News, Dati, Eventi finanziari Le NEWS del 11 nov. 2003

Parmalat: Tonfo In Borsa, Pesano Dubbi Revisori Su Epicurum

Parmalat: Tonfo In Borsa, Pesano Dubbi Revisori Su Epicurum

(ANSA) - MILANO, 11 NOV - Il titolo [LINK:a27e1d9c0c]Parmalat[/LINK:a27e1d9c0c], sospeso al ribasso a Piazza Affari dopo aver segnato un prezzo minimo a 2,185 euro, in calo di oltre il 15%, risente secondo gli operatori delle incertezze relative alla situazione patrimoniale del gruppo di Calisto Tanzi, all'indomani delle risposte fornite alla Consob.
A rinnovare il nervosismo del mercato sono stati, in particolare, i dubbi sollevati dalla relazione sulla semestrale effettuata dai revisori della Deloitte & Touche e relativi soprattutto all'investimento nel fondo delle Isole Cayman Epicurum.
Deloitte punta infatti i riflettori sull'investimento nel fondo comune estero da 477,7 milioni di euro (al 30 giugno), sottolineando come le quote siano iscritte nella semestrale al valore di sottoscrizione, ma che in realtà mancano informazioni dettagliate e complete sulla situazione del fondo a fine giugno. La società di revisione sottolinea poi di non essere "in grado di confermare la correttezza della contabilizzazione dell'incasso iniziale effettuata dal gruppo" relativa a un contratto di finanza derivata da 850 milioni di euro per la copertura dei rischi euro-dollaro, in mancanza di valutazioni indipendenti relative al 'fair value' del contratto stesso.
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Parmalat,investimento in Epicurum ancora non valutabile-revisori

MILANO, 11 novembre (Reuters) - L'investimento di [LINK:a27e1d9c0c]Parmalat[/LINK:a27e1d9c0c] nel fondo Epicurum non è al momento valutabile in quanto, alla data del 30 giugno 2003, non sono disponibili informazioni dettagliate sulla situazione del fondo in grado di evidenziare il rendimento malutato.
E' quanto si legge nella relazione dei revisori Deloitte & Touche alla relazione semestrale del gruppo alimentare che si conclude con un sostanziale via libera.

Le quote del fondo comune di investimento, che nella relazione dei revisori non è mai citato direttamente come Epicurum, sono iscritte al valore di sottoscrizione, come già ricordato ieri da Parmalat nel comunicato con cui forniva precisazione sull'attivo non immobilizzato, comprendente anche un investimento nel fondo Epicurum per 496,5 milioni di euro.

"La società ci ha informato che il primo bilancio disponibile del fondo sarà quello al 31 dicembre 2003, data di chiusura del primo esercizio del fondo stesso. Pertanto, in mancanza di tale documentazione, non è stato possibile disporre di elementi a supporto della corretta esposizione di tali attività finanziarie iscritte nella relazione semestrale del gruppo al 30 giugno 2003 e degli effetti delle operazioni effettuate dal fondo nel periodo", si legge nella relazione di Deloitte.

Sotto la lente dei revisori anche un contratto di finanza derivata stipulato da una società del gruppo Parmalat con lo stesso fondo, in base al quale le parti si sono impegnate a liquidarsi trimestralmente, fino al 2007, con riferimento ad un importo nozionale di 850 milioni di euro, le differenze cambio dollaro/euro maturate rispetto ad un cambio iniziale concordato.

Alla stipula del contratto, ricorda Deloitte, al gruppo è stato corrisposto un importo iniziale di circa 45 milioni di dollari che è stato interamente accreditato al conto economico del semestre tra gli altri ricavi e proventi. Inoltre, il conto economico del periodo include un provento finanziario di circa 90 milioni euro conseguente alla variazione del cambio, favorevole al gruppo, nel primo trimestre di operatività del contratto.

In assenza di principi contabili nazionali sull'argomento Deloitte ha ritenuto appropriato fare riferimento ai principi contabili internazionali di prossima applicazione per le società con azioni quotate (Ias), secondo i quali i pagamenti iniziali in questo tipo di contratto devono essere inizialmente iscritti come passività. Alla fine di ogni periodo contabile successivo, i contratti derivati in corso devono essere valutati al "fair value" e, in base a tale valutazione, deve essere rettificata l'iscrizione iniziale.

Pertanto, concludono i revisori, "in assenza di una valutazione indipendente del "fair value" al 30 giugno 2003 di tale contratto, non siamo in grado di confermare la correttezza della contabilizzazione dell'incasso iniziale effettuata dal gruppo".

