Lettera di una cittadina al Presidente Ciampi. (1 Viewer)

Nonsoniente

Forumer storico
Per Meres: ti ringrazio per essere stato più incisivo di me nella spiegazione di questo meccanismo perverso, di cui fino a pochi giorni or sono ero all'oscuro di tutto, come penso la stragrande maggioranza dei cittadini comuni.
Poi ci sarebbe un altro scandalo di uguale portata, il meccanismo della riserva frazionale, che permette alle Banche Commerciali di creare denaro dal nulla per poi prestarlo ai cittadini gravato di un tasso d'interesse. Poi però i cittadini restituiscono denaro vero, frutto del loro lavoro e se non riescono a restituirlo la Banca si appropria dei beni immobili dati in garanzia. Altra bella truffa.
Un saluto.
 

Meres

Forumer attivo
Nonsoniente ha scritto:
Per Meres: ti ringrazio per essere stato più incisivo di me nella spiegazione di questo meccanismo perverso, di cui fino a pochi giorni or sono ero all'oscuro di tutto, come penso la stragrande maggioranza dei cittadini comuni.
Poi ci sarebbe un altro scandalo di uguale portata, il meccanismo della riserva frazionale, che permette alle Banche Commerciali di creare denaro dal nulla per poi prestarlo ai cittadini gravato di un tasso d'interesse. Poi però i cittadini restituiscono denaro vero, frutto del loro lavoro e se non riescono a restituirlo la Banca si appropria dei beni immobili dati in garanzia. Altra bella truffa.
Un saluto.

Grazie a te, per aver sollevato il problema.

Purtroppo è come dici tu: sono problemi che nessuno o pochissimi conoscono, ma grandi e gravi per tutti noi... ed è giusto che se ne inizi a parlare, al di là delle convinzioni politiche di ciscuno.

Un caro saluto.
 

pb

Forumer attivo
Almeno quando c'era la Lira la Repubblica Italiana stampava le 500 lire a nome proprio e non della banca d'Italia ora con l'euro ha perso anche quello.

Avessimo un governante che decidesse di stampare in nome del popolo italiano banconote da 1,00 e2,00€ in barba alle proteste della BCE.
 

maria

Forumer storico
E' possibile mettere il naso fuori della porta senza trovare l'imbroglione di turno??? Corro a documentarmi....per quanto possa servire...!
Ciao nonsoniente! :)
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
Se posso permettermi, è a mio avviso molto deprimente registrare come questo interessantissimo thread sia rimasto per giorni deserto o quasi; mentre nel contempo altri post, magari incentrati su argomenti irrilevanti o del tutto OT li abbiamo (consapevolmente o meno) tenuti in alto, quasi come fossimo amici stretti del mediocre e del trastullo, del negligente e della distrazione.

Ma allora non c’è proprio speranza alcuna nello sforzo democratico - e al tempo stesso nobile - di provar seriamente a scendere sul campo dei possibili e positivi sviluppi “dal basso”, di interessi collettivi, certo, ma di sicuro non privi di valore: perché vedo che ancora di fatto imperversa l’immobilismo indifferente ed apatico, il menefreghismo qualunquista, di destra o di sinistra…

Possibile che questi problemi così importanti a livello etico-politico ma anche e soprattutto molto, ma molto onerosi per le nostre finanze personali abbiano interessato solo Nonsoniente e Meres e pochi altri che si contano sulle dita di una mano ?

Svegliamoci per favore…

PS. La mia non vuole essere una sterile polemica, ma uno stimolo a capire: per tutti noi, me compreso, ovvio
 

Nonsoniente

Forumer storico
Grazie Rino Alfeo per le tue considerazioni, io provo ad arricchire ancora questo articolo postando un'intervista inerente queste tematiche di Marco Saba trovata in rete.


