Nonsoniente
Forumer storico
Egregio Presidente,
Le scrivo perché, sia come cittadina italiana che come cittadina europea, mi sento tradita dall'attuale non redistribuzione del signoraggio sull'emissione di banconote e sulle aperture di credito.
Ho cioè l'impressione che l'euro non sia la moneta degli europei ma bensì la moneta di alcuni furbacchioni parassiti che profittano dell'ignoranza della popolazione.
Sarebbe bello e probabilmente nel Suo caso rappresenta anche un vero e proprio debito morale, se Lei apparisse in televisione a reti congiunte e ci spiegasse perché mai un popolo Sovrano debba pagare a dei privati per poter usare la sua moneta.
Ci spieghi dove vanno a finire quei due miliardi di euro al giorno di signoraggio sulle emissioni della BCE.
Ci spieghi perché alcuni italiani più furbi, i soci delle società socie della Banca d'Italia, possano imporre al resto della popolazione questa tassa privata.
Ci illustri, La prego, il meccanismo di funzionamento della riserva frazionaria, dove la moneta cartacea viene moltiplicata per cinquanta a beneficio dei soci di certe banche, sottraendo anche in questo caso il signoraggio al popolo Sovrano.
E' una lezione civica che spetta a Lei tenere se non come presidente almeno per la carica di governatore onorario di quella fortunata "Banca d'Italia" che - diciamocelo - proprio dell'Italia non è.
Se Lei ci farà questa lezione, dissolverà un grande clima di sospetto iniziato con la denuncia effettuata dal Professor Giacinto Auriti.
E' nostro diritto, di italiani, sapere se siamo in una situazione di alto tradimento o se possiamo continuare a fidarci ciecamente delle istituzioni.
La ringrazio per l'attenzione ed in attesa di una Sua presa di posizione in merito, Le porgo cordiali saluti.
Con perfetta osservanza,
Naturalmente il Presidente Ciampi non ha fornito nessuna risposta ai problemi posti da questa coraggiosa cittadina Italiana.
E cosa potrebbe dire in merito? Come potrebbe spiegare queste cose?
Penso che le truffe del risparmio gestito siano noccioline rispetto a questa truffa, la più grande della storia dell'umanità. E' così grande che faccio ancora fatica a capirla.
Ma riflettiamo: se un Popolo è Sovrano, perché mai dovrebbe pagare un "signoraggio" alla banca centrale o a chicchessia?
Chi sono i soci della Banca d'Italia?
Gruppo Intesa (27,2%),
Gruppo San Paolo (17,23%),
Gruppo Capitalia (11,15%),
Gruppo Unicredito (10,97%),
Assicurazioni Generali (6,33%),
INPS (5%),
Banca Carige (3,96%),
BNL (2,83%),
Monte dei Paschi di Siena (2,50%),
Gruppo La Fondiaria (2%),
Gruppo Premafin (2%),
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%),
RAS (1,33%)...
e siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono tutti debitori del popolo Sovrano, altro che "creditori". Il batter moneta, come anche il crearsi un esercito, è una prerogativa del Sovrano: del popolo. Come è anche suo diritto il ribellarsi al tiranno. Il diritto economico del Popolo Sovrano è un diritto "inalienabile": non può essere né ceduto né affittato. E' anche uno dei diritti previsti dalla Carta dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, oltreché nel comma 2 dell'Art. 42 della Costituzione. Tutto quanto sopra detto non può non essere a conoscenza di Carlo Azeglio Ciampi: ha lavorato per cinquant'anni nella Banca d'Italia, diventandone perfino governatore. Ciampi non può non sapere che ruolo lui stesso abbia avuto nello sfruttare il popolo - non Sovrano, ma servo della gleba - rimasto all'oscuro dei propri diritti. Se continua a fare l'omertoso, si avanza l'ipotesi di alto tradimento. Specialmente se si scoprisse di chi sono le società proprietarie di Bankitalia. Dopo un'indagine sul giro del fumo delle scatole cinesi, ci sarà da ridere! Sarebbe come riscoprire che: uno dei soci dell''800 della savoiarda Banca d'Italia, per la quale fu "necessaria" l'unità d'Italia, era proprio il Conte di Cavour! Se Ciampi non vuol cantar chiaro, almeno dia le dimissioni. Allo stesso modo, Romano Prodi, nella sua funzione di autocratico Presidente della Commissione europea dei dodici assenti (i popoli europei), non può non sapere della "truffa del signoraggio".
