Maire Tecnimont (MT) Maire ... si riparte da 0,56

La notizia è positiva e purtroppo anche stata già scontata dal titolo, vediamo ora che combina... senza farsi illusioni, almeno da parte mia.
 
Tempa Rossa, appalti alla Aleandri SpA, Bacchi srl e Tecnimont SpA

5 agosto 2012
Tempa Rossa, appalti alla Aleandri SpA, Bacchi srl e Tecnimont SpA
Dal sito della Total si apprende che “con riferimento alla procedura di selezione per l’affidamento dei lavori di preparazione del sito di Tempa Rossa, si informa che l’offerta presentata da parte del raggruppamento temporaneo di imprese ALEANDRI S.p.a. ( ndr con sede a Bari)Mandataria e IMPRESA BACCHI s.r.l. con sede a Milano (Mandante) è risultata quale prima classificata e, come tale, meritevole di aggiudicazione, subordinatamente alla preventiva verifica della regolarità della documentazione presentata e da produrre, nonché del possesso dei requisiti prescritti in sede di selezione. É previsto che i lavori inizino a settembre 2012 per essere completati a metà 2014″. Il Tar Basilicata aveva respinto i ricorsi contro l’annullamento dell’atto di aggiudicazione della gara per i lavori di preparazione per la costruzione del centro olio Tempa Rossa a Corleto Perticara (base d’asta 26 milioni di euro).In precedenza erano stati affidati lavori alla società Tecnimont SpA

I ricorsi erano stati presentati da alcune ditte che fanno parte dell’ATI Ferrara Snc di Policoro (Eco Costruzioni srl di Aliano, Leone srl di Sant’Arcangelo, Eredi Bernardo SnC di Armento, soc Donnoli Costruzioni Sas di Guardia Perticara, Edil Carone Snc e Coema Costruzioni Snc di Corleto Perticara, Bulfaro Costruzioni srl di Senise). Alcune di queste società si erano rivolte autonomamente al TAR (la stessa impresa Ferrara, la Bulfaro Costruzioni srl di Senise, la Eco Costruzioni di Aliano). Mentre la società Aleandri Spa di Bari, arrivata seconda nella gara annullata per turbativa d’asta ad opera della Total Italia, il cui vertice finito agli arresti domiciliari fu poi sospeso dalla multinazionale.

La decisione di annullare l’appalto era stato preso dal commissario giudiziario, Pietro Sagona, già ispettore della Banca d’Italia, nominato dal GIP Rocco Pavese dopo l’inchiesta di Woodcock.

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Quindi lavori per 26 mln (base d'asta) non sono andati a Tecnimont, ma i lresto che fine ha fatto?

Sulla prima trimestrale di Maire:









8. Fatti di rilievo avvenuti dopo la fine del periodo ed
evoluzione prevedibile della gestione
AGGIUDICATO NUOVO CONTRATTO NEL SETTORE OIL&GAS IN ITALIA - TEMPA ROSSA
In data 5 aprile 2012, Total E&P Italia S.p.A. (controllata italiana del Gruppo Total) ha
assegnato una Lettera di Intenti (LOI) all’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) tra
Tecnimont S.p.A. e Tecnimont KT S.p.A. (entrambe controllate da Maire Tecnimont S.p.A.).
Tale LOI è relativa all’esecuzione delle attività di Engineering, Procurement, Supply,
Construction and Commissioning del trattamento Oil & Gas del progetto denominato "Tempa
Rossa". L’attività di ingegneria prenderà il via il 14 maggio 2012.
La firma del contratto contenente la versione completa dello scopo del lavoro del contractor è
attesa a breve non appena saranno ottenute tutte le autorizzazioni da parte del Cliente. Il
valore complessivo del contratto sarà pari a circa €500 milioni.
L’oggetto del contratto costituisce la parte principale del piano di sviluppo del giacimento
petrolifero “Tempa Rossa”, situato in prossimità di Corleto Perticara (Potenza), in Basilicata. Il
contratto comprende le unità di processo e utilities del centro petrolifero, in cui vengono
trattati e stabilizzati 50.000 barili al giorno (BOPD) di petrolio greggio, nonchè il trattamento
acqua e gas associato, il centro di stoccaggio GPL, gli impianti di superficie sulle teste pozzo,
gli allacciamenti delle flowlines e pipelines con la rete Snam Rete Gas e con l’oleodotto della
Raffineria di Taranto.
L'esecuzione dei lavori sarà conforme ai più severi requisiti in termini di salute, sicurezza e
ambiente relativi a un impianto di questo tipo in Italia.

