Ducati, su Aprilia offerta articolata, considera anche debit
Ducati, su Aprilia offerta articolata, considera anche debito
MILANO, 8 luglio (Reuters) - E' una complessa offerta che tiene conto di diversi fattori industriali e finanziari quella che ieri [LINK:0b074b33e6]Ducati[/LINK:0b074b33e6] ha presentato per l'acquisto della quota di maggioranza di tutto il gruppo Aprilia, abbandonando le intenzioni iniziali di rilevare il solo marchio Guzzi.
"Si tratta di una offerta articolata basata su un dettagliato piano industriale e che tiene conto anche della situazione finanziaria e debitoria di Aprilia", dice un portavoce Ducati senza fornire ulteriori dettagli.
Il gruppo Aprilia, che ha emesso un bond da 100 milioni di euro, versa in una difficile situazione finanziaria, appesantita da debiti che, secondo la stampa, ammontano a circa 350 milioni di euro.
Lo scorso mese di maggio è stato raggiunto un accordo con un pool di banche per la concessione di una nuova linea di credito per 30 milioni di euro.
La società, che possiede anche i prestigiosi marchi Moto Guzzi e Laverda, ha fatturato lo scorso anno 533,1 milioni con una perdita d'esercizio di 43,1 milioni.
Ieri, alla scadenza formale delle presentazioni delle offerte (probabilmente il termine ultimo sarà prorogato) Ducati ha presentato la propria offerta per l'acquisto della quota di maggioranza di Aprilia.
"Eravamo partiti con un interesse maggiore per il marchio Guzzi, ma poi la situazione è cambiata e abbiamo ritenuto possibile estendere l'offerta all'intero gruppo", ha spiegato il portavoce.
La intenzioni espresse sono quelle di creare "il polo italiano delle due ruote", con un progetto industriale di lungo periodo volto a risolvere la crisi di Aprilia.
"Insieme - è scritto nel comunicato dell'azienda bolognese diffuso ieri - queste aziende avranno una grande forza di penetrazione sui mercati esteri realizzando nel contempo importanti sinergie sulle strutture commerciali, rete distributiva, acquisti e strutture amministrative".
ALTRI PRETENDENTI, MARCHI SMENTISCE
Tra gli altri pretendenti, la Piaggio, controllata dalla Immsi di Roberto Colaninno, ha fatto sapere ieri che il cda della prossima settimana (il 13 luglio) si riunirà "per valutare un possibile intervento" in Aprilia. Colaninno ha più volte detto pubblicamente di essere interessato ad Aprilia.
Smentisce, invece, un suo coinvolgimento nella gara il presidente della Save, la società che gestisce l'aeroporto di Venezia, Enrico Marchi.
"Ad oggi non esiste alcuna cordata che mi vede coinvolto", dice a Reuters Marchi.
Alcune indiscrezioni di stampa parlano di una cordata di imprenditori veneti affiancati dal presidente della Save.
Tra le proposte al vaglio degli advisor Caretti & Associati, ci sarebbero anche, sempre secondo la stampa, quelle della canadese Bombardier, attraverso la controllata austriaca Rotax.