l'INVASIONE dei migranti verso l'Europa

questa news non l'ho letta in italia ...
e' stata censurata?


effettivamente grande integrazione
mia moglie che e' thailandese ha visto il video, commento: "ecco ve lo meritate stupidi di europei"
vaglielo a spiegare a uno di sinistra :moglie:
 
informazione di destra assolutamente faziosa fascista falsa e vigliacca
hanno sicuramente pagato il tipo per raccontare bugie non c'e' dubbio

costano 35 euro minimo al giorno e in tasca gli arrivano 1/2euro!
il radical chic e' senza umanita'?
 
le ragioni economiche sulla richiesta di immigrati e' secondo me primaria e va oltre l'ipocrisia buonista delle sinistre
in svizzera dove l'immigrazione e' giustamente limitata si teme un crollo immobiliare ma in italia che malgrado la massiccia immigrazione di africani il crollo c'e' gia' e si spera di alimentare il mercato degli affitti con i nuovi immigrati.
i prezzi delle case in svizzera sono di X10 rispetto a quelli italiani

Immobiliare, Ticino rischia il crollo
scenario di dimezzamento dell'immigrazione netta a 40.000 persone farebbe salire la percentuale di abitazioni sfitte entro tre anni dall'1,1 al 2,0%. Un aumento di questo parametro spingerebbe i prezzi in territorio negativo già quest'anno e la correzione sarebbe di oltre il 12% entro fine 2017, a velocità crescente.

Secondo UBS se l'immigrazione venisse effettivamente limitata le prospettive si aggraverebbero notevolmente. In un simile scenario sarebbero più rischio le regioni della Svizzera meridionale, centrale e di Zurigo, dove i prezzi delle abitazioni di proprietà potrebbero correggersi di circa il 20% nello spazio di tra anni.
 
Nonostante Alfano minimizzi, Al-Sisi ci manda i migranti per il caso Regeni. E la Turchia minaccia
Di Mauro Bottarelli , il 13 maggio 2016 22 Comment



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Non fatevi abbindolare dalle notizie che sentirete ai tg o leggerete domani sui giornali: sul fronte immigrazione, oggi è stato sancito il potenziale isolamento dell’Italia. Le cronache, infatti, ci parlano della sospensione dei lavori della barriera anti-migranti dalla parte austriaca al Passo del Brennero, casualmente in contemporanea con la visita all’area di servizio Rosenberger del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per incontrare il suo omologo austriaco, Wolfgang Sobotka. Ma qualcosa scricchiola.
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Primo, con le sue parole Alfano di fatto ha giustificato l’atteggiamento di durezza fin qui tenuto dall’Austria, quando ha detto che “la soluzione dell’Italia è netta, severa, chiara e semplice: abbiamo lavorato per impedire che i migranti arrivassero al Brennero e lavoreremo per dissuaderli. Chi pensa di venire qui per passare in Austria, verrà riportato in Italia”. Geniale intuizione, non trovate? E, infatti, Sobotka ringrazia: “L’Italia è pronta a fare la sua parte e a dare il suo contributo, così come faremo noi. La cosa più importante è che ci siano delle misure che possano ridurre l’immigrazione illegale. Non deve essere più possibile passare il confine come illegali”. Ovvero, se arrivano restano in Italia, alla faccia del superamento del Trattato di Dublino tanto sbandierato da Renzi. E arrivano? Eccome. Sono circa mille i migranti soccorsi nelle ultime 24 ore nel mare tra la Libia e Lampedusa dalla Guardia costiera italiana e da navi mercantili che si stanno dirigendo verso le coste del nostro Paese.
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Novità, però, è la provenienza: in maggioranza si tratta di egiziani che sarebbero partiti dalle coste del proprio Paese. Ed ecco servita la vendetta di Al-Sisi per le continue richieste di verità sulla morte di Giulio Regeni: ci fa invadere, unendo il suo fronte a quello potenziale libico, dove sono già presenti 800mila persone provenienti da Maghreb e Africa sub-sahariana pronte a prendere la via del mare verso l’Italia. Ecco il bollettino solo di oggi: nel porto commerciale di Augusta è attraccata la nave Peluso con a bordo 342 extracomunitari, a Catania è arrivata la nave Merikarhu con a bordo 250 migranti, la nave Rio Segura con 173 persone a bordo è in navigazione verso Palermo, mentre la Nave Acquarius con 233 migranti a bordo è arrivata al porto di Crotone poche ore fa. Le nazionalità? Somali, sudanesi, nigeriani, eritrei e qualche decina dall’Iraq, unico teatro di guerra.

