io stamattina ho comprato le sigarette. ma mica TUTTE quelle che erano in vèndita: solo un pacchetto.
I tuoi polmoni ti ringraziano per la tua prudenza nel trading.
Mapperò ho appena letto plus24 e apprendo quanto segue [è un caso puramente accademico, giacché qui siamo tutti guru e gainiamo sempre], e ve lo trasmetto, nell'improbabil'eventualità che conosciate qualcheduno che in borza perde o ha perzo del denaro.
Ma magari lo sapevate già.
Ma lo scrivo lo stesso.
Orbene: mettète che abbiate investito, l'anno scorso, un Tot in borza, guadagnandoci (per esempio) 10.000 euro. La vostra banca v'avrà tassato al 12,50%, sfilandovi dal conto 1.250 dei 10.000 euro faticosamente guadagnati.
Se invece aveste perso 10.000 euro, anziché accreditarvi 1.250 euro, la banca avrebbe registrato nel vostro dossier titoli un importo di minusvalenze di 10.000 euro, corrispondenti ad un credito fiscale latente di 1.250, destinate ad essere scomputate dalla successiva plusvalenza di borza.
Orbene: i governi catto-soviet-social-demo-pluto-massonici che si sono succeduti hanno stabilito che, dal 2012, le imposte sulle (sudate) plusvalenze passano dal 12,50% al 20%.
Ovvero: per generare un debito di imposte di 1.250 euro, dal 2012 basta una plusvalenza di 6.250 euro.
E, vi chiederete ora, come vengono trattati i "crediti virtuali" di imposte maturati nel 2011 (e ante) che verranno scomputati con le (sudate) plusvalenze del 2012?
Ad esempio: pensiamo ad una minusvalenza di 10.000 euro con 1.250 euro di "credito fiscale latente".
C'erano due opzioni:
1) Si tassa solo il reddito prodotto, per cui, avendo perso 10.000 euro nel 2011, doveva essere un guadagno di 10.000 euro a pareggiare i conti, sia col portafoglio, sia col fisco.
2) Si considera riportato a nuovo solo il saldo dei "crediti fiscali latenti", a prescindere dalle minusvalenze che l'hanno generato; per cui, una minusvalenza di 10.000 euro nel 2011 (con un credito di 1.250) veniva compensata da una plusvalenza di 6.250 (con un debito di 1.250).
Non la farò troppo lunga: ha vinto l'opzione (2), anche se genera un piccolo "mostro giuridico": se il contribuente X ha perso 10.000 euro in borsa nel 2011 e ne guadagna 10.000 nel 2012, sebbene abbia un reddito lordo pari a Zero, su quel reddito paga le tasse (10.000*12,50%-10.000*20%, ovvero 750 euro).
Poiché la Costituzione prevede che le imposte siano commisurate alla capacità contributiva, la norma che prevede imposte in assenza di reddito mi suona un po' anticostituzionale.
Ma ovviamente IQF siamo tutti guru che guadagnano in modo inverecondo, per cui - come detto - quanto ho scritto è pura accademia.