.
Quindi come la mettiamo?
Il punto insomma sembra essere il seguente: il RDC ha restituito dignità agli ultimi e finalmente ci rende liberi di rifiutare offerte di lavoro sconvenienti (MA VA’?).
Sei contro questa idea?
allora sei alla pari di Confindustria e soci, uno sporco schiavista.
È sempre la solita storia: la civiltà dei diritti (ma con le pezze al culo) non cita mai doveri e responsabilità.
Specie le responsabilità di aver contribuito a devastare i diritti basilari.
Hanno abbracciato la moneta unica, perché gli consente di comprare tutto ciò che il mercato offre anche se non hanno uno stipendio.
Si sono adagiati sull’idea che la globalizzazione gli avrebbe messo qualsiasi merce a portata di click.
Hanno chiesto meno Stato e più impresa perché si sentivano in catene.
Hanno tifato per le privatizzazioni, perché dicevano che erano uno spreco.
E tu in cambio di questa rivoluzione che cosa offri, il tuo CV?
Essì, perché sventolano il curriculum come se di per sé dovesse rappresentare un diritto acquisito.
E se il mercato del tuo CV non sa cosa farsene?
E se l’impresa è morta asfissiata dalle logice mercantili che regolano l’Europa?
Se l’impiego pubblico non c’è più perché il settore pubblico è sparito?
Con chi ti incazzi adesso che non c’è neanche uno Stato a cui tirare le pietre?
Ma poi il tuo CV è coerente con il mondo del futuro dove tutti hanno il diritto a tutto o è fermo al secolo scorso?
La tua laurea ricambia le attese professionali o è servita solo per farti la foto al giorno della tesi con mamma e papà
che ci tenevano tanto ad esibirti come trofeo con amici e parenti?
Insomma tu hai mercato (sai fare qualcosa di utile e fatto bene) o no?
Perché quello (con rare eccezioni) non lo decide lo Stato.
Lo decide il mercato. Ma da sempre.
Adesso perché l’acqua ti tocca le terga ti vai a vedere i film di Ken Loach?
Ti serve prendere coscienza? Adesso?
E per farne cosa, per piangere su facebook o per riprendere a lottare?
Ma stai a casa che è meglio!
Reddito di cittadinanza? Se apri la partita IVA
O altra posizione prevista dallo Stato che dia modo al cittadino di dimostrare la propria volontà di lavorare. Solo questo.
Se il reddito di cittadinanza fosse davvero concepito come leva per cercare/creare lavoro
non si vede perché non dovrebbe essere stato regolamentato a dovere.
Non per fare lo schiavo ma per poter dare alla comunità quello che sai fare e che serve alla collettività.
In ambienti M5S è arcinota la litania sul reddito universale in due assiomi che suonano pressappoco così:
1- “ad ogni cittadino spetta un minimo di sussitenza.
Se no, visto che in fabbrica ci vanno i robot e non gli operai (sì, ma come te la sogni tu, fra 40/50 anni, forse) chi le compra le merci prodotte?”
E chi ti dice che qualcuno te le voglia vendere e che invece non sia la scusa buona per far fuori qualche miliardo di ciuccia risorse
(leggi STIAMO ENTRANDO NELLA AMA-ZONE. TENETEVI PRONTI ALL’IMPATTO)?(ndr)
2- “e chi invece vorrà continuare a lavorare, guadagnerà molto di più”
Finché tutti gli altri non organizzeranno una nuova lotta di classe perché sarà per loro troppo umiliante poter spendere di meno dei ricchi, giusto?(ndr)
Bene, allora quale occasione migliore di questa sarebbe stata sperimentare un doppio binario con l’erogazione del RDC via p.iva per tutti,
con la possibilità di chi ha capacità ed energie, di mettersi in gioco?
Il principio è molto semplice: cosa sai fare?
Sai inventare, Progettare?
Suonare la chitarra?
Bene, con la tua partita iva potrai essere in regola per creare, suonare/insegnare, ecc.
Che strumentazioni ti servono?
Un laboratorio, uno studio?
Un’aula per tenere corsi?
Ti finanzio a fondo perduto dopo aver stabilito assieme il budget adatto.
Stabiliamo assieme anche la zona, perché è chiaro che se mi vieni a dire che vivi sul cucuzzolo della montaga tutto solo soletto
e ti vuoi aprire il negozio nel seminterrato o che ti devo portare la fibra ottica sul cucuzzolo, che mi costa tre miliardi, mica sono fesso.
Muovi il culo e scendi a valle.
Fino a lì ti vengo incontro.
A questo dovrebbe servire il navigator.
