L'angolo della poesia

Di notte
mentre dormo
o tento di dormire
con le mie mani calde
io tocco le lenzuola
e vorrei una presenza
che mi colmasse il cuore.
Invece è solo buio
e ho paura del giorno
e invece è solo sera
e tremo del mattino.
Ma di notte ti vedo
genuflesso al mio lato
e hai l’incandescenza
della stella cometa.
(Alda Merini)
 
Per parlare d’amore (spesso a sproposito)

E vattene, sei troppo innamorevole!

Sei troppo seta per questa plastica rotta,
troppi smeraldi, fibbie con cinghiali,
e quando ti carezzi lo sguardo con le ciglia
io Ravenna e Pisa su un sedile
non so da dove cominciare a ammirarle,
né so guidare con un Tiziano accanto
che di sbieco e lontano tra alberelli
mostra come un segreto un’acqua azzurra
ma di un azzurro che non è che un’idea,
l’idea del fondo che sta di là del fondo
di un labirinto come te di bellezza,
che dall’avorio ti porta alle perle
e dalle perle alla schiuma del mare
e dalla schiuma… Scendi da questa macchina,
sei troppo interamente seducente!

J.Rodolfo Wilcock
 
Giura che mi terrai nuda e legata
per una notte intera, a luci spente;
che se mento sarò martirizzata
a mezzogiorno, irrevocabilmente.

Baciami; dammi cento baci, e mille:
cento per ogni bacio che si estingue,
e mille da succhiare le tonsille
da avere in bocca un'anima e due lingue.

Oh sí, accarezza dolcemente, sfiora,
ma minaccia ogni furia e ogni violenza;
lentamente... non dentro, non ancora...
portami a poco a poco all'incoscienza.

e tu mandali a dormire i tuoi pensieri,
devi ascoltare i sensi solamente,
sarà un combattimento di guerrieri:
combatterà il tuo corpo e non la mente.

Vuoi che tutto finisca e niente duri?
che ognuno vada a fare i fatti suoi?
stacco il telefono, chiudo gli scuri:
e che la notte ricominci!
Vuoi?

Guardalo questo corpo: ti appartiene!!!
Oh, prima ch'io ritorni là con te,
fammi avere qualcosa da portare,
un piccolo qualcosa dentro me,
e non quest'ansia sola, e questo ansare.
Fa' che possa portarti dentro me
qualcosa perchè possa ritornare
e dirti, padre: "Vedi che ho vissuto:
in me il tuo cuore, no, non si è perduto".

Patrizia Valduga
 
La meta

Quando viaggiando
verrai a conoscenza di tutte le verità
e non avrai più paura di nulla,
quando tutte le strade
e tutte le cose ti verranno incontro
e tu le
accetterai,
allora
avrai il massimo
di quanto puoi avere.

Vanja Strle
 
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Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore È una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarci insieme.

Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.

E che vuota andavi per il mondo
come una giara di color frumento,
senz'aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d'ordine cristallino
che non sa perché corre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?

(P. Neruda)
 
DONNA CHE APRE RIVIERE
Giorgio Caproni


Sei donna di marine,
donna che apre riviere.
L'aria delle mattine
bianche è la tua aria
di sale e sono vele
al vento, sono bandiere
spiegate a bordo l'ampie
vesti tue così chiare.
 
Risveglio

Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo,
sboccerai.
prima di allora,
una lunga e fredda notte
potrà passare.
anche dai sogni della notte
trarrai forza e nutrimento.
perciò sii paziente
verso quanto ti accade.
e curati e amati
senza paragonarti o voler essere un altro fiore,
perché non esiste fiore migliore
di quello che s'apre
nella pienezza di ciò che è.
e quando ti avverrà
potrai scoprire che andavi sognando
di essere un fiore che aveva da fiorire.
Ikeda Daisaku
 
Volata sei, fuggita
come una colomba
e ti sei persa, là, verso oriente.
Ma sono rimasti i luoghi che ti videro
e l'ore dei nostri incontri.
Ore deserte,
luoghi per me divenuti un sepolcro
a cui faccio la guardia.

V. Cardarelli
 

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