Quei fatidici vent'anni.
L'italico suolo è permeato di preciso ritmo anche nella sua evoluzione storica, vent'anni e non oltre. E' questo che sembra aver stabilito un fantomatico politico demiurgo.
E quei vent'anni finiscono in fuga, almeno così è stato finora.
La prima fuga finì in modo tragico a Dongo, la seconda in modo patetico ad Hammamet, predico che la terza finirà in modo ridicolo non so dove.
Fattor comune nel fatidico ciclo è l'emersione fulgida del fattore intimo che lega e connota le supreme istanze dell'italico popolo: arrivismo, furbizia che nasce dall'inettitudine, servilismo che abbisogna del padrone e che genera per contrappaso prevaricazione.
Lo chiamarono fascismo, nient'altro che una definizione. I caratteri son quelli e quelli sono rimasti, è questo che importa, comunque risalta, siano lacrime, sghignazzi o urla a tentare di mascherarlo.