Deloitte evidenzia inoltre il ricorso al cosiddetto "decreto salvacalcio" che ha consentito alla controllata Parma Ac di iscrivere, tra le immobilizzazioni immateriali, la svalutazione dei diritti pluriennali alle prestazioni degli sportivi professionisti per un importo, al netto dell'ammortamento del periodo, di circa 215 milioni. Il gruppo, si legge nella relazione, non ha evidenziato nelle note di commento alla relazione semestrale al 30 giugno 2003 l'effetto dell'applicazione della legge.

"Sulla base di quanto svolto, ad eccezione dei possibili effetti connessi alle limitazioni evidenziate nel precedente paragrafo 2 (fondo di investimento) e della carenza di informativa indicata al precedente paragrafo 4 (decreto salvacalcio), non siamo venuti a conoscenza di variazioni e integrazioni significative che dovrebbero essere apportate ai prospetti contabili consolidati e alle relative note esplicative e integrative", conclude Deloitte.
 
Alitalia: Perdita Trimestre 47 Mln, Nove Mesi 365 Mln

[LINK:395aa64fa7]Alitalia[/LINK:395aa64fa7]: Perdita Trimestre 47 Mln, Nove Mesi 365 Mln

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il valore della produzione nel trimestre - annuncia la società - è stato pari a 1.169 milioni con un decremento di 139 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (di cui circa 48 milioni di euro per effetto delle valute).
Relativamente al periodo da gennaio a settembre il valore della produzione del Gruppo, pari ad 3.301 milioni di euro, ha evidenziato un decremento di circa il 10% rispetto a quanto consuntivato nei primi nove mesi dello scorso anno.
Il risultato operativo del trimestre, invece, ha fatto registrare una perdita di 22 milioni di euro, in calo rispetto al risultato del terzo trimestre dello scorso anno che era stato positivo per 58 milioni. Nei primi nove mesi del 2003 la perdita operativa del Gruppo è stata pari a 284 milioni con un peggioramento rispetto al sostanziale pareggio consuntivato al 30 settembre 2002 (perdita operativa di 5 milioni di Euro).
Il risultato prima delle componenti straordinari e delle imposte del trimestre è stato quindi negativo per 47 milioni di euro (-74 milioni rispetto ai 26 milioni dello scorso anno). Tale risultato nei primi nove mesi dell'anno è stato negativo per 365 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i dati dello scorso anni (il peggioramento è stato di 272 euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno).
L'indebitamento finanziario netto - informa ancora la compagnia - è aumentato dal 30 giugno 2003 di 13 milioni di euro attestandosi a 1.211 milioni di euro al 30 settembre 2003. Le disponibilità monetarie nette del gruppo - si legge ancora nella nota - sono passate da 876 milioni di euro a 825 milioni di Euro, dopo aver sostenuto investimenti per 56 milioni di Euro nel trimestre (nell'anno gli investimenti sono stati pari ad 314 milioni) e aver rimborsato nel periodo luglio-settembre 2003 Euro 38 milioni di finanziamenti a medio/lungo termine in essere.
La forza media retribuita del Gruppo nel trimestre è stata pari a 20.934 unità, con una riduzione di 408 unità rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
"Per quanto concerne l'evoluzione del traffico e del network nel settore passeggeri, comparto dal quale trae sostanzialmente origine il risultato gestionale del Gruppo Alitalia, da luglio a settembre, è stata immessa sul mercato, complessivamente, capacità aggiuntiva pari ad un incremento del 4,6% nei confronti del corrispondente trimestre dello scorso esercizio.
Pur con sensibili variazioni tra i vari settori di rete, a tale introduzione di capacità addizionale, ha fatto riscontro - spiega la compagnia - una crescita del trasportato (espresso in tonnellate chilometro) dell'8,7%, con un conseguente aumento del coefficiente di riempimento pari a 2,9 punti percentuali.
In parallelo, tuttavia, il fenomeno, ormai da tempo in corso, rappresentato dall'erosione dei proventi unitari ha fatto registrare un calo del 13,4% nei confronti del terzo trimestre dello scorso esercizio".
Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione , la relazione trimestrale approvata in data odierna dal cda ha dato indicazione che, tenuto conto dell'andamento economico registrato nel terzo trimestre, considerato pure che l'implementazione delle nuove misure definite nel Piano Industriale 2004-2006 non potranno esplicare i loro effetti se non a partire dal prossimo anno, si va delineando per l intero esercizio 2003, come già recentemente annunciato dalla compagnia in occasione dell approvazione delle azioni di implementazione del Piano, "la prospettiva di un risultato economico di segno negativo più ampio di quello consuntivato nei primi sei mesi".
Il Cda ha inoltre dato il via ad importanti iniziative di sviluppo del network sia intercontinentale sia internazionale che saranno annunciate dalla Compagnia nei prossimi giorni.
 