E nel giorno dei nuovi sbarchi, questo grafico
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ci mostra il nuovo trend: stando a dati Frontex, il numero degli arrivi in Italia in aprile ha superato per la prima volta dal giugno del 2015 quello degli approdi in Grecia. A detta dell’agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell’Ue, in Grecia sono stati circa 2700 (il 90% in meno rispetto al mese precedente) mentre quelli registrati nel Mediterraneo centrale sono stati 8370. Ma tranquilli, c’è la solidarietà europea. Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, in un’intervista con Handelsblatt ha infatti criticato la politica del governo austriaco sul Brennero: “I trafficanti troveranno nuove rotte. E noi dovremo mostrare solidarietà all’Italia. L’Austria dovrebbe sostenere l’Italia, invece di stabilire al Brennero, una delle frontiere più intrise di significato emotivo d’Europa, nuovi controlli”. Accipicchia, allora siamo salvi. Solo cortina fumogena.
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Esattamente come quest’altra notizia, ovvero l’Ue che ha bloccato il tentativo dell’Austria di ottenere una sorta di permesso preventivo per introdurre controlli di frontiera al Brennero, in deroga a quanto previsto dal trattato di Schengen. Peccato che giovedì Il Consiglio Ue abbia dato il via libera alla proposta della Commissione che consentirà a Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia di mantenere per altri sei mesi solo ed esclusivamente i controlli già in atto alle frontiere interne all’area Schengen. C’è però un piccolo particolare: tre giorni dopo la vittoria al primo turno delle presidenziali da parte del candidato della destra FPO, il Parlamento austriaco in maniera bipartisan ha votato la nuova legge sull’immigrazione, la quale contiene la possibilità per Vienna di dichiarare lo stato di emergenza in caso di afflusso eccessivo, status che le consente non solo di sigillare tutti i confini ma anche di rifiutare sine die l’asilo politico anche a chi ne avrebbe conclamato diritto. Capito perché Schaeuble fa tanto il solidale? Chiuse le frontiere austriache, blindate con l’esercito quelle svizzere, bloccate dall’Ungheria quelle balcaniche, Berlino può dormire tra due cuscini: l’Italia, invece, no.
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E attenzione, perchè la data chiave potrebbe essere quella del 22 maggio, quando in contemporanea si terranno il secondo turno delle elezioni presidenziali in Austria e il congresso straordinario dell’AKP col quale si dovrà scegliere il prossimo leader del partito di maggioranza in Turchia, dopo l’addio di Ahmet Davutoglu, non solo dal ruolo di premier turco ma anche di numero uno del movimento politico di Erdogan. E ora l’Europa ha poco da stare tranquilla: immediatamente dopo le dimissioni di Davutoglu, lo stesso Erdogan ha rilanciato l’idea di procedere con la riforma presidenziale “nell’interesse del Paese” e ha ribadito, con tono di sfida, che la Turchia non cederà alle richieste europee che riguardano la politica interna turca.
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Nel quadro degli accordi europei sulla gestione dei flussi migratori era previsto, infatti, che la Turchia cambiasse le proprie leggi antiterroristiche, visto che per l’Ue queste vengono utilizzate per la repressione interna degli oppositori politici e della stampa non allineata, più che per sventare effettive minacce alla sicurezza. Ovviamente, Erdogan ha opposto un secco diniego anche ai cinque punti minimi richiesti dalla controparte (la lista iniziale prevedeva 72 modifiche alla legge in vigore), affermando che l’Ue è poco sensibile alla minaccia terroristica che il Paese si trova ad affrontare: e, casualmente, proprio ieri è esplosa l’ennesima autobomba a Istanbul vicino a un’installazione militare. E se i numeri greci ci dicono come l’accordo con la Turchia di fatto stia funzionando, ancorché si tratti di un ricatto bello e buono e del comportamento brutale delle guardie di frontiera turche verso i profughi siriani, ora i toni si stanno alzando.
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Mercoledì era infatti atteso il voto del Parlamento europeo riguardo ai visti liberi per i cittadini turchi che volessero entrare nell’Ue e a far capire chiaramente che l’addio di Davutoglu ha sancito un netto cambio di rotta nei rapporti Ue-Turchia ci ha pensato Burhan Kuzu, importante esponente dell’AKP, deputato ed ex consigliere di Erdogan, il quale su Twitter aveva scritto quanto segue relativamente al voto di mercoledì: “Il Parlamento europeo discuterà il report che aprirà l’epoca dei visti liberi per i cittadini turchi. Se sarà presa la decisione sbagliata, sguinzaglieremo i rifugiati!”. E cosa ha deciso il Parlamento? Nulla. Perché lunedì, ovvero due giorni prima el voto, il presidente, Martin Schulz, ha sospeso la discussione sull’argomento, citando proprio il no di Ankara alla revisione della legge anti-terrorismo come motivazione e passando la patata bollente alla Commissione europea, la quale deve già fare i conti con il voto contrario di massa sempre dell’Europarlamento sullo status di economia di mercato della Cina.
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Cosa farà Erdogan, abbozzerà o magari comincerà a far chiudere gli occhi alle sue guardie di confine, così per darci un assaggino di ciò che ci aspetterebbe in caso facesse saltare del tutto l’accordo? Abbiamo voluto metterci nelle mani della Turchia? Ora paghiamo il prezzo. Peccato che quello più alto e potenzialmente letale a livello socio-economico sarà nostro e della Grecia, in piena stagione turistica e con i confini del Nord sigillati grazie alla deroga concessa ai sei Stati dal Consiglio Ue non più tardi di ieri. Cosa abbia da festeggiare Alfano, appare davvero misterioso da capire. Sono Mauro Bottarelli


