L'IRONIA E' LA PIU' ALTA FORMA DI INTELLIGENZA E DI DIFESA, NON CAMBIA LE COSE, MA TI INSEGNA

DANY1969

Forumer storico
A RIDERCI SOPRA ANZICHE' PIANGERTI ADDOSSO ;)
Buona settimana a tutti :)
Mi sto organizzando per il cenone della vigilia ed il pranzo di Natale: ho comprato due confezioni di citrosodina :hua::d:

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Buongiorno a tutti.
Qualcuno che ha le palle nel punto giusto, c'è ancora. Meno male.

Un urlo liberatorio, un’autentica esplosione di orgoglio politico, il sacrosanto sfogo di chi si è stufato di ricevere lezioni da maestri senza titoli.

Nell’ultima incandescente seduta del Consiglio di Milano hanno risuonato la rabbia e l’orgoglio anti-comunista di Matteo Forte.
Un anti-comunismo cristallino, di marca cattolico-liberale, senza complessi.

Ghandi sosteneva che per non perdere la battaglia si dovesse sempre mantenere sempre la pazienza.
Il consigliere di Milano la pazienza l’ha persa, ma la battaglia dell’aula l’ha portata a casa comunque, mantenendo (pur inferocito) il filo del ragionamento.

«Lo ammetto, mi sono un po' riscaldato - ammette l’esponente di centrodestra - Del resto, non possono i nipotini di Togliatti venire ad insegnarmi cosa sono la libertà e la democrazia».

In città, a dispetto del meteo, sono giorni caldi.
Si avvicinano le elezioni e la sinistra, non sapendo bene che fare, si aggrappa all’“antifascismo militante” nella speranza di mobilitare i suoi, delusi e indifferenti.
Sulla scia di questo clima da caccia alle streghe, in Consiglio comunale è approdata una mozione
che prevede una specie di autocertificazione antifascista come condizione per ottenere spazi, contributi e patrocini.
Una proposta surreale, che sta trovando applicazione anche in altri Comuni, fra grandi discussioni.

A Milano la contesa si è ulteriormente inasprita per la presenza in aula di un pubblico particolarmente turbolento, che è intervenuto insultando il capogruppo della Lega Alessandro Morelli.
Dopo l’intervento di Paolo Limonta, consigliere comunista con tanto di fazzoletto al collo, Forte stava giusto parlando della mozione (“settaria“) e delle intromissioni esterne.

Chiedeva di identificare l’autore degli insulti per sospendere la seduta.
A quel punto, dai banchi della sinistra è piovuta la solita parolina: “Costituzione”, quella Costituzione che da 70 anni il Pci, e i suoi derivati, hanno sequestrato, facendone cosa loro.

E a quel punto è esploso il moderato Forte:
«La Costituzione l’hanno fatta anche i cattolici e i liberali - ha urlato - e avevano un senso dell’anti-totalitarismo che voi vi sognate.
Io non imparo la libertà e la democrazia da chi ha sostenuto il Comunismo per decenni. Chiaro, chiaro, chiaro?” ha chiesto.
«La Costituzione la so meglio io, la difendo meglio io - ha tuonato - perché grazie a Dio nel ’48 ha vinto la democrazia e la libertà e non il Pci che voi difendete e rivendicate».
 
Ha citato la Costituzione Forte, e d’altra parte quella pagina di storia dimenticata e manipolata la conosce bene,
essendo l’autore, da storico, di un volume che contribuisce a far luce su una pagina nera della Resistenza comunista,
l’eccidio di Porzus, dove il 7 febbraio del 1945, 17 partigiani della brigata Osoppo - laici, azionisti, socialisti e cattolici -
furono uccisi dai partigiani comunisti delle Brigate Garibaldi.


Poi, dopo averlo studiato sui libri, il vizio comunista dell’egemonia e dell’intolleranza Forte l’ha sperimentato anche nella vita.

Il padre lavorava all’Alfa Romeo. Era un iscritto Cisl, si opponeva alla linea della Cgil sugli scioperi e finì nel mirino degli estremisti.
Un giornalino interno gli dedicò un articolo malevolo e insultante.
Fu minacciato dai brigatisti e un giorno addirittura trascinato in corteo legato a una sedia e imbavagliato.