Intervista a Marco Saba sul Sistema Monetario e Signoraggio
Trascrizione dell’intervista radiofonica fatta da Marcello Pamio a Marco Saba
Centro Studi Monetari: www.centrostudimonetari.org

D: Ho letto con molto interesse e attenzione l’Atto di Citazione pubblicato nel sito www.centrostudimonetari.org. Vorrei capire Marco cosa significa esattamente emettere moneta e qual è il potere di chi ha questo privilegio?
In parole povere: che potere ha chi oggi stampa il denaro?
R: La nostra ricerca è partita propria dal concetto di Signoraggio. Il Signoraggio è sostanzialmente la differenza di valore che c’è tra i costi tipografici per emettere carta-moneta e il valore nominale, ovvero, la cifra che è scritta sopra.
Questa differenza di valore tra il costo tipografico e quello indicato sulla facciata della banconota costituisce il Signoraggio, e, che come potete immaginare, è una cifra molto elevata. Nel momento in cui la Banca Centrale compra delle cose utilizzando questa moneta, che a lei è costata pochissimo (il costo tipografico è la carta filigranata e inchiostri) ottiene un potere di acquisto enorme che solo lei può avere. Quindi per quanto riguarda la carta-moneta solamente la Banca Centrale che la emette gode di questo beneficio.
La Banca Centrale nella parte del bilancio che riguarda il passivo non scrive il costo tipografico di emissione delle banconote ma il valore nominale! Cosicché quello che in realtà è un attivo, il Signoraggio, diventa un passivo per la banca! Quindi non è tassabile, viene evaso, ecc… Questo potere equivale alla quantità di carta-moneta che è in circolazione.

D: Quindi se ho capito bene: la Banca Centrale si occupa di stampare la carta-moneta. Per questa stampa spende pochissimi soldi, ma si fa pagare per il valore nominale scritto sopra?
R: Esattamente! Per fare un piccolo esempio, è come se il proprietario di un Casinò, nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa delle fiches ma il valore nominale scritto sulle fiches.

D: Questa moneta crea inflazione?
R: Prima di tutto la moneta emessa in questo modo crea debito pubblico. Ciò è dovuto al fatto che il Ministero del Tesoro quando vende i Buoni del Tesoro alla Banca Centrale, invece di pagare anche lui le banconote al costo tipografico (costi irrisori) in realtà le paga al costo nominale indicato sopra, più gli interessi, perché paga con i Buoni del Tesoro.
Questo debito ovviamente va a carico dei cittadini!
Quindi per essere chiari, l’ammontare totale del debito pubblico che ammonta oggi a circa 25.000 euro a testa, in realtà è un credito, e i cittadini potrebbero richiederlo indietro. Alla Banca Centrale.

D: Quindi tutti gli stati sono indebitati con le banche centrali che sono tutte private?
R: Diciamo che ci sono dei casi in cui possono essere pubbliche, nel senso di nazionalizzate, come per esempio la Banca d’Inghilterra. Ma il fatto che hanno questo buco nero nel bilancio, per cui creano una provvista segreta enorme e questa provvista in virtù del falso in bilancio non va a finire nelle casse dello Stato, è chiaro che da un potere contrattuale di acquisto enorme con cui possano comprare la democrazia, i governi, i vari attori, ecc.
Il sovvertimento della democrazia attuato attraverso questi giganteschi fondi neri è la vera preoccupazione che noi abbiamo.

D: Correggimi se sbaglio: ma la Banca d’Italia e la BCE, la Banca Centrale Europea sono banche private.
R: La Banca d’Italia sicuramente. La Banca Centrale Europea è privata nel senso che è di proprietà di tutte le banche centrali che ne fanno parte. Per fare un esempio, il signoraggio ufficiale che per loro sarebbero gli interessi pagati sui Buoni del Tesoro, vengono divisi in quote tra le banche aderenti. La Banca d’Italia ha il 14,7% di azioni della BCE, e quella sarebbe la sua quota di Signoraggio formale che prende, ovviamente prenderà anche quella gran parte che poi è il capitale e che sfugge con quel meccanismo cosmetico del bilancio.
Mi preme far osservare che ci sono banche che partecipano anche loro a questo Signoraggio perché fanno parte del sistema, per esempio la Banca d’Inghilterra quella della Svezia e della Danimarca, però queste banche hanno anche un altro vantaggio, in quanto non avendo adottato l’euro internamente, ma avendo la loro moneta nazionale, loro prendono il 100% sul Signoraggio della loro moneta, e in più una fettina di quello europeo. In sostanza gli italiani senza saperlo stanno pagando le tasse a questi tre paesi!!!

