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Germania Spettro Deflazione e Sindrome Giapponese.
19/05/03 20:32
FRANCOFORTE, 19 MAG - (di Carlo Maria Fenu) - E'
bastato che uno studio autorevole sollevasse nuovamente il
problema, perche' in Germania tornassero ad agitarsi lo spettro
della deflazione e la sindrome giapponese.
A rilanciare oggi il dibattito sul rischio che la ex
locomotiva d'Europa - gia' in recessione - cada anche in
deflazione, con una crisi economica non lontano dall'assumere
connotati analoghi a quelli del Giappone, e' stato il Fondo
monetario internazionale (Fmi), che in un rapporto sul fenomeno
della deflazione a livello internazionale ha sottolineato come
in Germania, a differenza che negli altri paesi europei, vi
siano ''notevoli probabilita' che l'anno prossimo si dia una
leggera deflazione''.
Nel 2001 e nel 2002, ha osservato l'Fmi, si e' verificato un
indebolimento consistente della crescita del credito, della
produzione e del reddito, mentre la situazione del mercato del
lavoro e' notevolmente peggiorata, i prezzi delle case sono
diminuiti, l'andamento delle borse e' stato piu' negativo
rispetto alle altre economie avanzate e i bilanci di molte
aziende resteranno ancora sotto pressione. Banche e
assicurazioni, inoltre, si trovano ad affrontare la crisi piu'
grave del dopoguerra e le prospettive di una ripresa degli
investimenti rimangono meno favorevoli rispetto agli altri
paesi. Se la deflazione dovesse prendere campo nella ex
locomotiva, ritiene il Fondo monetario internazionale, le
conseguenze negative potrebbero trasmettersi abbastanza
rapidamente ad altri paesi europei, soprattutto attraverso il
sistema finanziario.
E' da almeno un anno, con il progressivo peggiorare della
situazione economica, che la Germania si chiede se non sia
sempre piu' concreto il rischio di piombare in una situazione di
recessione-deflazione come quella giapponese, caratterizzata da
un drastico calo dei consumi, da una crisi strutturale del
sistema finanziario, dallo scoppio della bolla immobiliare, da
un apprezzamento della valuta e da un'impellente necessita' di
riforme strutturali di ampia portata. In passato, la risposta
del mondo politico e' sempre stata negativa, e anche oggi il
Cancelliere Schr der ha dichiarato di non vedere pericoli
inflazionistici nel paese.
Ma oggi, rispetto a un anno fa, e' innegabile che la
situazione complessiva della Germania sia nettamente peggiorata,
con una disoccupazione a livelli record e un pil del primo
trimestre 2003 che ha segnato una contrazione. Non si puo'
escludere, quindi, che la distanza di sicurezza che separava la
Germania dal Giappone sia diminuita. Alcuni analisti che fino
all'anno scorso non credevano a un parallelo negativo tra i due
paesi, negli ultimi tempi sono divenuti piu' prudenti e oggi
hanno ammesso, per lo meno, che i pericoli di deflazione sono
piu' concreti. Adolf Horn, economista del Diw di Berlino, ha
dichiarato che ''in Germania vi sono tutti gli ingredienti per
uno sviluppo della deflazione'', ricordando che il suo istituto
di ricerca aveva evidenziato il fenomeno gia' nell'autunno del
2002. Horn ha sottolineato poi, ricordando l'esempio giapponese,
che la deflazione va combattuta in anticipo, perche' e' un
fenomeno subdolo: ''Una volta che si e' manifestata - ha detto -
e' molto piu' difficile uscirne''