Non a prendere lo stipendio (circa 1700€ netti che manco un ingegnere elettronico…) più il sussidio di 600€ per le partite iva
(ma come, anche se sono stipendiati? Essì, perché non è mica vero che i diplomati nella stanza dei bottoni, cercano voti, nooooo!)
per starsene a casa perché c’è il covid!
Tutto a fondo perduto!
Io ti do anche il RDC per qualche tempo, per quanto? 1-2-3 anni?
Poi però devi saper camminare da solo.
Se no sticazzi vecchio mio!
Sarebbe stato tutto molto più semplice.
Non occorreva nemmeno tutta la trafila delle certificazioni via ISEE
per non essere neanche in grado di individuare mafiosi, ex brigatisti e malviventi a cui è finito in tasca il RDC (!1!!1!).
In mezzo a loro è pieno di rapporti di dipendenza sottopagata travestiti da collaborazioni professionali.
Figuriamoci se non è gente motivata e di buona volontà.
Ma per farlo bisogna mettersi di traverso in Europa.
Occorre sbattersene del vincolo del 3% come hanno fatto Irlanda, Francia e Portogallo.
Dobbiamo dire all’Olanda: “bene, da voi arrivano 6 miliardi all’anno di soldi delle tasse eluse in Italia.
Sai come facciamo? che noi all’Europa da domani daremo 6 miliardi in meno di contributi europei.”.
Oppure uscire dall’euro.
Questi discorsi li avete sentiti fare ai protettori del reddito di cittadinanza?
No, se ne guardano bene di mettersi contro l’Europa.
Perché un minuto dopo ci sarebbe lo spread a disarcionarli dalla poltrona!
Conclusioni
Vedo molte persone che per anni hanno tifato contro lo Stato, affogare lamentandosi che non c’è più lo Stato.
Al laureato lo hanno scritto bello chiaro e tondo che se non accetterà lavori degradanti
(gli unici rimasti in Italia per la quasi totalità dei disoccupati) non avrà più un soldo.
Solo che gliel’hanno indorata con la PNL e non se n’è accorto che serviva a pigliare voti.
In attesa che lo Stato ci riporti tutti nei dorati anni settanta, dove lo stellone tricolore premiava tutti con ricchi premi e cotillons,
rimanete pure con i vostri CV in mano invece di ricostruire lo Stato, non per voi stessi, ma per quelli migliori di noi che verranno domani.
Eh già, dice il laureato a spasso, ma a me cosa viene in tasca?
Meglio la lenta agonia con conto finale lasciato alle future generazioni.
Non quello del debito pubblico, ma del reddito di sopravvivenza.
Essì, perché in fondo il reddito di cittadinanza è una trappola per topi che ha incanalato il dissenso e la rabbia.
A nostro avviso involontariamente da parte dei parlamentari del M5S, ma certamente da parte delle classi dominanti che hanno,
conoscenza, cultura, strumenti e mezzi per prevedere a lunghissimo termine come muoversi e soprattutto conosce benissimo la psicologia delle masse.
1) IL RDC, PER ESSERE CHIAMATO TALE, ANDREBBE DATO A TUTTI I CITTADINI ITALIANI, NESSUNO ESCLUSO,
NELLE FORME E NEI TERMINI PIÙ ADEGUATI AL RISPETTO DEI PRINCIPI DI EQUITÀ E DI GIUSTIZIA PREVISTI DALLA COSTITUZIONE ITALIANA;
2) DEVE AVERE COME OBIETTIVI:
- L’AGEVOLAZIONE DELL’ADATTAMENTO DEI CITTADINI AI CAMBIAMENTI GLOBALI TROPPO RAPIDI RISPETTO ALLE CAPACITÀ COGNITIVE DEI SINGOLI E DELLE MASSE
- DIFENDERE CHI NON È OGGETTIVAMENTE ADATTABILE A DETTI MUTAMENTI
- SOSTENERE LA TRANSIZIONE DI INTERE CLASSI PRODUTTIVE VERSO LA NUOVA FRONTIERA TECNOLOGICA IN ARRIVO;
E PIÙ IN GENERALE DELLA COLLETTIVITÀ SIA IN TERMINI UMANI E SPIRITUALI, CHE MERAMENTE PRODUTTIVI;
4) ANDREBBE CORRISPOSTO SOLTANTO A CHI APRE (O HA GIÀ APERTO) UNA PARTITA IVA.
NOTA IMPORTANTE: per produzione, economia, industria, ecc. non intendiamo necessariamente i rispettivi valori attuali, anzi,
intendiamo valori diversi da quelli odierni, dove per esempio per produzione intendiamo la realizzazione di oggetti.
Per produzione ESF intende qualsiasi bene, servizio o altro – materiale o immateriale – recante con sé il valore di un miglioramento,
quindi un vantaggio sociale, economico, psicofisico, morale, materiale che il produttore cede alla comunità.
In una parola, PROGRESSO.