D: Perché non è lo Stato a prendersi questo Signoraggio?
R: Ci sono stati degli episodi sporadici in cui questo è successo, per esempio quando avevamo la banconota da 500 lire, sopra non c’era la scritta Banca d’Italia, ma “Biglietto di Stato a corso legale”. Quindi lo Stato può emettere benissimo dei biglietti a corso legale.
Il problema è che ci sono delle forti pressioni per fare sì che questo non accada, e infatti oggi allo Stato rimane solamente il Signoraggio sulla emissione delle monetine metalliche (meno dell’1% del Signoraggio totale), e che in certi casi risulta essere negativo (stampare la monetina da 1 centesimo costa 3 centesimi!). Il grosso che è quello sulla carta-moneta va alla Banca Centrale e poi ridistribuiti alle varie banche centrali.
Poi esiste la riserva frazionaria, che è anche peggio, e riguarda le banche commerciali.
Tali banche possono creare denaro dal nulla.
Oggi il tasso di riserva è del 2%, e indica la percentuale minima di soldi che devono esserci fisicamente nei forzieri su 100 prestati. Quindi, quando un consumatore versa in banca 100 euro in contanti sul suo conto, la banca sostanzialmente può creare 50 volte tanto, dal nulla. Cioè 5000 euro!!!
Quindi se consideriamo un furto quello della Banca Centrale, veniamo a sapere che quello che fanno le altre banche messe assieme è di 50 volte tanto…
Queste sono risorse importanti che alla fine bloccano l’economia, lo sviluppo, ecc.
E’ come se avessimo una specie di meccanismo di estrazione di ricchezza che invece di andare a beneficio del popolo sovrano (è proprio al sovrano che spetterebbe il Signoraggio, e infatti prima era una tassa che prendeva il Re che era il Sovrano) e invece va a finire a pochi privati che appartengono alle grandi famiglie del capitalismo italiano.
Questo è il sistema. La cosa difficile da capire era il trucco con cui riuscivano a sottrarre tale ricchezza. Secondo noi però questo meccanismo è illegale, oltre ad essere antidemocratico infatti è contrario proprio allo spirito della Costituzione.

D: Mi viene in mente a questo punto quel biglietto verde stampato alcuni decenni fa in America dove al posto della scritta “Federal Reserve Note” c’era “United States Note”. Ovviamente il riferimento a J.F.K. non è casuale.
R: Chi si occupa di queste cose dal punto di vista investigativo sostiene che almeno sette (qualcuno dice anche otto) presidenti americani siano stati assassinati per la questione monetaria. Nel caso di Kennedy il motivo potrebbe proprio essere che pochi mesi prima di essere assassinato aveva fatto un ordine esecutivo 11110 in cui autorizzava il Ministero del Tesoro ad emettere dollari con la scritta “United States Note”. Naturalmente quella era una moneta perfettamente comparabile alle nostre 500 lire di carta, dove c’era scritto “Biglietto di Stato” invece di “Banca d’Italia”.
Dopo aver eliminato Kennedy hanno tolto immediatamente dalla circolazione questi biglietti sostituendoli con quelli della Federal Reserve, come se niente fosse.
Il discorso che noi facciamo a riguardo della Banca Centrale europea è esattamente lo stesso che possono fare gli americani per quanto riguarda la Federal Reserve (che addirittura non è neanche una società americana perché è registrata Puerto Rico).
Un'altra cosa interessante da sapere è che il famoso Premio Nobel per l’Economia in realtà non è un Premio Nobel perché non viene dato dalla Fondazione Nobel ma bensì dalla Banca Centrale svedese. Guarda caso.

D: Quindi, tornando un attimo al discorso su Kennedy, in pratica il presidente aveva bypassato il potere enorme della Federal Reserve, che sarebbe quello di creare il denaro.

R: Sono uscite da poco le registrazioni su internet dei discorsi che Kennedy ha tenuto alla Casa Bianca. Mentre ufficialmente dicevano che il problema per Kennedy era quello di togliere le truppe dal Vietnam, in realtà in quei giorni (si evince dalle registrazioni) quello che preoccupava veramente Kennedy era il fatto che la Francia restituiva i dollari chiedendo in cambio oro, secondo gli accordi che c’erano. Quindi Kennedy era molto attento alla situazione economico-finanziaria e ai rapporti con le banche centrali. E ad un certo punto, si sente nella registrazione, Kennedy minacciare gli europei di togliere le basi americane…



D: Oltre al Signoraggio, prima avevi accennato alla creazione del denaro da parte delle banche commerciali. Vorrei capire con un esempio concreto: se una persona porta 100 euro in banca, la banca mette questi 100 euro in Riserva, e poi…?

