Le mie foto pasqualine

Mi spiace ma lei mi confonde.
Presumo comunque che si annoiasse e non riuscì a resistere all'agnelllo.:lol:
Mi sa che l'avete presa un po' seriamente....vabè, tra poco leverà il disturbo poichè ello non esiste più:cool:
 
Gentili utenti, checchè se ne dica, nessuna lenticchia abbinata a chicchessia potrà mai sostituire le proteine animali.
Ho sentito un sacco di fesserie dai gorilla alle mucche ai lama.
Nulla di più ridicolo. Ora qui non si stà parlando di pelli, pellicce, patè , caviale o quant’altro. Anche Zarathustra sa che gli eccessi portano al male. I nobili mangiavano troppa carne e soffrivano di gotta…adesso gli uomini si ingozzano di carboidrati e hanno i trigliceridi alle stelle. Ma non è questo il punto. Il punto è e vi prego di rispondere, dove sta il male se io mangio un agnello quando il vostro gattimo quando ammazza un topo è felice e contento e voi gli dite BRAVO FELIX!!!
Con i testicoli dei vostri gatti d’appartamento castrati io ci potrei sfamare mezzo mondo!!!Magnateve na gallina e nun rompete li cojoni a chi se magna l’agnello a Pasqua che se dobbiamo dissertare sui mali del mondo allora non finiamo nemmeno per Natale e passiamo direttamente al tacchino!!!

Caro Zarathustra, lo sai che Nietzsche era vegetariano? ahaha
i gatti casalinghi dove dovrebbero prenderli i topi? pensa il mio è un trovatello e mangia croccantini senza carne.
comunque, questa è la mia ultima risposta...informati potrebbe essere utile alla tua salute e sopratutto a quella dei tuoi figli "se ci tieni".
PER FAVORE, leggi questa:
[FONT=&quot]LONDRA[/FONT][FONT=&quot] - Rinunciare a fettina o bistecca una volta alla settimana per salvare l'ambiente. Perché facendo sparire da tavola la carne almeno un giorno ogni sette si combatte il surriscaldamento globale. L'appello è rilanciato dall'Onu per bocca di Rajendra Pachauri, economista indiano, vegetariano, e una delle voci più autorevoli in materia di clima: presidente dell'Ipcc, il panel intergovernativo sui mutamenti climati delle Nazioni Unite, lo scorso anno ha ricevuto insieme ad Al Gore il premio Nobel per la pace.
L'impatto di quella che appare come una modesta rinuncia sarebbe notevole, più di quello che i non addetti ai lavori possono pensare: l'allevamento di bestiame, infatti, è responsabile del 18% delle emissioni complessive di gas serra, molto più del settore trasporti cui è attribuito il 13%. E, se per molte persone rinunciare all'auto può diventare molto problematico, scegliere insalata, frutta e verdura almeno una volta ogni sette giorni è decisamente più fattibile.
E anche più conveniente per l'ambiente. I numeri parlano chiaro: la produzione di un chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di metano, 23 volte piu dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai processi digestivi degli animali da allevamento.
Pachauri, ne parlerà a Londra nel corsodella annual lecture della 'Compassion in World Farming', un'associazione animalista britannica che ha chiesto al governo di impegnarsi per ridurre il consumo di carne del 60 per cento entro il 2020. Se l'industria della carne denuncia di essere ingiustamente nel mirino, la causa promossa dall'Onu ha già testimonial famosi, come sir Paul McCartney e il Italia l'ex ministro della Sanità Umberto Veronesi. E acquista una urgenza particolare, alla luce delle stime della Fao: secondo l'agenzia Onu per il cibo e l'agricoltura, il consumo di carne è destinato a raddoppiare nel 2050.


Ciao, io lo so che nn sei una persona cattiva.
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