Le scrivo perché, sia come cittadina italiana che come cittadina europea, mi sento tradita dall'attuale non redistribuzione del signoraggio sull'emissione di banconote e sulle aperture di credito.
Ho cioè l'impressione che l'euro non sia la moneta degli europei ma bensì la moneta di alcuni furbacchioni parassiti che profittano dell'ignoranza della popolazione.
Sarebbe bello e probabilmente nel Suo caso rappresenta anche un vero e proprio debito morale, se Lei apparisse in televisione a reti congiunte e ci spiegasse perché mai un popolo Sovrano debba pagare a dei privati per poter usare la sua moneta.
Ci spieghi dove vanno a finire quei due miliardi di euro al giorno di signoraggio sulle emissioni della BCE.
Ci spieghi perché alcuni italiani più furbi, i soci delle società socie della Banca d'Italia, possano imporre al resto della popolazione questa tassa privata.
Ci illustri, La prego, il meccanismo di funzionamento della riserva frazionaria, dove la moneta cartacea viene moltiplicata per cinquanta a beneficio dei soci di certe banche, sottraendo anche in questo caso il signoraggio al popolo Sovrano.
E' una lezione civica che spetta a Lei tenere se non come presidente almeno per la carica di governatore onorario di quella fortunata "Banca d'Italia" che - diciamocelo - proprio dell'Italia non è.
Se Lei ci farà questa lezione, dissolverà un grande clima di sospetto iniziato con la denuncia effettuata dal Professor Giacinto Auriti.
E' nostro diritto, di italiani, sapere se siamo in una situazione di alto tradimento o se possiamo continuare a fidarci ciecamente delle istituzioni.
La ringrazio per l'attenzione ed in attesa di una Sua presa di posizione in merito, Le porgo cordiali saluti.
Con perfetta osservanza,
Naturalmente il Presidente Ciampi non ha fornito nessuna risposta ai problemi posti da questa coraggiosa cittadina Italiana.
E cosa potrebbe dire in merito? Come potrebbe spiegare queste cose?
Penso che le truffe del risparmio gestito siano noccioline rispetto a questa truffa, la più grande della storia dell'umanità. E' così grande che faccio ancora fatica a capirla.
Ma riflettiamo: se un Popolo è Sovrano, perché mai dovrebbe pagare un "signoraggio" alla banca centrale o a chicchessia?
Chi sono i soci della Banca d'Italia?
Gruppo Intesa (27,2%),
Gruppo San Paolo (17,23%),
Gruppo Capitalia (11,15%),
Gruppo Unicredito (10,97%),
Assicurazioni Generali (6,33%),
INPS (5%),
Banca Carige (3,96%),
BNL (2,83%),
Monte dei Paschi di Siena (2,50%),
Gruppo La Fondiaria (2%),
Gruppo Premafin (2%),
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%),
RAS (1,33%)...
e siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono tutti debitori del popolo Sovrano, altro che "creditori". Il batter moneta, come anche il crearsi un esercito, è una prerogativa del Sovrano: del popolo. Come è anche suo diritto il ribellarsi al tiranno. Il diritto economico del Popolo Sovrano è un diritto "inalienabile": non può essere né ceduto né affittato. E' anche uno dei diritti previsti dalla Carta dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, oltreché nel comma 2 dell'Art. 42 della Costituzione. Tutto quanto sopra detto non può non essere a conoscenza di Carlo Azeglio Ciampi: ha lavorato per cinquant'anni nella Banca d'Italia, diventandone perfino governatore. Ciampi non può non sapere che ruolo lui stesso abbia avuto nello sfruttare il popolo - non Sovrano, ma servo della gleba - rimasto all'oscuro dei propri diritti. Se continua a fare l'omertoso, si avanza l'ipotesi di alto tradimento. Specialmente se si scoprisse di chi sono le società proprietarie di Bankitalia. Dopo un'indagine sul giro del fumo delle scatole cinesi, ci sarà da ridere! Sarebbe come riscoprire che: uno dei soci dell''800 della savoiarda Banca d'Italia, per la quale fu "necessaria" l'unità d'Italia, era proprio il Conte di Cavour! Se Ciampi non vuol cantar chiaro, almeno dia le dimissioni. Allo stesso modo, Romano Prodi, nella sua funzione di autocratico Presidente della Commissione europea dei dodici assenti (i popoli europei), non può non sapere della "truffa del signoraggio".