R: Il tasso di Riserva oggi è al 2%. Significa che per 100.000 euro virtuali scritti nei loro computer, basta che ne abbiamo realmente 2000 euro di carta. Questo è di fatto una “bancarotta tecnica”, perché loro hanno in realtà un cinquantesimo del denaro che vantano.

Vuol dire che se tutti andassero a ritirare i propri soldi allo sportello accadrebbe una cosa molto semplice: le banche chiuderebbero per una settimana l’erogazione del denaro chiamando immediatamente la Banca Centrale europea a Francoforte, la quale si metterebbe a stampare giorno e notte banconote per riuscire a soddisfare la richiesta e impedire che la banca fallisca realmente. Questa situazione aumenterebbe la massa monetaria creando ulteriore inflazione.

E’ per questo che la Banca Centrale viene chiamata il “Prestatore di ultima istanza”, però visto che crea denaro dal niente, sarebbe meglio chiamarla il “Prestigiatore di ultima istanza”.



D: Ma allora…questi soldi che io deposito fisicamente in banca vengono messi in Riserva e loro ne creano 50 volte tanti. Però poi questi ultimi creati dal nulla vengono prestati e tassati?

R: Certamente. Creano dal nulla il denaro e ci mettono pure gli interessi. Ma questi interessi sono solamente la ciliegina sulla torta, perché non appena questi hanno emesso dal niente il capitale hanno fatto già Bingo.

Che cosa pensa l’utente bancario normale? L’utente normale pensa che versando 100 euro in banca prende l’1% all’anno di interessi attivi, mentre la banca prestando quei 100 euro ne prende l’8% ogni anno da chi li prende a prestito. Quindi la differenza 8%-1%=7% sarebbe l’utile delle banche. In realtà non così, anzi siamo molto lontani dalla verità.

La banca con 100 euro da all’utente 1 euro di interessi all’anno all’utente; però la banca mettendo questi soldi in Riserva ne crea ben 5000 dal nulla. Supponendo che prenda un 8% di interessi sul prestito, ne prende 400 (8% di 5000 euro) tolto l’1 che ha dato a chi ha versato fisicamente i soldi, rimangono 399 solamente per quanto riguarda l’interesse. In più c’è il capitale creato dal nulla che sono 4900 (5000-100 euro iniziali).

In totale la banca crea 4900+399 e cioè 5299 euro virtuali partendo da 100 euro fisici.

Questo è il motivo per cui in ogni città le cattedrali non sono più le chiese ma i grandi istituti finanziari.



D: Cosa mi puoi dire sulle monete locali? Quelle monete chiamate anche valute complementari.

R: Nel mondo ce ne sono più di 5000, di cui 700 solamente in Giappone. Sono nate un po’ come funghi, come sono nate anche in altri periodi storici, per esempio durante la crisi del Marco negli Anni ’20.

Quando il sistema bancario, basato sull’usura, come abbiamo fin qui descritto, esagera, e quindi la crisi si diffonde tra i cittadini, è chiaro che le masse reagiscono spontaneamente con questa creazione di valuta complementare. In Giappone, all’indomani del 1995 c’erano circa 30000 suicidi economici all’anno, per bancarotta o fallimento, e un personaggio importante dell’ambiente bancario è uscito dal sistema e ha cominciato a creare queste valute alternative per cercare di risolvere la situazione di povertà. Qualcosa di simile è successo anche in Argentina dove le province si sono messe a stampare ed emettere della valuta locale complementare.



D: Bisogna partire da Comuni o Province?

R: No. Non deve partire per forza da Comuni o Province. Ci sono anche delle comunità che lo fanno. Non c’è una regola vera e propria: basta che sia una comunità inquadrata giuridicamente come provincia in Argentina o piuttosto comune in Giappone.

Ci sono semplicemente anche delle comunità di solidarietà che emettono questa valuta complementare per sopperire al risultato dell’esclusione dal credito. Per esempio in Italia abbiamo 18 milioni di persone escluse dal circuito del credito; questi 18milioni di persone potrebbero essere di nuovo reinserite nella società attraverso la creazione di valute complementari. Diciamo che è un modo soft per reagire alla distorsione finanziaria introdotta con l’uso delle monete tradizionali.