Snam R.G.: utile netto al 30/9 sale a 372 mln

Snam R.G.: utile netto al 30/9 sale a 372 mln

S.DONATO MILANESE (MF-DJ)-- [LINK:877fd53912]Snam Rete Gas[/LINK:877fd53912] ha chiuso i primi nove mesi con ricavi totali per 1.315 mln (1.326 mln nell''analogo periodo 2002), un utile operativo di 711 mln (616 mln), un utile ante imposte di 615 mln (491 mln) ed un utile netto di 372 mln (339 mln). Lo ha reso noto il Cda della societa'' aggiungendo che nel solo 3* trimestre i ricavi sono ammontati a 418 mln (426 mln nell''analogo periodo 2002), l''utile operativo e'' salito a 218 mln (196 mln) gli utili ante imposte a 187 mln (156 mln) ed l'' utile netto di 113 mln (inv. a/a).
 
Borsa: Mps -3,4%, pesa ipotesi emissione bond convertibile

Borsa: [LINK:2eed202f16]Mps [/LINK:2eed202f16]-3,4%, pesa ipotesi emissione bond convertibile


[LINK:2eed202f16]BMPS[/LINK:2eed202f16] sotto pressione a Piazza Affari dopo le indiscrezioni relative all'imminente lancio sul mercato di un prestito obbligazionario convertibile da 700 milioni di euro. Il titolo della banca senese cede il 3,4% a 2,55 euro segnando una delle peggiori performance del Mib30. Il prestito subordinato, secondo quanto riportato sulla stampa, sarebbe di forma ibrida e verrebbe collocato presso investitori istituzionali, evitando che la fondazione o il gruppo dei privati si trovino a investire ulteriore denaro. Il bond dovrebbe essere presentato con il nuovo piano triennale che sara' approvato questo giovedi' dal Cda e reso pubblico lunedi' prossimo. Tra le sim milanesi, Rasbank esprime una certa cautela e conferma il rating 'underperform' sul titolo in attesa di "ulteriori delucidazioni sul tema con la presentazione del nuovo piano industriale". Un analista di un'altra sim ritiene "verosimile" l'ipotesi del bond e avverte che "anche se l'indiscrezione appare ormai scontata, fino al completamento dell'emissione, operazione per la quale potrebbero essere necessari anche un paio di mesi, il titolo risentira' dell'overhang (ossia il rischio di un'inondazione di azioni sul mercato, ndr)"
 
Mediolanum: balza a 90 mln utile netto gruppo 9 mesi

Mediolanum: balza a 90 mln utile netto gruppo 9 mesi Masse amministrate +14% a 22,9 mld

- Utile netto consolidato in crescita del 79% rispetto allo stesso periodo del 2002 a 90 milioni di euro per [LINK:853257f2cf]Mediolanum [/LINK:853257f2cf]nei primi nove mesi dell'anno. L'utile pre-imposte e partite straordinarie consolidato e' salito del 91% a 122 mln. La societa' guidata da Ennio Doris ha concluso il periodo con masse amministrate a 22,951 mld (+14%). In forte rialzo anche l'utile netto core business (Italia) che sale a 115,72 mln da 80,74 mln
 
Buzzi Unicem: +67,2% utile netto primi nove mesi

[LINK:5c259c3920]Buzzi Unicem[/LINK:5c259c3920]: +67,2% utile netto primi nove mesi -


- Mettendo assieme le attivita' di Rc Cement e di Lonestar, controllate rispettivamente da Buzzi Unicem e Dyckerhoff, il gruppo italiano dara' vita al quarto produttore di cemento degli Stati Uiti, con una capacita' produttiva di 9,5 milioni di tonnellate. Da rilevare che Buzzi nei primi nove mesi ha realizzato vendite di cemento pari a 10,5 milioni di tonnellate (+1,3%) e di calcestruzzo per 7,4 milioni di tonnellate (+10,2%). Tornando ai risultati dei primi nove mesi una nota del gruppo precisa che la contrazione dei conti sconta soprattutto la diminuzione del contributo del mercato statunitense e, in parte, "alla dinamica delle attivita' italiane nell'ultimo trimestre". Alla fine del periodo considerato il risultato operativo risulta di 246 mln (-3,5%), ma grazie ad oneri finanziaria in linea con quelli del precedente esercizio e a rettifiche di valore positive per 48,9 mln (relative alla valutazione di Dyckerhoff) il risultato ante imposte risulta aumentato del 24,5% a 278,8 mln. L'indebitamento finanziario netto a fine periodo e' pari a 435 milioni, in calo di 75 mln rispetto al 30 giugno e di 97,1 mln dal dicembre 2002. La nota di Buzzi dedica un capitolo specifico ai conti di Dickerhoff, che scontano il quadro negativo che ha caratterizzato la Germania nei primi nove mesi dell'anno. Nel periodo la controllata tedesca ha realizzato un fatturato di 1,02 mld (-15,4%), un Mol di 189,8 mln (-17,2%) e un risultato operativo di 84,1 mln (-5,8%). Grazie alla riduzione degli oneri finanziari e alla plusvalenza di 218,8 mln poer le dimissioni effettuate nel primo trimestre la controllata ha registrato un utile netto di competenza di 244,4 milioni a fronte di una perdita di 87,8 mln. Al 30 settembre a fine settembre l'indebitamento finanziario netto di Dyckerhoff era pari a 929,4 mln (-24,5% da fine 2002)
 
