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L'angolo del trader - 15/5/2007
Il nuovo oro. Così l'ultimo numero dell'Economist ha definito il Platino, metallo prezioso le cui quotazioni sul Nymex di New York si trovano in prossimità dei massimi storici a 1.350 dollari per oncia, ad un soffio dal record di 1.390 dollari, stabiliti con un picco di quotazione nel novembre scorso. “Nel corso del 2006 le forniture di platino hanno superato sebbene di poco, la domanda, attestandosi a 6,79 milioni di once contro 6,78” sottolinea il “Platinum report 2007” elaborato dal principale raffinatore di platino Johnson Mattey. Il primo fattore di crescita della domanda del metallo prezioso è il comparto dell'auto catalitica, con un peso del 62% sulla richiesta totale e una crescita dai 3,8 milioni di once del 2005 ai 4,2 milioni del 2006”. Secondo gli esperti l'andamento positivo della domanda proveniente da questo settore dovrebbe proseguire verso nuovi record nel 2007 trainata in Europa dalla diffusione delle vetture diesel e catalizzate e in Asia dal forte sviluppo economico e dunque dalla sempre maggiore richiesta di mezzi di trasporto. “Dovrebbe inoltre essersi esaurito lo spazio per ulteriori riduzioni dell'uso del platino a favore del palladio, giustificato negli scorsi anni dall'elevato differenziale di prezzo tra i due metalli”. Alcuni dubbi vengono invece dalla domanda di platino proveniente dal comparto della gioielleria, soprattutto in virtù degli elevati prezzi raggiunti dal metallo prezioso. Johnson Mattey ritiene però possibile un'espansione della domanda di platino anche in questo comparto a condizione che i prezzi si stabilizzino. Sul fronte dell'approvvigionamento è sempre il Sudafrica a fare la parte del leone con un peso pari al 78% della produzione complessiva mondiale di platino e un incremento da 5,12 milioni di once del 2005 a 5,29 nel 2006. Molti operatori, pur avendo assistito anche recentemente a speculazioni simili che avevano gonfiato i prezzi di mercato di altre commodities, si erano detti scettici sulle possibilità di seri rialzi del platino. Ma a favorire il rally del prezioso metallo ha contribuito anche la componente speculativo- finanziaria. Nelle scorse settimane sono è stato lanciato dalla svizzera Zurich Cantonal Bank un Etf garantito dall'accantonamento fisico di platino e palladio. Una quotazione che potrebbe ancora lievitare se nascessero altri Etf o se ci fossero difficoltà di estrazione. Nella migliore delle ipotesi gli esperti di Johnson Mattey ritengono difficile che il prezzo del platino possa comunque scendere sotto i 1200 dollari per oncia.
Il nuovo oro. Così l'ultimo numero dell'Economist ha definito il Platino, metallo prezioso le cui quotazioni sul Nymex di New York si trovano in prossimità dei massimi storici a 1.350 dollari per oncia, ad un soffio dal record di 1.390 dollari, stabiliti con un picco di quotazione nel novembre scorso. “Nel corso del 2006 le forniture di platino hanno superato sebbene di poco, la domanda, attestandosi a 6,79 milioni di once contro 6,78” sottolinea il “Platinum report 2007” elaborato dal principale raffinatore di platino Johnson Mattey. Il primo fattore di crescita della domanda del metallo prezioso è il comparto dell'auto catalitica, con un peso del 62% sulla richiesta totale e una crescita dai 3,8 milioni di once del 2005 ai 4,2 milioni del 2006”. Secondo gli esperti l'andamento positivo della domanda proveniente da questo settore dovrebbe proseguire verso nuovi record nel 2007 trainata in Europa dalla diffusione delle vetture diesel e catalizzate e in Asia dal forte sviluppo economico e dunque dalla sempre maggiore richiesta di mezzi di trasporto. “Dovrebbe inoltre essersi esaurito lo spazio per ulteriori riduzioni dell'uso del platino a favore del palladio, giustificato negli scorsi anni dall'elevato differenziale di prezzo tra i due metalli”. Alcuni dubbi vengono invece dalla domanda di platino proveniente dal comparto della gioielleria, soprattutto in virtù degli elevati prezzi raggiunti dal metallo prezioso. Johnson Mattey ritiene però possibile un'espansione della domanda di platino anche in questo comparto a condizione che i prezzi si stabilizzino. Sul fronte dell'approvvigionamento è sempre il Sudafrica a fare la parte del leone con un peso pari al 78% della produzione complessiva mondiale di platino e un incremento da 5,12 milioni di once del 2005 a 5,29 nel 2006. Molti operatori, pur avendo assistito anche recentemente a speculazioni simili che avevano gonfiato i prezzi di mercato di altre commodities, si erano detti scettici sulle possibilità di seri rialzi del platino. Ma a favorire il rally del prezioso metallo ha contribuito anche la componente speculativo- finanziaria. Nelle scorse settimane sono è stato lanciato dalla svizzera Zurich Cantonal Bank un Etf garantito dall'accantonamento fisico di platino e palladio. Una quotazione che potrebbe ancora lievitare se nascessero altri Etf o se ci fossero difficoltà di estrazione. Nella migliore delle ipotesi gli esperti di Johnson Mattey ritengono difficile che il prezzo del platino possa comunque scendere sotto i 1200 dollari per oncia.