D: Pensi che questo sarà il passaggio obbligatorio? Visto che il sistema pian pianino sta collassando.

R: Penso che il passaggio intermedio sia proprio quello di sostenere una rapida diffusione di queste valute complementari. Le monete complementari potrebbero essere un passo per stabilizzare la situazione e far da ponte di passaggio tra l’attuale sistema ingiusto e illegale e un sistema futuro dove il Signoraggio sia chiaro, trasparente e si sappia soprattutto dove va a finire e a che scopi viene destinato.

Non può esserci una sovranità del popolo se non esiste una sovranità monetaria.



D: Cosa dovremo fare noi utenti e consumatori, base della piramide?

R: Innanzitutto occorre che le associazioni di difesa dei consumatori diffondano una cultura su questo tipo di problemi. Avere la consapevolezza del meccanismo del Signoraggio soprattutto.

E poi descrivere anche la possibilità che offrono le valute complementari che è quella di trattenere localmente il Signoraggio. Per esempio un Comune potrebbe emettere una moneta complementare, trattenendo il 50% del Signoraggio evitando di tassare i cittadini e con l’altro 50% il Comune potrebbe redistribuirlo equamente tra tutti i cittadini.

Questo sarebbe un sistema per fare del bene recuperando una piccola parte di questo Signoraggio



D: A settembre so che sarai un relatore al 2 ?

R: Durante la 2a Conferenza Internazionale sulla Criminalità Organizzata che si terrà a Ginevra a settembre nel Palazzo delle Nazioni Uniti. E centrerò la mia relazione sugli aspetti criminali di alcune pratiche bancarie. Oggi ne abbiamo visto qualcuna…



CENTRO STUDI MONETARI

www.centrostudimonetari.org
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
Nonsoniente ha scritto:
Grazie Rino Alfeo per le tue considerazioni, io provo ad arricchire ancora questo articolo postando un'intervista inerente queste tematiche di Marco Saba trovata in rete.

Stamani alle ore 9 ho accompagnato mio padre al Pronto Soccorso della ASL per lesioni incidentali abbastanza serie per un uomo di 80 anni: all'accettazione almeno una trentina di persone già in attesa si agitavano girovagando tra fila ed ordine sparso di carrozzelle e barelle per i locali dell'accettazione... un'unica infermiera... poi altra attesa... altra gente malata e stressata... litigi ed imprecazioni varie... lo hanno suturato alle ore 13... e si chiama Pronto Soccorso.

Debito pubblico, inflazione, tasse e servizi da terzo mondo per noi... signoraggio per loro !

E continuo a registrare che tutto ciò non interessa a nessuno.

Ti allego qua sotto il tuo post su "La tesi di Banca Italia" (anch'esso purtroppo deserto), facendone così un unico thread che cercherò di tenere in alto il più possibile.

A presto.

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Nella sua concretezza, la verità risiede proprio nel secondo lato del dilemma: nel senso che la banca d'Italia ritiene di essere proprietaria (e si comporta come tale) della moneta che crea ed emette. E sostiene ciò l'Istituto stesso, proprio nel giudizio civile promosso dal professor Auriti (di cui si è fatto cenno): infatti nella comparsa di costituzione e risposta, datata 20/09/1994, si legge: "alla stregua della puntuale disciplina della funzione di emissione, i biglietti appena prodotti dall'officina di fabbricazione biglietti della banca d'Italia costituisco una semplice merce di proprietà della banca centrale che ne cura direttamente la stampa e ne assume le relative spese spese"... "Essi acquistano la loro funzione e il valore di moneta solo nel momento logicamente e cronologicamente successivo, in cui la banca d'Italia li immette nel mercato trasferendone la relativa proprietà ai percettori". E più oltre: "Tale immissione... avviene tramite operazioni che l'Istituto di Emissione, in piena autonomia, conclude con il Tesoro, con il sistema bancario, con l'estero e con i mercati monetario e finanziario; operazioni tutte previste e completamente disciplinate dalla legge e dallo Statuto della Banca d'Italia

art. 50 dello Statuto della Banca d'Italia, che recita al primo comma: "Chi riceve l'anticipazione assume l'obbligo del rimborso entro il termine indicato nella polizza. Deve esservi sempre una differenza in più non inferiore al quindici per cento, fra il valore della cosa in pegno e l'ammontare dell'anticipazione".

