io adotterò un bimba palestinese.
il mio futuro QUEER
"Queer" è un termine generico utilizzato per indicare coloro che non sono
eterosessuali e/o non sono
cisgender. È un termine della
lingua inglese che tradizionalmente significava "eccentrico", "insolito"
[1]. Sembra essere connesso al
tedesco "quer" che significa
"di traverso",
"diagonalmente"[2][3].
Il termine
queer viene usato generalmente da una persona della comunità
LGBTQ+ che non vuole dare un nome alla propria identità di genere e/o al proprio orientamento sessuale (ad esempio, se ci si sta interrogando sulla stessa), o più semplicemente non vuole precisarla, ma che sicuramente non è
cisgender e/o
etero[4].
Queer viene utilizzato dalle persone che non sentono il bisogno di rientrare in alcuna categoria per diversi motivi: ad esempio, la persona rifiuta in maniera categorica l'idea di etichetta; la persona preferisce rimanere vaga; la persona non si sente rappresentata da alcuna etichetta[
senza fonte].
Dato che il termine ha avuto origine (seconda metà del
XX secolo), e spesso persiste come insulto
omofobo, e dal momento che un altro significato comune del termine è
"strano", una parte dei membri del movimento LGBT non vede di buon occhio il suo uso, per lo meno nel mondo
anglofono[5][6]. Molte persone LGBT ritengono però che usare il
termine-ombrello queer sia un modo positivo per riappropriarsi di un termine che in passato era usato contro di loro, spogliando quindi la parola del suo potere offensivo, come accaduto nel caso del termine
gay. T
ale uso sta diventando sempre più comune tra i giovani.
Il termine
queer è stato riconosciuto dalla comunità LGBT ed è pertanto stato inserito, insieme ad altre definizioni, negli
acronimi utilizzati dalla
comunità LGBTQ[7].
ognuno ha l'età che si sente
io mi sento 137enne