Che si fa si parte?!
 
Grandi lavori Le infrastrutture di Tecnimont a Duccio Astaldi?; Maire-Condotte, trattative civili
545 parole
10 agosto 2012
Il Mondo
MOND
N.31 - 10 agosto 2012
21
Italiano
(c) 2012 Il Mondo

Il negoziato appare instradato tra Fabrizio Di Amato, presidente e maggiore azionista di Maire Tecnimont, e Duccio Astaldi, numero uno operativo della Condotte d'acqua. Sul tavolo della trattativa c'è la business unit ingegneria civile di Maire, 190 milioni di ricavi lo scorso esercizio e un portafoglio lavori di 1,3 miliardi, che include tra l'altro le commesse per la Metro di Copenhagen e la rete ferroviaria di Etihad negli Emirati. In pratica è la ex Fiat engineering che Di Amato rilevò una decina di anni fa avviando il percorso di crescita che avrebbe coronato, dopo la conquista di Tecnimont da Foro Buonaparte, con la quotazione in Borsa. Da tempo il ramo infrastrutture è considerato un business da valorizzare sul mercato. Due anni fa è stato scorporato dalla capogruppo nella Tecnimont civil construction e un mandato di advisory è stato conferito a Banca Imi per valutare possibili combinazioni o una vendita.

Nel tempo il dossier è stato vagliato, tra gli altri, dal gruppo Rizzani De Eccher e da una cordata di costruttori della Sicilia, regione dove la business unit di Maire ha una commessa per il raddoppio della linea Fs FiumetortoCefal ù . Ma adesso l'interlocutore è Condotte che sta negoziando l'acquisto di buona parte del perimetro di Tecnimont Civil construction, anche se ci vorr à ancora un po' di tempo per arrivare a un accordo fermo. L'ex societ à del gruppo Iri-Fintecna, privatizzata in tappe a partire dal 1997, appartiene al gruppo Fer fi na oggi presieduto da Isabella Bruno Tolomei, fi glia del fi nanziere Paolo Bruno e consorte di Duccio Astaldi. Ossia l'esponente della nota famiglia di costruttori romani che alcuni anni fa si fece liquidare la sua quota nel gruppo Astaldi e che oggi presiede il consiglio di gestione Condotte (l'organo di sorveglianza è invece guidato da Franco Bassanini, numero uno della Cdp). Ebbene, tra Maire e Condotte potrebbe esserci una convergenza d'interessi, se verr à veri fi cata l'intesa sui termini economici. Per Di Amato si tratta di un business non core rispetto all'impiantistica nei settori oil & gas (2 miliardi i ricavi) ed energia (455 milioni). Esaurite le storiche commesse nell'alta velocit à ferroviaria, il ramo engineering ha una taglia inferiore e presenta un ebitda negativo (42 milioni lo scorso anno) anche a seguito di problemi insorti sui costi di alcuni lavori. Invece per Condotte i grandi lavori civili sono il cuore del gruppo, fi n da quando realizzò il traforo del Monte Bianco sotto l'egida Iri. Lo scorso anno ha fatturato 780 milioni con un mol di 68 e un portafoglio commesse attorno a 5 miliardi. E cerca ancora occasioni per crescere. Un anno fa ha comprato la Lgv di Bellinzona e, prima ancora, la valtellinese Cossi. D.P. e C.T. FINANZA STRUTTURATA BILANCIO 2011 OIL & GAS ENERGIA ENGINEERING Ricavi 2.000.647 454.984 190.693 Business profit 216.453 -372.617 -34.734 Ebitda 110.961 -373.612 -42.402 Gruppo Maire Tecnimont, dati consolidati in migliaia di euro

158378917

RCS Periodici S.p.A

Documento MOND000020120813e88a0002x
 

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