Val
Torniamo alla LIRA
Una proposta provocatoria, che aveva suscitato tanto scalpore.
L'ex sindacalista dell'Ugl, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Calenzano (Firenze), Monica Castro, qualche tempo fa aveva lanciato l'idea di far assumere una percentuale di italiani nelle aziende cinesi come deterrente contro l'illegalità.
Sicuramente sarebbe servita, alla luce dei fatti, a scongiurare tragedie come quella di ieri a Prato.
Proprio dalla fotografia delle irregolarità nella città toscana, dove il commercio è controllato dal racket era stata nata la proposta, bocciata da tutti i politici.
«Non è una provocazione - aveva detto la Castro - anche perché in Cina c'è già una legge che obbliga gli imprenditori stranieri ad assumere almeno il 30 per cento di dipendenti cinesi. Dunque non si capisce perché non si può fare da noi».
L'ex sindacalista dell'Ugl, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Calenzano (Firenze), Monica Castro, qualche tempo fa aveva lanciato l'idea di far assumere una percentuale di italiani nelle aziende cinesi come deterrente contro l'illegalità.
Sicuramente sarebbe servita, alla luce dei fatti, a scongiurare tragedie come quella di ieri a Prato.
Proprio dalla fotografia delle irregolarità nella città toscana, dove il commercio è controllato dal racket era stata nata la proposta, bocciata da tutti i politici.
«Non è una provocazione - aveva detto la Castro - anche perché in Cina c'è già una legge che obbliga gli imprenditori stranieri ad assumere almeno il 30 per cento di dipendenti cinesi. Dunque non si capisce perché non si può fare da noi».