Il mondo è cambiato, non ti va bene?
Rimboccati le maniche e cambialo ancora
Questo ennesimo articolo sul tema si deve ai continui dibattiti con persone che o ci fanno o ci sono,
convinte del fatto che tutto debba essere loro offerto come dovuto tributo alla loro stessa esistenza.
Svegliatevi, il mondo è cambiato e non in chiave assistenzialista.
Del resto è su questo principio del travisamento del concetto di diritti che si fondano le più grandi conquiste egoistiche del mondo.
Il diritto ai diritti è diventato il vero sport nazionale.
Peccato che a furia di scendere i piazza per i diritti più distanti dalle esigenze collegate alle crisi che si inanellano da decenni,
ci siamo accorti oggi che i diritti fondamentali non solo non ci sono più, ma non possono più essere garantiti dallo Stato.
E che senza la tutela dello Stato non esista nessun altro “avvocato del popolo” che possa sostituirla.
Hanno marciato a fianco degli eroi di Mani pulite, contro il pentapartito, contro la castacriccacorruzione.
Contro lo Stato invasore e pervadente, dando per scontato che laddove c’era lo Stato ci fosse malaffare.
Hanno sghignazzato agli spettacoli di Grillo, che li avvertiva che lo Tsunami sarebbe arrivato.
Ma lo hanno fatto con gli occhi bendati, dormendo in piedi.
Ora che lo tsunami è arrivato si incazzano e battono cassa contro il lavoro malpagato alla faccia della laurea e a favore del RDC, che a detta loro, darebbe dignità al cittadino.
Reddito di cittadinanza o lavoro?
“600€ al mese sono un’umiliazione, quindi dateci 600€ al mese
in cambio del rifiuto delle vostre schifose offerte di lavoro, perché così è più dignitoso”
Sì ma le proposte di lavoro nel piano del reddito di cittadinanza sono uguali o peggiori di quelli rimasti sul mercato.
Quindi come la mettiamo?
Il punto insomma sembra essere il seguente: il RDC ha restituito dignità agli ultimi e finalmente ci rende liberi di rifiutare offerte di lavoro sconvenienti (MA VA’?).
Sei contro questa idea?
allora sei alla pari di Confindustria e soci, uno sporco schiavista.
È sempre la solita storia: la civiltà dei diritti (ma con le pezze al culo) non cita mai doveri e responsabilità.
Specie le responsabilità di aver contribuito a devastare i diritti basilari.
Hanno abbracciato la moneta unica, perché gli consente di comprare tutto ciò che il mercato offre anche se non hanno uno stipendio.
Si sono adagiati sull’idea che la globalizzazione gli avrebbe messo qualsiasi merce a portata di click.
Hanno chiesto meno Stato e più impresa perché si sentivano in catene.
Hanno tifato per le privatizzazioni, perché dicevano che erano uno spreco.
E tu in cambio di questa rivoluzione che cosa offri, il tuo CV?
Essì, perché sventolano il curriculum come se di per sé dovesse rappresentare un diritto acquisito.
E se il mercato del tuo CV non sa cosa farsene?
E se l’impresa è morta asfissiata dalle logice mercantili che regolano l’Europa?
Se l’impiego pubblico non c’è più perché il settore pubblico è sparito?
Con chi ti incazzi adesso che non c’è neanche uno Stato a cui tirare le pietre?
Ma poi il tuo CV è coerente con il mondo del futuro dove tutti hanno il diritto a tutto o è fermo al secolo scorso?
La tua laurea ricambia le attese professionali o è servita solo per farti la foto al giorno della tesi con mamma e papà
che ci tenevano tanto ad esibirti come trofeo con amici e parenti?
Insomma tu hai mercato (sai fare qualcosa di utile e fatto bene) o no?
Perché quello (con rare eccezioni) non lo decide lo Stato.
Lo decide il mercato. Ma da sempre.
Adesso perché l’acqua ti tocca le terga ti vai a vedere i film di Ken Loach?
Ti serve prendere coscienza? Adesso?
E per farne cosa, per piangere su facebook o per riprendere a lottare?
Ma stai a casa che è meglio!
Reddito di cittadinanza? Se apri la partita IVA
O altra posizione prevista dallo Stato che dia modo al cittadino di dimostrare la propria volontà di lavorare. Solo questo.
Se il reddito di cittadinanza fosse davvero concepito come leva per cercare/creare lavoro
non si vede perché non dovrebbe essere stato regolamentato a dovere.
Non per fare lo schiavo ma per poter dare alla comunità quello che sai fare e che serve alla collettività.
In ambienti M5S è arcinota la litania sul reddito universale in due assiomi che suonano pressappoco così:
1- “ad ogni cittadino spetta un minimo di sussitenza.