Questo vuol dire che l'Istituto di Emissione, come corrispettivo dell'anticipazione di moneta creata senza alcuna base di garanzia, e soprattutto priva di alcun valore (che, come ha ammesso la stessa Banca, si incorpora nella banconota solo con la circolazione), pretende oltre al rimborso, la dazione in pegno di titoli, in genere di Stato (e quindi garantiti dai cittadini), o di merci (che hanno una quotazione basata sui prezzi di mercato) di valore almeno del quindici per centro superiore all'ammontare dell'anticipazione. Basta poi leggere gli altri due commi della stessa norma statutaria per comprendere come sia rigida la disciplina legislativa a difesa del profitto della Banca Centrale



Se io accetto dall'autorità una moneta perché ha valore, significa che ha valore PRIMA che io l'accetti, se no non l'accetto. Mica sono amico. Infatti, se so che essa ha valore solamente DOPO l'emissione, so anche che fino al momento in cui tu, autorità, la metti in mano mia, essa non vale alcunché. Perché dunque, attraverso l'emissione, me l'addebiti, e con gli interessi? Come si chiama questa se non truffa? Ma che razza di OFFICINA è quella che addebita il costo del denaro-merce non solo del tasso di interesse, ma anche del 200%, perché trasforma un credito, cioè il dovuto (+100%) in un debito (-100%) senza contropartita?

Infatti la banca centrale quando emette carta moneta, l'equivalente valore lo iscrive nel suo bilancio sotto la voce passivo, mentre i titoli di stato che riceve in cambio vengono iscritti nella voce attivo.
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Rino mi dispiace per tuo padre, auguri di pronta guarigione.
Te ne posso raccontare un'altra io abito in provincia di Vicenza e sono un fumatore che vorrebbe smettere . Una mia amica che lavora in distretto mi ha informato che all'ospedale di Verona c'è un centro tossicologico dove ti fanno delle cure per smettere di fumare e se sei un caso grave ti ricoverano pure. Si paga solo il tiket. Per accedere alla visita ci vuole la prescrizione del medico, alla mia amica e a mio fratello il loro medico condotto si è rifiutato di fare la prescrizione. Poi fanno le campagne antifumo.
Che questo post non riesca a provacare una discussione ampia è una cosa abbastanza normale. Di norma, lo ero anch'io una volta, un trader si sente una persona un pò più furba degli altri. Se gli vai a dire che alla fine anche lui è un pollo da spennare, la sua mente tende rifiutare questa realtà.
Ciao
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Rino mi dispiace per tuo padre, auguri di pronta guarigione.
Te ne posso raccontare un'altra io abito in provincia di Vicenza e sono un fumatore che vorrebbe smettere . Una mia amica che lavora in distretto mi ha informato che all'ospedale di Verona c'è un centro tossicologico dove ti fanno delle cure per smettere di fumare e se sei un caso grave ti ricoverano pure. Si paga solo il tiket. Per accedere alla visita ci vuole la prescrizione del medico, alla mia amica e a mio fratello il loro medico condotto si è rifiutato di fare la prescrizione. Poi fanno le campagne antifumo.
Che questo post non riesca a provacare una discussione ampia è una cosa abbastanza normale. Di norma, lo ero anch'io una volta, un trader si sente una persona un pò più furba degli altri. Se gli vai a dire che alla fine anche lui è un pollo da spennare, la sua mente tende rifiutare questa realtà.
Ciao Mauro.


Grazie di cuore degli auguri per mio padre.

Per ciò che concerne la sanità pubblica ci sarebbe preventivamente da parlare anche degli interessi privati che girano sulla nostra salute, cancro compreso (vedi kankropoli, ecc. ecc.); ma rischiamo di andare OT.

Comunque, anch’io sono un trader, ma non mi sento affatto più furbo degli altri: qua vedo però che si parla molto di titolini e si fanno poemi se fallisce una dot.com, salvo poi letteralmente ignorare i miliardi di euro che signoraggio e riserva frazionale ogni giorno triturano impunemente.

Teniamo su questo post.

A presto.

PS. Da ex-fumatore, posso dirti che per smettere c’è un solo modo: getta via il pacchetto e ripeti dentro di te come un mantra che ce la puoi fare. Se fallisci, riprova e riprova ancora (i giorni più brutti sono i primi venti).
 

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