News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 6 marzo 2007

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Tokyo positiva

Tokyo positiva

Seduta positiva per la borsa di Tokyo, dopo cinque sessioni consecutive al ribasso, grazie soprattutto ai titoli export sostenuti dal lieve ritracciamento registrato dallo yen. L'indice Nikkei ha concluso gli scambi in rialzo dell'1,22% a 16.844,50 punti mentre il Topix ha guadagnato l'1,79% a 1.692,54 punti.
Tra le altre piazze asiatiche: Seul +1,95% a 1.402,93 punti, Taiwan +1,45% a 7.451,06 punti, Shangai +1,91% a 2.838,51 punti.
 
France Telecom: annuncia forte contrazione utili nel 2006

France Telecom: annuncia forte contrazione utili nel 2006

Risultati deludenti sono stati presentati oggi dalla France Telecom. La compagnia telefonica ha infatti annunciato di aver chiuso l'esercizio 2006 con un utile netto pari a 4,1 miliardi di euro, in calo del 27,3% rispetto ai 5,7 mld dell'anno precedente. Il risultato netto è stato penalizzato da una serie di oneri, per ristrutturazioni e dismissioni, che hanno avuto impatti anche sul risultato operativo.
L'Ebit si è attestato a 6,98 mld, in calo rispetto ai quasi 10,m5 mld dell'anno precedente.
In crescita risulta invece il fatturato a 51,7 miliardi (+7,5%).
 
Risparmio gestito in affanno Continua l'esodo dai fondi:a fe

da www.ilsole24ore.com:

Risparmio gestito in affanno Continua l'esodo dai fondi:a febbraio persi 3,6 miliardi
di Marzia Redaelli

Meno peggio, ma non bene. Anche nel mese di febbraio l'industria italiana dei fondi comuni di investimento ha chiuso i conti in passivo. Secondo le stime provvisorie fornite da Assogestioni, la raccolta netta del secondo mese dell'anno è negativa per circa 3,6 miliardi di euro. Un deficit piùcontenuto rispetto ai 5,8 miliardi di gennaio, ma comunque traipiùpesanti della storia recente degli strumenti collettivi del risparmio.La frenata potrebbe sembrare, con qualche enfasi, un presentimento dei sottoscrittori dello scivolone delle Borse iniziato con il crollo di Shanghai la scorsa settimana. O, comunque, l'effetto anticipato del timore di una correzione dopo oltre tre anni di " toro".La categoria degli azionari, infatti,è arretrata di quasi un miliardo e mezzo di euro, contro i 463 milioni della rilevazione precedente, e i bilanciati di 473 milioni, a fronte dei 384 milioni di gennaio.
Certo, la paura dei mercati c'è. Ma è piùlegata alla prima grande delusione della giovane generazione dei fondisti di casa nostra. Negli ultimi sei anni, dopo la scottatura della bolla del duemila, gli strumenti che puntano sull'equity hanno effettuato vendite per oltre 37 miliardi, a dispetto del recupero costante dei listini dai minimi del 2003.
Dal quadro complessivo dell'ultimo anno si delinea, piuttosto, la ricerca da parte dei sottoscrittori di una qualche protezione dalle oscillazioni dei mercati, ma anche di un rendimento superiore a quello dei titoli obbligazionari. Penalizzati da commissioni gravose in un clima di bassi tassi di interesse, i fondi che puntano sui titoli di debito hanno perso 3,9 miliardi solo in febbraio; ma il rosso si somma a una serie di fuoriuscite che portano il saldo da inizio 2006 già a oltre i 36 miliardi.La risposta all'esigenza di maggiore remunerazione dei propri risparmi, ma allo stesso tempo al riparo della volatilità,siè concretizzata, in gran parte, con il dirottamento delle risorse dai fondi a prodotti strutturati, quali polizze unit o index linked. Ma la poca visibilità e trasparenza di tali prodotti rende molto difficile tracciare una mappa dei travasi della liquidità liberata dagli organismi di investimento collettivo verso soluzioni sicuramente meno efficienti per i risparmiatori.
Tuttavia, lo spostamento delle masse rimaste all'interno dell'industria dei fondi ci dà un'idea della politica commerciale dei distributori. A rimpinguare le proprie casse, si riconfermano, nell'ultimo mese, i fondi flessibili, che registrano introiti per piùdi due miliardi di euro.All'interno della tipologia confluiscono oltre ai flessibili di prima generazione, in cui il gestore spazia tra le diverse classi di attività a seconda della dinamica dei mercati, molti strumenti garantiti, protetti e total return, che hanno invaso prepotentemente l'offerta da un anno a questa parte. L'obiettivo di rendimento dichiarato è, per l'appunto, nella gran parte dei casi, parametrato a un indice obbligazionario maggiorato di un quid che va dallo 0,5 a all'1,5%. Le entrate della categoria sono decisamente controtendenza rispetto al deflusso dal sistema nel suo complesso e ammontano a quasi 25 miliardi.
Gli hedge, dopo una breve sosta nel mese di gennaio, in cui avevano per la prima volta segnato un rossodi 408 milioni dopo due anni di traguardi positivi, hanno riagguantato un surplus di 876 milioni.I fondi denominati in Italia " speculativi",pensati per stabilizzare i rendimenti al di là delle fluttuazioni di breve termine delle Borse, costituiscono ormai una fetta pari al 5%della massa gestita totale, all'inseguimento dei fondi bilanciati, che ne rappresentano il 6,9 per cento.
La disaffezione è continua,viceversa, per i fondi di liquidità, che da tempo non fungono più da zona di parcheggio nei momenti di incertezza finanziaria. Le uscite di febbraio sono pari a 700 milioni di euro, pur in contrazione rispetto ai 2,4 miliardi del mese precedente.
In generale, i gestori esteri (+878 milioni)e i fondi domiciliati Oltreconfine dei Gruppi italiani (+435 milioni), hanno ripreso un po' di forza, ma l'appeal non è stato sufficiente a controbilanciare l'emorragia complessiva dai prodotti tricolore (4,9 miliardi).

