El insecto (scusate ma non ho la possibilità di mettere né la tilde, né altri accenti corretti e tanto meno la giusta punteggiatura con ? e ! al rovescio)
(P. Neruda)
De tus caderas a tus pies
quiero hacer un largo viaje.
Soy màs pequeno que un insecto..
Voy por estas colinas,
son de color de avena,
tienen delgadas huellas
que sòlo yo conozco,
centìmetros quemados,
pàlidas perspectivas.
Aquì hay una montana.
No saldré nunca de ella.
Oh qué musgo gigante!
Y un cràter, una rosa
de fuego humedecido!
Por las piernas desciendo
hilando una espiral
o durmiendo en el viaje
y llego a tus rodilla
de redonda dureza
como a las cimas duras
de un claro continente.
Hacia tus pies resbalo,
a las ocho aberturas,
de tus dedos agudos,
lentos, peninsulares,
y de ellos el vacìo
de la sàbana blanca
caigo, buscando ciego
y hambriento tu contorno
de vasija quemante!
TRADUZIONE
L'insetto
Dai tuoi fianchi ai tuoi piedi
voglio fare un lungo viaggio.
Sono più piccolo di un insetto.
Vado per queste colline,
sono colore d'avena,
hanno tracce sottili
che solo io conosco,
centimetri bruciati,
pallide prospettive.
Qui c'è una montagna.
Non ne uscirò mai.
Ah, che muschio gigante!
E' un cratere, una rosa
di rorido fuoco!
Per le tue gambe discendo
filando una spirale
o dormendo nel viaggio
e giungo alle ginocchia
di rotonda durezza
come alle cime dure
d'un chiaro continente.
Verso i tuoi piedi scivolo,
alle otto aperture,
delle dita acuminate,
lente, peninsulari,
e da quelle al vuoto
del lenzuolo bianco,
cado, cercando cieco
e affamato il tuo contorno
di anfora bruciante!