L'angolo della poesia

Ad alcuni piace la poesia di Wislawa Szymborska

Ad alcuni
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo, e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.


Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.

La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano.
 
Lettera dal carcere Nazim Hikmet

Mia sola al mondo
mi dici nell'ultima lettera:
"La testa mi scoppia, il mio cuore si ferma,
se t'impiccano
se ti perdo
morirò."
Vivrai, moglie mia,
il mio ricordo come un fumo nero
si disperderà nel vento.
Vivrai, sorella dai rossi capelli del mio cuore,
i morti non occupano più di un anno
la gente del ventesimo secolo.
La morte
un morto che dondola appeso a una corda,
è a quella morte
che il mio cuore non può rassegnarsi.
Ma
rassicurati, amore mio,
se la mano nera e pelosa di un povero zingaro
finirà col mettermi la corda attorno al collo
guarderanno invano
negli occhi azzurri di Nazim
per scorgervi la paura.

Nel crepuscolo del mio ultimo mattino
vedrò i miei amici e te
e porterò sottoterra soltanto
il rammarico di un canto interrotto.
Donna mia
ape mia dal cuore d'oro
ape mia dagli occhi più dolci del miele
perchè mai t'ho scritto della mia condanna a morte.
C'è un altro processo
non si strappa così la testa di un uomo
come se fosse un ravanello.
Su, non te la prendere,
sono possibilità remote.

Se hai del denaro
comprami delle mutande di lana
ho ancora la sciatica alla gamba.
E la moglie di un prigioniero, ricordati,
non deve avere in testa immagini nere.
 
Ultima modifica:
Le sedie dormono in piedi di Hikmet

Le sedie dormono in piedi
anche il tavolo
il tappeto sdraiato sul dorso
ha chiuso gli arabeschi
lo specchio dorme
gli occhi delle finestre sono chiusi
il balcone dorme
con le gambe penzolanti nel vuoto
i camini sul tetto dirimpetto dormono
sui marciapiedi dormono le acacie
la nuvola dorme
stringendosi al petto una stella
in casa fuori di casa dorme la luce
ma tu ti sei svegliata
mia rosa
le sedie si sono svegliate
si precipitano da un angolo all’altro anche il tavolo
il tappeto si è messo a sedere
gli arabeschi hanno aperto i petali
lo specchio si è risvegliato come un lago all’aurora
le finestre hanno spalancato
immensi occhi azzurri
il balcone si è risvegliato
ha tirato su dal vuoto le gambe
i camini dirimpetto si sono messi a fumare
le acacie han cominciato a chiacchierare
sui marciapiedi
la nuvola si è svegliata
ha lanciato la sua stella nella nostra stanza
in casa fuori di casa la luce si è risvegliata
si è versata sui tuoi capelli
è colata tra le tue palme
ha cinto la tua vita nuda i tuoi piedi bianchi.
 
Ultima modifica:
Un giorno mi sorprese la primavera
che in tutti i campi intorno sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi davano
varietà di toni al paesaggio.
E il sole
sulle fronde tenere
era una pioggia di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere del fiume ampio
si specchiavano
argentei e sottili i pioppi

ANTONIO MACHADO
 
Ogni giorno che passa è un riandare
tutta la storia grigia della vita.
Una donna che appena mi ha parlato
mi ha messo in cuore come un gran germoglio
gonfio di gioia.
È una gioia vedere tanti rami
verdissimi nel vento e tanti fiori
prepotenti, sboccianti, è una gran gioia
perchè nel sangue pure è primavera.

Cesare Pavese
 
Ovunque Tu sia,
ovunque Tu,
immeritatamente,
mi guardi,
ovunque Tu stabilisca
io abbia una casa,
fosse pure una grigia prigione,
io so che da qualsiasi pietra
Tu puoi far scaturire un fiore
nel perimetro della mia mente.

Alda Merini
 
Web

Tutta la notte in bianco
sul tuo profilo a cucire
i pezzi della mia pelle mentre la
staccavi dalla tua...

(Hajime Sawatari Moriyama)
 
Un boschetto di meli:sugli altari
bruciano incensi.
Mormora fresca l'acqua tra i rami
tacitamente,tutto il mondo è ombrato
di rose.
Stormiscono le fronde e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato,esalano gli aneti
sapore di miele
Saffo
 
Cuore,mio cuore, miscuglio di insolubili guai,


torna a galla e a chi ti tratta male tieni testa,


sistemati nei covi dei nemici e non mollare.


Se vinci in pubblico non gloriarti,


se perdi,in casa a piangere non ti isolare.


Se va bene godi,se va male soffri,ma non troppo


Impara infine questa musica dalla vita.


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