«Sono cresciuto a pane e anti-comunismo» dice di sé; non rinuncia a partecipare al corteo del 25 aprile, ma lo fa dietro la insegne della Brigata ebraica,
che viene contestata e fischiata da centri sociali sempre più impresentabili.

Il Pd tempo fa lo ha querelato per alcune affermazioni su quello che ha definito il «rapporto non occasionale» fra Democratici e islam politico.
Poi il partito ha ritirato la querela.

«Pane e antitotalitarismo», insomma. Ecco perché intolleranti, faziosi e “democratici” a senso unico, specie se (ex)comunisti, trovano pane per i loro denti.
 
Per la verità. Quando ascolti qualcuno che parla. Oppure leggi qualche articolo "virgolettato",
un problema si pone realmente. Ma questi - ci sono o ci fanno - ?


Ieri, in una lunga intervista al Quotidiano Nazionale, ha parlato di politica senza dire nemmeno una parola di politica.
Casaleggio si spaccia per l'uomo del dopodomani e quindi non può sporcarsi con le questioni pedestri dell'oggi.
Così ha filosofeggiato per due pagine sulla grande sfida dell'intelligenza artificiale, sul futuro fantascientifico,
ma non troppo, in cui «i robot siederanno nei consigli di amministrazione».
E capite bene che, essendo il deus ex machina del Movimento 5 Stelle, ci vuol poco a immaginare che voglia far entrare l'intelligenza artificiale anche in politica.

Il paradosso è che al momento la creatura della Casaleggio Associati ha portato in politica stupidità naturale più che intelligenza artificiale.
Certo che Casaleggio sogna un futuro di robot artificialmente intelligentissimi che non sbagliano nemmeno un colpo.

Provate voi a farvi una giornata da Casaleggio, a stare al telefono ore con Di Maio che confonde il Cile con il Venezuela,
che sbaglia i congiuntivi come un Filini qualsiasi, che dice alter ego al posto di omologo e spara numeri a caso su pensioni e reddito di cittadinanza.
Poi, il povero Casaleggio, accende la tv e si trova Grillo che a reti unificate dice che «Lagos, la capitale della Nigeria, è una città bella come Las Vegas».
Peccato che Lagos non sia la capitale della Nigeria e soprattutto sia una specie di discarica a cielo aperto.
Ma, si sa, l'uomo è fallibile.
Provate voi a lavorare con collaboratori che parlano di sirene, scie chimiche, scrivono Pino Chet al posto di Pinochet,
postano bestemmie nel sacro blog del comico genovese ed esordiscono a Montecitorio dicendo:
«Sarò breve e circonciso» (è successo davvero, lo ha detto l'onorevole Davide Tripiedi, alla Camera dei deputati, nel marzo del 2014).

Provateci e poi vi metterete ad abbracciare tablet e baciare i server come fossero oracoli, fuggendo dalla stupidità reale verso paradisi di intelligenza artificiale.

Il problema, però, è che Casaleggio è serio, probabilmente visionario e sicuramente delirante.
Lui sogna un domani nel quale ci saranno «automi umanoidi e algoritmi che selezionano il personale».
Nel frattempo si diverte a teleguidare dal suo ufficio di Milano le sue truppe di umanoidi a Cinque Stelle.
E prima o poi al posto di Di Maio ci troveremo un computer. Per lui è un sogno.

Ma quella che sembra una distopia da fantascienza per noi rischia di diventare un incubo.
 
Non so da Voi - per chi sta in montagna - ma qui si va di male in peggio.
Altro che dementi. Questi lo sono dippiù .....
Tra sabato e ieri, 3 morti e probabilmente ora hanno trovato il quarto

Nel frattempo già prima delle 9 si registra il primo volo dell’eliambulanza (ieri tre gli elicotteri nei nostri cieli), si tratta di un codice rosso in Grigna.
I soccorritori hanno raggiunto la zona del rifugio Bietti, sopra Mandello, per un 52enne scivolato in un canalone per 150 metri.
Portato al Sant’Anna di Como, morirà nel pomeriggio. Lo sfortunato era proveniente da Casalmaiocco, un paese nel Lodigiano.
Vittima della neve dura, ha perso un rampone e ciò purtroppo gli è stato fatale.