Nonostante Alfano minimizzi, Al-Sisi ci manda i migranti per il caso Regeni. E la Turchia minaccia - Rischio Calcolato
 
che orrori indicibili erano perpetrati da negri su negri

MAI VOI LI AVETE MAI VISTI I POVERI NEGRI IN AZIONE?
Maurizio Blondet 6 maggio 2016 12
MAI VOI LI AVETE MAI VISTI I POVERI NEGRI IN AZIONE? - Blondet & Friends

Di Paolo Barnard



L’avete vista la foto qui sopra? No, guardatela ancora, prima di leggere. No, non è colpa nostra qui, no. Un attimo e vi spiego chi è quel bimbo, e c’è da vomitare sui NEGRI.

Non capivo, non mi ci racapezzavo. Ero nell’ex Rhodesia, al confine con lo Zambia, e vedevo queste donne accasciate per le strade a chiedere l’elemosina. Sapete com’erano? Eramo mostri inimmaginabili neppure dal peggior make up artist della Hollywood dell’horror. Partite dai seni, se ancora li avevano, e andate in su. Normalmente ci sono le spalle e il collo e il volto, no? No. Quelle donne negre sopra i seni avevano una colata di carne fusa putrefatta a forma di cono, con talvolta due buchi in alto che dovevano essere stati gli occhi. Le vedevo con una mano tesa a chiedere l’elemosina. E sapete voi bella gente chi erano?

Erano donne che i NEGRI, i NEGRI dell’Africa LIBERA DAI PORCI INGLESI, AMERICANI, MULTINAZIONALI E ALTRI BASTARDI, erano donne che i negri prendevano legavano a un albero, gli mettevano un copertone d’auto attorno al collo inzuppato di benzina e gli davano fuoco. Quando il cranio il collo e le spalle si erano fuse in un orrore di ustioni liquefatte, spegnevano il fuoco, poi appena le donne si riprendevano, quelle che non morivano, le mettevano in strada a fare l’elemosina col sistema del racket, la quota al pappone.

E aspettate: credete che i negretti che passeggiavano per i fatti loro si fermassero ad aiutarle? No, nessuno, nessuno neppure le cosiderava, erano ‘paesaggio’. I bravi normali negri.

E il pappone di queste povere atroci donne non era Goldman Sachs, o Whitehall, o la Monsanto. No, erano NEGRI, che alla faccia di quel falsario venduto alla Rand Corporation e al Fondo Monetario di Nelson Mandela, erano e rimangono delle bestie in così tanti casi dove i bianchi non c’entrano e mai c’entrarono (i bambini soldati della Liberia? eh? chi li recluta? Bush? La Fiat? Putin? Perché i ‘bravi negri’ non si rifiutano di farlo anche se fosse Soros a pagarli? eh?). I negri d’Africa sanno essere le peggiori bestie disumane del pianeta. E gli inglesi non c’entrano più un cazzo oggi.

Ora il bambino della foto.
In Nigeria il bambino di 5 anni della foto sopra arranca per le strade fortunato di essere ancora vivo. E’ infestato dai vermi, pesa un terzo di un nostro bimbo della stessa età. Nooo, chi l’ha ridotto così non è Goldman Sachs, o Whitehall, o la Monsanto. Lo hanno ridotto così i NEGRI dell’Africa, gente che ancora in immense maggioranze crede alla stregoneria, alla magia nera, e questo bimbo, come decine di migliaia come lui, è stato accusato di essere… no, no, giuro sulla mia vita che non è una provocazione… E’ stato accusato…

… di essere una strega.

