Ignatius
sfumature di grigio
Personalmente sono abbastanza misantropo per cui, se devo fare del bene, preferisco cavarmela
1) con una donazione di sangue o plasma: un'ora di contatto con (credo) brave persone, e poi sparisco per almeno un mese, oppure
2) con un bonifico ad una associazione che si occupa di una buona causa: pochi secondi online, zero contatti umani.
Però c'è gente, tra cui il 100% delle mie coniugi, che fa del volontariato.
Nel tempo, la coniuge ha osservato che il volontariato non è un paradiso popolato da persone con le migliori intenzioni e atteggiamenti a favore di una buona causa.
Sia quando fece un'attività di assistenza ai giovani con problemi, sia nel canile dove milita attualmente, ci sono cose peggiori del pettegolezzo (che pure non è una bella cosa): ci sono gruppetti, "clan" che emarginano qualcuno solo perché non è allineato con un certo modo di pensare.
Un recente esempio pratico: il responsabile di una sezione del canile viene allontanato perché ha violato una norma.
Gran parte del "clan" si schiera con l'ex responsabile.
Se una persona X non lo sostiene, viene emarginata: quando vengono decisi i turni settimanali, qualunque giorno X decida di presentarsi in canile, gran parte degli altri volontari va in canile in uno degli altri giorni della settimana.
Qualcuno viene evitato solo perché è "strano", oppure poco efficiente nelle attività pratiche.
Parlando con altri, è emerso che anche nelle attività parrocchiali ci sono soggetti che vogliono "comandare", decidere in base ad una imprecisata autorità, talvolta addirittura comportandosi da "leader negativi", stimolando zizzania e litigiosità.
Il volontariato, per alcuni, serve per gratificare sé stessi anche a discapito degli altri e della buona causa da sostenere.
Meglio donare sangue o soldi che interagire con questi soggetti, secondo me.
E voialtri/e forumiste? Fate volontariato?
Avete mai incontrato gruppi di volontari bastardi da incenerire con il lanciafiamme e sulla cui tomba poi, sobriamente, orinare?
				
			1) con una donazione di sangue o plasma: un'ora di contatto con (credo) brave persone, e poi sparisco per almeno un mese, oppure
2) con un bonifico ad una associazione che si occupa di una buona causa: pochi secondi online, zero contatti umani.
Però c'è gente, tra cui il 100% delle mie coniugi, che fa del volontariato.
Nel tempo, la coniuge ha osservato che il volontariato non è un paradiso popolato da persone con le migliori intenzioni e atteggiamenti a favore di una buona causa.
Sia quando fece un'attività di assistenza ai giovani con problemi, sia nel canile dove milita attualmente, ci sono cose peggiori del pettegolezzo (che pure non è una bella cosa): ci sono gruppetti, "clan" che emarginano qualcuno solo perché non è allineato con un certo modo di pensare.
Un recente esempio pratico: il responsabile di una sezione del canile viene allontanato perché ha violato una norma.
Gran parte del "clan" si schiera con l'ex responsabile.
Se una persona X non lo sostiene, viene emarginata: quando vengono decisi i turni settimanali, qualunque giorno X decida di presentarsi in canile, gran parte degli altri volontari va in canile in uno degli altri giorni della settimana.
Qualcuno viene evitato solo perché è "strano", oppure poco efficiente nelle attività pratiche.
Parlando con altri, è emerso che anche nelle attività parrocchiali ci sono soggetti che vogliono "comandare", decidere in base ad una imprecisata autorità, talvolta addirittura comportandosi da "leader negativi", stimolando zizzania e litigiosità.
Il volontariato, per alcuni, serve per gratificare sé stessi anche a discapito degli altri e della buona causa da sostenere.
Meglio donare sangue o soldi che interagire con questi soggetti, secondo me.
E voialtri/e forumiste? Fate volontariato?
Avete mai incontrato gruppi di volontari bastardi da incenerire con il lanciafiamme e sulla cui tomba poi, sobriamente, orinare?