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Squadra del soccorso alpino impegnata anche a Pasturo, chiamata in codice giallo a metà mattina per una caduta all’Alpe di Cova. L’uomo sarebbe scivolato riportando un trauma facciale, è grave.

L’elicottero che ha sorvolato l’altopiano è invece atterrato ai Piani di Bobbio pochi minuti prima delle 11 per un infortunio giudicato non grave, in questo caso l’alpinista recuperato era senza ramponi.

Un secondo intervento a Bobbio all’ora di pranzo, sul sentiero degli Stradini verso Artavaggio, situazione delicata ma fortunata per una donna che è scivolata per decine di metri. E’ stata assistita dagli uomini del Cnsas.

Nel pomeriggio forze concentrate su Artavaggio, con l’elicottero da Brescia, la croce rossa di Balisio e il soccorso alpino mobilitati per un altro escursionista in pericolo.

Alle 3.30 nuovamente l’eliambulanza di Como in Grigna, sul versante mandellese della Grignetta per un episodio fortunatamente non grave.

Nel tardo pomeriggio vericellati due ragazzi sulla cresta Segantini anche loro a causa della neve dura a un certo punto non erano più in grado né di avanzare né di tornare indietro.

Passate da poco le 17.40 le squadre del soccorso alpino si dirigono nuovamente verso l’Alpe Paglio,
stando alle prime informazioni si tratterebbe di un codice giallo per “soccorso persona”, allertati oltre al Cnsas,
i carabinieri e i vigili del fuoco che si sono portati sul posto con la squadra Saf.
L’allarme è stato dato per un uomo che dalle undici di stamane non risponde al cellulare e non ha fatto ritorno a casa.
Sarebbe stato avvistato pochi istanti fa l’imprenditore con ditta a Taceno disperso da ieri pomeriggio tra i sentieri dell’Alta Valle.

Temerario e infermabile. Mentre altri non hanno avuto la sua fortuna, lui girava per il Grignone in queste condizioni, indossando dei semplici stivali rinforzati da ramponi già in quota.

Chi lo ha fotografato, guida alpina, ha tentato in tutti i modi di farlo desistere, ma non c’è stato verso.
Allora è stato accompagnato un pezzo ma pure questo non è sembrata una mossa gradita:
Cosa vuoi? Faccio quello che voglio io” e alla domanda di chi fosse che nome e cognome avesse la risposta è stata: “Non te lo dico, se vuoi chiama i carabinieri“.

Ciononostante le guide in giro per la montagna lo hanno tenuto d’occhio e visto più volte scivolare, sempre senza conseguenze.
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scusate out,
non sopportavo la padrona di casa in seconda pagina e volevo ringraziare - uno per tutti - il Val per tutte le notizie che riesce a scovare e renderci partecipi.
leggo sempre tutto e anche se non scrivo quasi mai ringrazio chi lo fa.
auguro a voi tutti e alle vostre famiglie un serie serena di giornate
buon anno
gianfri
 
ciao Dany,

auguro a te e a tutti gli utenti del forum, di trascorrere un felice Natale e delle serene feste... e di brindare al nuovo anno, sperando sempre sia migliore di quello in chiusura...

AUGURI a tutti!!
 
ciao Dany,

auguro a te e a tutti gli utenti del forum, di trascorrere un felice Natale e delle serene feste... e di brindare al nuovo anno, sperando sempre sia migliore di quello in chiusura...

AUGURI a tutti!!

Ciao Wushu... che bella sorpresa:)
Ti ringrazio per gli auguri e ricambio augurando anche a Te di trascorrere un sereno Natale e che l'anno nuovo possa portarti tanta felicità .
 
Buongiorno. Scusate l'assenza di notizie, ma la settimana è pregna....di grane. Soldi nisba.
Grazie Gianfri.
 
Oddio. Non la vedo bene la situazione. Il popolo è sveglio.

Il vero sconfitto è infatti il Partito popolare di Mariano Rajoy, che paga la mano dura e si ferma al 2.2%.
 

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