6 marzo 2007
 
Zona Euro: Pil 4° trimestre confermato +0,9% t/t +3,3% a/a

Zona Euro: Pil 4° trimestre confermato +0,9% t/t +3,3% a/a

Il Pil di Eurolandia nel 4° trimestre del 2006 ha registrato una crescita dello 0,9% su base mensile e del 3,3% su anno. Lo rende noto l'Ufficio centrale di statistica dell'Unione europea (EUROSTAT), che ha comunicato oggi la prima stima che conferma quanto emerso nella stima flash. Nel trimestre precedente la crescita era stata dello 0,6% t/t e del 2,7% a/a. La crescita del Pil della Zona Euro per l'intero 2006 si attesta al 2,6%.
Per l'Unione Europea allargata (UE), la crescita del Prodotto Interno Lordo rispetto ai tre mesi precedenti è stata pari allo 0,9% (+0,6% nel trimestre precedente), mentre su base annua si è avuto un incremento del 3,4% contro il +3% del trimestre precedente.
 
Zona Euro: vendite dettaglio gennaio -1% mese -0,1% a/a

Zona Euro: vendite dettaglio gennaio -1% mese -0,1% a/a

Sono scese dell'1% a gennaio le vendite al dettaglio della Zona Euro. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si è registrato invece un incremento dello 0,3%. Lo comunica l'Eurostat. A dicembre il dato era risultato in aumento dello 0,3% su mese registrando un aumento del 2,2% su anno.
 
Usa: produttivita' 4° t rivista a +1,6%, costo lavoro +6,6%

Usa: produttivita' 4° t rivista a +1,6%, costo lavoro +6,6%

La produttività del settore non agricolo Usa nel 4° trimestre del 2006 è stata rivista al +1,6% dal +3% preliminare. Le attese del emrcato erano invece per un incremento del 3,2%.
Per quanto riguarda invece il costo per unità di lavoro è stato rivisto a +6,6% dal +1,7% preliminare.
 
Usa: ordini manifattura gennaio -5,6%, sotto attese

Usa: ordini manifattura gennaio -5,6%, sotto attese

Nel mese di gennaio sono calati del 5,6% gli ordini manufatturieri americani, attestandosi a 383,1 mld di dollari. Il dato risulta inferiore alle attese degli analisti.
A dicembre, invece, il livello degli ordini aveva visto un aumento del 2,6% dopo il +1,2% di novembre. Escluso il settore dei trasporti il dato ha registrato un calo del 2,9%, mentre esclusa la difesa si è avuto un decremento del 5,5%.
 

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