Se no, visto che in fabbrica ci vanno i robot e non gli operai (sì, ma come te la sogni tu, fra 40/50 anni, forse) chi le compra le merci prodotte?”
E chi ti dice che qualcuno te le voglia vendere e che invece non sia la scusa buona per far fuori qualche miliardo di ciuccia risorse
(leggi STIAMO ENTRANDO NELLA AMA-ZONE. TENETEVI PRONTI ALL’IMPATTO)?(ndr)
2- “e chi invece vorrà continuare a lavorare, guadagnerà molto di più”
Finché tutti gli altri non organizzeranno una nuova lotta di classe perché sarà per loro troppo umiliante poter spendere di meno dei ricchi, giusto?(ndr)
Bene, allora quale occasione migliore di questa sarebbe stata sperimentare un doppio binario con l’erogazione del RDC via p.iva per tutti,
con la possibilità di chi ha capacità ed energie, di mettersi in gioco?
Il principio è molto semplice: cosa sai fare?
Sai inventare, Progettare?
Suonare la chitarra?
Bene, con la tua partita iva potrai essere in regola per creare, suonare/insegnare, ecc.
Che strumentazioni ti servono?
Un laboratorio, uno studio?
Un’aula per tenere corsi?
Ti finanzio a fondo perduto dopo aver stabilito assieme il budget adatto.
Stabiliamo assieme anche la zona, perché è chiaro che se mi vieni a dire che vivi sul cucuzzolo della montaga tutto solo soletto
e ti vuoi aprire il negozio nel seminterrato o che ti devo portare la fibra ottica sul cucuzzolo, che mi costa tre miliardi, mica sono fesso.
Muovi il culo e scendi a valle.
Fino a lì ti vengo incontro.
A questo dovrebbe servire il navigator.
Non a prendere lo stipendio (circa 1700€ netti che manco un ingegnere elettronico…) più il sussidio di 600€ per le partite iva
(ma come, anche se sono stipendiati? Essì, perché non è mica vero che i diplomati nella stanza dei bottoni, cercano voti, nooooo!)
per starsene a casa perché c’è il covid!
Tutto a fondo perduto!
Io ti do anche il RDC per qualche tempo, per quanto? 1-2-3 anni?
Poi però devi saper camminare da solo.
Se no sticazzi vecchio mio!
Sarebbe stato tutto molto più semplice.
Non occorreva nemmeno tutta la trafila delle certificazioni via ISEE
per non essere neanche in grado di individuare mafiosi, ex brigatisti e malviventi a cui è finito in tasca il RDC (!1!!1!).
In mezzo a loro è pieno di rapporti di dipendenza sottopagata travestiti da collaborazioni professionali.
Figuriamoci se non è gente motivata e di buona volontà.
Ma per farlo bisogna mettersi di traverso in Europa.
Occorre sbattersene del vincolo del 3% come hanno fatto Irlanda, Francia e Portogallo.
Dobbiamo dire all’Olanda: “bene, da voi arrivano 6 miliardi all’anno di soldi delle tasse eluse in Italia.
Sai come facciamo? che noi all’Europa da domani daremo 6 miliardi in meno di contributi europei.”.
Oppure uscire dall’euro.
Questi discorsi li avete sentiti fare ai protettori del reddito di cittadinanza?
No, se ne guardano bene di mettersi contro l’Europa.
Perché un minuto dopo ci sarebbe lo spread a disarcionarli dalla poltrona!
Conclusioni
Vedo molte persone che per anni hanno tifato contro lo Stato, affogare lamentandosi che non c’è più lo Stato.
Al laureato lo hanno scritto bello chiaro e tondo che se non accetterà lavori degradanti
(gli unici rimasti in Italia per la quasi totalità dei disoccupati) non avrà più un soldo.
Solo che gliel’hanno indorata con la PNL e non se n’è accorto che serviva a pigliare voti.
In attesa che lo Stato ci riporti tutti nei dorati anni settanta, dove lo stellone tricolore premiava tutti con ricchi premi e cotillons,
rimanete pure con i vostri CV in mano invece di ricostruire lo Stato, non per voi stessi, ma per quelli migliori di noi che verranno domani.
Eh già, dice il laureato a spasso, ma a me cosa viene in tasca?
Meglio la lenta agonia con conto finale lasciato alle future generazioni.
Non quello del debito pubblico, ma del reddito di sopravvivenza.
Essì, perché in fondo il reddito di cittadinanza è una trappola per topi che ha incanalato il dissenso e la rabbia.
A nostro avviso involontariamente da parte dei parlamentari del M5S, ma certamente da parte delle classi dominanti che hanno,
conoscenza, cultura, strumenti e mezzi per prevedere a lunghissimo termine come muoversi e soprattutto conosce benissimo la psicologia delle masse.