L'ESTATE CHE FUGGE E' UN AMICO CHE PARTE (Victor Hugo) (1 Viewer)

olly®

DIO E'DONNA!!!
film, musica.....tutto un capolavoro!:up::up:

sera :-o giornate toste toste . 1380 km questa settimana:eek::wall:

x gianni a proposito di quello che si diceva qualche giorna fa' giusto per non dimenticare nel week.

ANTICIPO IRAP E IRES A NOVEMBRE E SOTTOLINEO


ANTICIPO AL 103%


fanculo :-o

:wall::wall::wall: E poi la colpa è degli imprenditori che se ne vanno :wall::wall:
Davvero non riesco a capire come si possa avere il coraggio di fare impresa in questo Paese... è da masochisti :wall::wall:





Potranno toglierci tutto,ma non la dignità......!!!Senatore,la saluto abbracciandola in maniera assolutamente sincera!!
 

unlui

Cymbius !
alt fermi tutti contr'ordine :-o

ore 22,44 :-o

Salta lo stop all'Iva

Aumento quasi inevitabile. L'aliquota Iva al 21% passera' da martedì al 22%



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Saccomanni, miliardo Iva? Lo troveremo





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di Giovanni Innamorati
Il temuto aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22%, che tutte le forze politiche volevano evitare, molto probabilmente arriverà martedì prossimo. E' infatti saltato l'esame da parte del Consiglio dei ministri del decreto che avrebbe sterilizzato l'aumento per tre mesi, oltre a finanziare per 330 milioni la Cig in deroga. Lo scontro avvenuto in Cdm ha spinto infatti tutti i ministri a convenire sul fatto che non ci fossero le condizioni per varare la manovrina senza prima concludere il chiarimento voluto dal premier Letta.
La colpa dell'affondamento del decreto viene attribuita dal Pd al Pdl, mentre questo specularmente accusa i Democrat. Ma la polemica era già cominciata prima del Consiglio dei ministri a causa delle coperture proposte dal Tesoro, che prevedevano l'aumento dell'accisa sulla benzina e l'incremento al 103% degli acconti Ires e Irap di novembre. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che aveva portato sul tavolo il decreto con i provvedimenti e le coperture, durante il Cdm si e' sfogato spiegando di aver cercato di fare al meglio il proprio dovere di difensore dei conti pubblici. ''Ma - ha aggiunto - sono mesi che vengo attaccato''.
Il decreto ''copriva'' il mancato incremento dell'Iva che così non sarebbe scattato l'1 ottobre, bensì il primo gennaio 2014. Si veniva così incontro alle richieste delle associazioni dei consumatori e di quelle di commercianti ed artigiani e, a livello politico, di tutte le forze di maggioranza. Le imprese, come ha ricordato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sottolineando che lo stop all'Iva non e' la priorità mentre lo e' il taglio delle tasse sul lavoro, si sarebbero viste penalizzare dalla coperture finanziarie: aumento degli acconti Ires (al 103%) e Irap di novembre, che darebbero 890 milioni allo Stato. Certo non è un aumento di tasse bensì una anticipazione, tuttavia, afferma il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi ''in una fase economica così difficile e di scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese sarebbe eccessivo".
L'altra copertura si spalmava su tutti, ed è l'incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 centesimi. Contro di essa si sono scagliati in molti, dall'Unione petrolifera, che ha parlato di scelta ''irresponsabile'', al Codacons che ha quantificato in 66 euro i maggiori costi per famiglia. Ma al governo servivano il miliardo per lo stop all'Iva, i 330 milioni per la Cig in deroga, 35 milioni per la social card e altri 120 milioni per compensare i Comuni dal mancato gettito Imu. Sta di fatto che le coperture hanno scatenato la polemica anche nel mondo politico. Daniele Capezzone (Pdl), presidente della commissione Finanze della Camera, ha parlato di ''teatro dell'assurdo'', affermando che ciò significa che ''forse sono davvero venute meno le ragioni che avevano portato alla nascita del governo delle larghe intese''. Dure le critiche anche di Scelta Civica che, con Enrico Zanetti ha parlato di ''ennesima resa a logiche di propaganda spicciola'', e con Gianfranco Librandi, ha rilanciato l'idea di far pagare l'Imu ai redditi alti. E critiche sono giunte anche dalle opposizioni, dalla Lega a Idv e Prc. Se lo stop all'aumento dell'Iva sembra ormai essere saltato (servirebbe un miracolo politico in modo da varare il decreto lunedì), le altre misure potrebbero comunque essere varate anche nei giorni successivi.
 
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PILU

STATE SERENI

particolare---forse... chissà che in grecia non dia il la ad una nuova primavera... auguriamocelo di cuore...:bow:

giorno a tutti...


mi viene un'idea da libri gialli...

se tutto qs teatrino italiano fosse per giustificare l'aumento iva ? :mumble:

e se davvero fosse così...quanto manca alla parole the end in italia ?

ma sicuramente è na bufala... o no ?!? :mmmm::mmmm::mumble:
 

silpla2000

che bello il yo yo
pene pene, il nano da grande statista ha dato il colpo di grazia ad un governo nato malato lunedi mi aspetto un bel -10 su merdaset avevo aperto uno shortone sul titolo:D
 

Ranger

Swing Trader
non vedo l'ora che si vada al voto :V:V vediamo il pdl chi mettono in sostituzione al nano :-o e poi chi lo vota :lol::lol:

ps: secondo me ci sara' il dietrofront .... la crisi sara' riassorbita x prendere altro tempo .....mi sembra un suicidio politico del pregiudicato :mmmm: muoia sansone con tutti filistei ....:bow:
 

ninjaxx

amico del maestro...
caro ranger, se ritrattano le dimissioni fanno una figuraccia e perdono la poca credibilità verso i pochi elettori.

silvio è out. insostituibile.

per me torna Monti con i tecnici.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma come....nessuno che si infervora ? Un colpo di stato all P4 ?
Un'associazione segreta ?

....tutti zitti, vero ?

La quieta e romantica piazza della Minerva, nel cuore di Roma, venerdì sera era insolitamente affollata. Ma non di turisti. A
meno che non ne sia nata una nuova specie amante dei palazzi privati anziché dei monumenti.
In realtà uno dei palazzi affacciati sulla piazza è l'abitazione di un monumento, non dell'arte bensì del giornalismo italiano: Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica.
Laura Boldrini e Eugenio Scalfari

Chi era alla finestra, venerdì scorso, ha notato che davanti alla sua abitazione ha sostato a lungo una "comitiva".
Probabilmente poliziotti in borghese, in attesa di tre auto blu.

I passeggeri che ne sono scesi erano rispettivamente il presidente del Consiglio Enrico Letta, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una cena davvero impegnativa.
Non capita tutti i giorni di radunare attorno a un tavolo le figure istituzionali più importanti del nostro Paese e d'Europa.
Alle quali Scalfari ha dedicato il suo editoriale due giorni dopo, intitolato per l'appunto "Napolitano-Letta-Draghi: lo scudo Italia-Europa".

Che fosse la nascita del Letta-bis ? Mah.......e se l'avesse fatta qualcun altro la cena ? ....non oso pensare alle reazioni....colpo allo Stato...riunione segreta ......:lol::lol::lol:
 

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