Lo hanno torturato, a 5 anni, lo hanno torturato. Poi bambini così li cacciano dalle loro madri e dai villaggi, ed ecco come li riducono, a 5 anni, i NEGRI dell’Africa. Ci ha pensato una donna danese a lanciare al mondo la verità di cosa sti fetenti NEGRI dell’Africa sanno fare ai loro simili. Lei si chiama Anja Ringgren Lovén e ha fondato una ONG per questi poveri inimmaginabilmente straziati piccoli. Affermo con assoluta certezza che le Capò dei Lager Nazisti mai arrivarono a infliggere ai piccoli ebrei torture di questo tipo prima di ammazzarli. I negri…

Questa cosa mi perseguitava la coscienza ogni volta che ero in Africa e vedevo, e io vedevo cazzo che orrori indicibili erano perpetrati da negri su negri, e cazzo, l’imperialismo NON C’ENTRAVA PIU’ NULLA. E’ CHE SONO BESTIE LORO, non tutti certo, ma a milioni lo sono. Non sono stati gli inglesi che hanno insegnato ai negri a uccidere i negri albini per cavarne gli occhi nelle credenza che mangiarli curi le loro malattie. Non mentiva il missionario veneto che mi soccorse quando ero alla disperazione nella baraccopoli di George Compund in Zambia, e che mi disse: “Sono 16 anni che tento in tutti i modi di elevare questa gente al di sopra della bestialità, ma non ce la fanno, e qui non c’entrano la multinazionali”. A 50 metri dalla sua parrocchia vidi un infante di meno di 5 mesi abbandonato nell’indifferenza dei genitori in una pozza di acqua e carbone, nudo e semi affogato. Urlava aiuto, io ero in agonia, ma nessuno intorno lo considerava.

Quando un qualche timido ma erudito storico dell’Africa all’università di Bologna osò nel 1994, l’anno del genocidio del Rwanda, dire che sti negri, sti Hutu e Tutzi, si erano massacrati in quel modo di routine per secoli prima del 1994, fu zittito dalle ’belle anime’ perché non si doveva dire che i NEGRI sono spesso le peggiori bestie del pianeta. Bisognava dire che la colpa era dei Belgi, dei Francesi, dell’ONU, e di certo una parte la fecero, ma no, erano secoli che si massacravano così. Cosa potevo fare o dire io quando nei Paesi dell’Africa Sub Sahariana vedevo i negri arricchiti, quelli in Mercedes e vestiti di abiti firmati, trattare i propri simili con un razzismo da far impallidire Cecil Rhodes? Giuro, quello era il peggior razzismo che io avessi mai visto in vita mia. Cazzo, vedevo ste merde di donne negre grasse e ricche trattare bambini e servi negri come neppure Goebbels avrebbe fatto.

Imparate, voi infarciti di idee fasulle dalla retorica della dittatura culturale della ‘sinistra’ terzomondista delle ‘belle anime’ che incolpa sempre noi bianchi per le disgrazie dei negri. Quella retorica trainata dagli inglesi, eh certo, quegli assassini incalliti dei britannici che dopo aver fatto 20 Olocausti alla Hitler nel mondo (Churchill solo lui ne ha ammazzati oltre 29 milioni) ora sono devastati dalla colpa, e hanno inventato il “non toccate i negri” (il politically correct). Riguardate la foto qui sotto, imparate cosa sono la maggioranza dei negri e cosa sanno fare a un piccolino come lui, prima di sparlare di giustizia globale.

Cosa voglio dire? Solo che è ora di dirci la verità, come sugli italiani. Esistono esseri-bestie, esseri scimmie-cani, in ogni angolo del mondo, sono irriformabili, no! non saranno mai educabili, e sono la grande maggioranza. E’ ora che ci ficchiamo in testa che vanno solo costretti da elite umanitarie a obbedire verso un mondo migliore. Costretti a obbedire. Fine. Guardate che dall’Illuminismo in poi, il 90% di noi è divenuto civile solo per obbligo ed emulazione, ma al primo allentamento della corda che ci trattiene torniamo bestie, e gli esempi storici si sprecano qui. Non abbiamo tempo di ‘educare’ i negri che sanno fare questo al bimbo qui sotto, il bimbo-strega… Non ci possiamo permettere quel tempo. Avreste concesso ai tedeschi e alle SS nel 1940 il tempo di educarsi al rispetto degli ebrei mentre ne bruciavano 6 milioni, con 3 milioni di omosessuali, deportati e zingari?
 

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