SELEZIONE NOTIZIE QUOTIDIANE

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(BIM) Borsa: Parmalat, nuovo stop a -15%

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(FIN) Fiat A.: Morchio, non serve ricapitalizzare, ci sono risorse

(FIN) Alitalia: Bonomi, 47 mln la perdita nel terzo trimestre

(FIN) RcsMg: Romiti, dimissioni Mele? non le conosco

(FIN) Alitalia: 65,2 mln mol terzo trimestre (124 mln nel 2002)

(FIN) Aem: 2,8 mln utile lordo III trimestre (-4,3 mln)

(FIN) Germania: Stato cede a Kwf 4,7% Deutsche Tlk e 30% D. Post

(FIN) Snam Rg: -1,88% a 418 mln ricavi totali III trimestre

(FIN) Grandi Navi Veloci: sale a 33,4 mln utile lordo III trim.

(PUE) Ue: Tremonti, concordo con Poettering, Prodi irresponsabile

(PUE) Calcio: via a 2 indagini formali Ue su decreto spalma-debiti

(PUE) Grandi opere: sei progetti italiani nella "quik list" Ue

(RFI) BoT: tassi 3 mesi al 2%, annuali salgono al 2,36%

(STA) Giappone: +1,5% massa monetaria M2 ad ottobre

(STA) Giappone: -1,6% ordini macchinari settembre
 
+2,4% Ubs dopo brillante III trimestre

+2,4% Ubs dopo brillante III trimestre


- Ubs in evidenza alla Borsa di Zurigo, dopo i brillanti risultati del terzo trimestre resi noti oggi. Il titolo della prima banca elvetica attorno alle 15,30 si distingue con uno dei rari segni 'piu' del listino, con un progresso del 2,4% a 83,90 euro, mentre l'indice Smi e' invariato. Oggi Ubs ha annunciato un aumento dell'utile netto del 78% nel terzo trimestre a 1,67 miliardi di franchi svizzeri (1,1 miliardi di euro), al di sopra delle attese degli analisti che erano comprese tra 1,28 e 1,52 miliardi. "Si tratta del miglior risultato trimestrale da 3 annni a questa parte", ha sottolineato l'amministratore delegato Peter Wuffli, che ritiene ormai superata la fase di ribasso dei mercati. "L'orso e' ormai passato. Noi ci sentiamo posizionati saldamente per cogliere le opportunita' che si presenteranno", ha infatti detto durante una conference call. Ubs, che e' numero uno mondiale nella gestione patrimoniale, ha segnato un miglioramento in tutti i settori di attivita', pur brillando in particolare nei prodotti a reddito fisso e nelle transazioni valutarie. Non solo, Ubs nel trimestre ha attirato 20 miliardi di denaro fresco, 15 dei quali nella gestione di patrimoni. "E' soprattutto l'Asia che e' andata bene, ma anche il mercato europeo, in particolare la Germania", ha spiegato Wuffli. In totale, a fine settembre Ubs gestiva 2.182 miliardi di franchi, l'1% in piu' rispetto a fine giugno. Il miglioramento e' stato reso possibile anche dal piano di riduzione dei costi attuato dal gruppo. Nei primi nove mesi dell'anno sono stati soppressi 2.900 posti di lavoro, 1.071 dei quali in Svizzera e la riduzione dell'organico - ha indicato Wuffli - proseguira'. A fine settembre il gruppo contava 66.000 dipendenti.
 
Lottomatica: utile netto consolidato a 23,6 mln nei nove mes

Lottomatica: utile netto consolidato a 23,6 mln nei nove mesi (Versione corretta) Ebitda a 165,5 mln, ricavi consolidati 744 mln


[LINK:02136ddab5] Lottomatica [/LINK:02136ddab5] Spa ha chiuso i primi nove mesi del 2003 con un utile netto consolidato pari a 23,6 milioni di euro (2,4 milioni nel periodo gennaio-settembre 2002, dato pro forma per includere gli effetti della fusione Tyche-Lottomatica). E' quanto emerge dai dati al 30 settembre 2003 approvati oggi dal cda della societa'. L'ebidta consolidato si e' attestato 165,5 milioni di euro (162,1 dato pro forma al 30 settembre 2002), mentre i ricavi consolidati ammontano a circa 744 milioni, contro i 673,4 dei primi nove mesi del 2002.
 

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