6) Densità
La situazione è contraddittoria. Istànbul è una megalopoli mostruosa (12 milioni, mi pare), l'unica città che risiede su due continenti (so che questa chicca mancava a molti tranne i soliti dotti ovver f4f, timurlango ecc.).
Però, girando qua e là, ci sono immensi spazi disabitati. Molto meno secchi di quello che pensassi, neh: l'entroterra della Sardegna è più giallo di quella Tùrchia, si sappia.
Un numero notevole di strade extraurbane era in fase di raddoppio (due corsie per ogni senso di marcia), molte l'hanno avuto di recente.
La densità della popolazione è comunque particolarmente notevole nei
mezzi di trasporto privati: spesso vengono ospitate tre persone nei sedili anteriori di una macchina (altri tre o quattro in quelli posteriori), mentre le moto ospitano da 3 a 5 persone.
Le donne, rigorosamente dietro, viaggiano con le gambe unite in modo trasversale rispetto alla moto: probabilmente cavalcare una moto è considerato sconveniente.
A proposito di mezzi di trasporto
pubblici: le ferrovie devono essere scarse, mica come da noi in Ispagna (ho visto spesso un binario solo, come non mi capitava da quando, pargoletto, andavo a Nùoro).
Il mezzo pubblico interurbano più diffuso è il pullman: nelle periferie delle città ci sono diversi otogar (stazioni) che ospitano pullman di società private che partono in ogni momento della giornata verso qualunque destinazione.
Entrando in un otogar, si viene aggrediti da un'onda sonora di venditori che propone la propria compagnia/destinazione.
Prezzi modici (25 euro per un viaggio notturno da 600 km in un pullman con cesso, uaifài e aria condizionàta).
Con questi prezzi, mi chiedo come possano mantenere l'autista, il veicolo e i cassieri degli otogàr.

Magari ci sono delle sovvenzioni pubbliche.